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PER LA VERITA’

PER LA VERITA’

La denuncia di don Angelo Pittau sulla vergognosa situazione che da anni sta subendo Sardegna Solidale.

Chi sono i responsabili e i complici di questo “misfatto“?
E tu cosa fai, te ne freghi ancora?

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Ormai la storia è lunga e forse la si vuole dimenticare.

Il volontariato in Sardegna negli anni ottanta pian piano si affermò, sorsero tante associazioni di volontariato non solo nella città di Cagliari e Sassari, ma nei paesi delle varie provincie.

Il volontariato, ormai lo capirono tutti, aveva bisogno di rapportarsi non solo con la regione Sardegna, non solo con i comuni e le provincie, ma rapportarsi con le varie organizzazioni di volontari di tutta la Sardegna.

Per questo ci si incontrò a Oristano con le varie associazioni di volontari. In quella riunione, una riunione che richiedeva a tutti di lavorare assieme, di collaborare per il bene della Sardegna, di considerare che tutti volevano essere assieme per meglio svolgere la nostra missione di servizio per le molteplici necessità della Sardegna, della gente, dei poveri, di chi aveva un’infinità di bisogni.

Nell’assemblea apparvero subito le diverse divisioni del volontariato.

Quelle divisioni sono continuate sino a oggi. Certi pensavano solo a dividersi la torta del volontariato visto non come risorsa per il servizio agli ultimi, ma strumento di potere, di condizionamento politico, di alibi per un assalto alle risorse del pubblico o da privati per i propri interessi.

La fondazione del Centro Servizi del Volontariato Sardegna Solidale, come abbiamo ampiamente dimostrato, è stata continuamente osteggiata da questi che volontari non erano, ma portatori di interessi di parte, spesso di gruppi politici o finanziari.

La riforma del terzo settore ha dato la stura a questi gruppi di occupare il volontariato e le risorse del volontariato stesso.

Non sono volontari, sono gli eredi di quelle forze che si sono divise le risorse non solo del pubblico, ma anche delle banche.

Sono le banche che con formule apparentemente di legge si sono fatte padrone del volontariato, hanno premiato chi le sostiene.

Siamo ricorsi al TAR alle varie istanze, ma il Centro Servizi per il Volontariato Sardegna Solidale non è stato ascoltato.

A nulla sono valse le diverse istanze anche giudiziarie per ottenere giustizia. Forse siamo costretti per giustizia a ricorrere a denunce penali. Credo che non sia un problema di avvocati. Attualmente gli avvocati coinvolti da noi stanno operando professionalmente in modo impeccabile.

Sin dall’inizio ho detto ci sarà pure giustizia a Berlino”. Alcuni hanno detto, rispondendomi: forse a Berlino sì, ma in Italia no.

Avete tutti avuto la possibilità di leggere i documenti attraverso la puntuale informazione di Sardegna Solidale. Sono tutti a nostro favore.

Vorrei dire di continuare ad operare con il Centro Servizi Sardegna Solidale. Le attività continueranno con la fiducia di gran parte delle associazioni di volontariato di Sardegna Solidale.

Villacidro, 22 gennaio 2024

Don Angelo Pittau

Su Trinta ‘e Sant’Andrìa: Abbiamo incontrato Pietro!

Su Trinta ‘e Sant’Andrìa: Abbiamo incontrato Pietro!

Un evento storico e irripetibile.

Il 30 novembre 2018 700 volontari sardi hanno incontrato Papa Francesco nell’Aula Paolo VI.

Una Udienza Speciale riservata ai volontari del Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale.

A distanza di cinque anni vogliamo ancora una volta dire a gran voce:

GRAZIE, PAPA FRANCESCO!

Ci hai permesso di vivere una giornata stupenda, indimenticabile, “storica”.

Ci hai fatto un grande dono che resterà nel cuore e nella memoria di tutti noi!

Le parole che hai voluto regalarci sono e saranno un patrimonio inestimabile che conserveremo e, per quanto possibile, osserveremo attentamente.

“Vi incoraggio a proseguire con passione la vostra missione, – ha detto tra l’altro Francesco – ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri. Oggi c’è molto bisogno di testimoni di bontà, di tenerezza e di amore gratuito. C’è bisogno di persone perseveranti, che affrontano le difficoltà con spirito di unità e ponendo sempre alla base di tutto lo scopo ultimo, cioè il servizio al prossimo. Così facendo, continuerete ad essere per l’intera Sardegna un punto di riferimento e un esempio.”

Grazie, di cuore, Papa Francesco!

Cagliari – Questa economia uccide?

Cagliari – Questa economia uccide?

La Facoltà Teologica della Sardegna propone per l’Anno Accademico 2023-2024 una serie di incontri di riflessione sull’economia a partire dal magistero di Papa Francesco.

Il primo di questi appuntamenti, intitolato “Questa economia uccide?”, si terrà nell’Aula Magna della Facoltà venerdì 1° dicembre 2023 alle ore 17.

Dopo i saluti del professor Mario Farci, Preside della Facoltà Teologica della Sardegna, interverrà il professor Vittorio Pelligra dell’Università degli Studi di Cagliari, introdotto dal professor Giampiero Farru, presidente di “Sardegna Solidale”.

Il tema dell’incontro, come chiarisce molto bene il titolo, tocca in maniera critica il modello economico attuale.

Si tratta anzitutto di interrogarsi sull’insieme dei rapporti e delle conseguenze derivanti da questa economia moderna e occidentale che non è più a servizio dell’umanità, ma al contrario la sfrutta per i suoi stessi fini tecnocratici: un’economia che, nelle parole stesse di Papa Francesco, non serve alla vita ma, al contrario, la “uccide” (Evangelii gaudium 53).

Riflettere cristianamente e teologicamente su una economia “malata” significa anzitutto comprendere, in un’ottica di salvezza alla luce del Vangelo, la genesi, le cause ma anche gli effetti di questa malattia. Tutti questi elementi, come in una spirale pervasiva, toccano degli aspetti solo apparentemente estranei all’economia, ma che di fatto sono meccanismi interni ad essa, quali l’informazione, la politica, l’ambiente e la società.

Vittorio Pelligra è professore ordinario di Politica Economica, Economia dell’Informazione ed Economia Comportamentale all’Università degli Studi di Cagliari. Tra le sue ultime pubblicazioni: La Cura delle Radici: la rivoluzione dei beni comuni (Milano 2023) e Parole che fanno: la logica occulta della comunicazione (Roma 2022).

Questo evento è accreditato nella piattaforma “Sofia” per la formazione dei docenti ed è uno degli appuntamenti previsti dalla Facoltà per i propri studenti per assegnare i crediti liberi secondo le modalità concordate (si veda la pagina dedicata).

COSA FAI, TE NE FREGHI ANCORA?

COSA FAI, TE NE FREGHI ANCORA?

GAVINO SANNA PER CSV SARDEGNA SOLIDALE ODV

COSA FAI

TE NE FREGHI

ANCORA?

IN SARDEGNA ABILI INCENDIARI BRUCIANO

IL SENSO DELLA NOSTRA GIUSTIZIA.

VOLONTARIATO, STRAORDINARIA ENERGIA CIVILE.

Ecco i link per chi si vuole documentare e intende approfondire la vicenda:

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www.sardegnasolidale.it

csv@sardegnasolidale.it

Numero Verde 800150440

LE SENTENZE SI RISPETTANO. MA NON E’ DETTO CHE SIANO CORRETTE

LE SENTENZE SI RISPETTANO. MA NON E’ DETTO CHE SIANO CORRETTE

Riflessioni e approfondimenti in merito alla sentenza del TAR Sardegna n. 00654 del 14 settembre 2023

Il 14 settembre 2023 il TAR Sardegna (Prima Sezione) ha emanato la sentenza n. 00654/2023 sul ricorso n. 00157/2023 presentato dal CSV Sardegna Solidale ODV avverso l’ONC e la sua decisione di accreditare il CSS quale CSV della Sardegna.

Per valutare la legittimità o meno di alcuni passaggi della sentenza riteniamo indispensabile approfondire alcuni temi.

1 – Il Conflitto di interesse

Senza entrare nel merito della complessa materia, ai fini della comprensione di quanto scritto in sentenza, occorre sapere che l’Organismo Nazionale di Controllo (ONC) è una fondazione di diritto privato con personalità giuridica prevista dal CTS (art 64) in applicazione della Legge-delega n. 106/2016 che però non parla né prefigura mai un organismo siffatto (vedasi L. 106/2016 art 5, comma f).

In ogni caso l’art 64 del CTS, tra l’altro, definisce i compiti dell’ONC.

Il successivo art 65 del CTS tratta degli Organismi Territoriali di Controllo (OTC), definendoli “uffici  territoriali  dell'ONC  privi  di  autonoma soggettività  giuridica”.
Il comma 7, punto a) dell’art 65 sancisce che gli OTC, tra l’altro, 

a) ricevono le domande e istruiscono le pratiche di accreditamento dei CSV, in particolare verificando la sussistenza dei requisiti di accreditamento;”

Nel caso specifico della Procedura di accreditamento 2022 di un CSV in Sardegna, la sentenza afferma che“l’OTC ha svolto solo un’attività meramente istruttoria senza avere alcun potere decisionale sugli esiti della procedura in questione”.

L’attività “meramente” istruttoria è consistita nell’analisi della documentazione prodotta dai soggetti partecipanti alla Procedura e nella sua validazione/approvazione.

Su questa attività l’OTC ha prontamente rilevato carenze nella documentazione presentata da Sardegna Solidale. Carenze altrettanto prontamente “sanate”.

Riguardo alla documentazione presentata da CSS l’OTC Sardegna scrive a verbale che non rileva alcuna carenza.

I 6 membri dell’OTC Sardegna (e non 7 come erroneamente riportato nella sentenza del TAR) che hanno presieduto alla attività istruttoria (di cui almeno 4 sarebbero in evidente conflitto di interesse) hanno certamente eseguito con meticolosa puntigliosità la ricognizione della documentazione presentata da Sardegna Solidale ma sembrano non aver usato la stessa solerzia nell’analisi della documentazione presentata da CSS.

Si apre qui il secondo tema di riflessione:

2 – I soci indiretti di CSS (ovvero i soci diretti dei soci diretti di CSS)

L’analisi documentale fatta dall’OTC Sardegna sembra sorvolare sulla autocertificazione presentata dal rappresentante legale di CSS e riportante, oltre ai soci diretti, anche l’elenco dei soci indiretti, come richiesto dalla Procedura.

A tal proposito la Procedura è perentoria.

Infatti la “Tab. 1 – Criteri di valutazione e punteggi” al punto G. 01 (pag. 11) recita come segue:

“Rappresentatività dell’ente candidato: numero e forma giuridica degli ETS soci diretti e indiretti, considerando anche l’andamento storico della compagine sociale e il numero effettivo degli iscritti alle associazioni socie.”

La Procedura prescrive che i Soci Diretti e i Soci Indiretti devono essere ETS (Enti di Terzo Settore)!

Ma chi sono gli ETS?

E’ la stessa Procedura che lo chiarisce all’art. 2, comma 3 (pag 5) precisando che

“3. Ai fini della presente procedura, si considerano «enti del Terzo settore» gli enti iscritti, entro la data di scadenza del termine di cui al successivo art. 3, al Registro unico nazionale del Terzo settore istituito con D.M. 106/2020 del 15/09/2020. In ogni caso, in considerazione della fase transitoria in corso, si considerano «enti del Terzo settore» gli enti iscritti in uno dei registri nazionali, regionali o provinciali previsti dalle normative di settore per le Organizzazioni di Volontariato, per le Associazioni di Promozione Sociale o per Organizzazioni non lucrative di utilità sociale ai sensi dell’art. 101, commi 2 e 3 del Codice del Terzo settore”. 

Ebbene, se la solerzia dei 6 (su 7) membri dell’OTC Sardegna (di cui almeno 4 sembrerebbero in conflitto di interesse) si fosse applicata a questo punto e alla autocertificazione prodotta dal rappresentante legale di CSS, la manifestazione di interesse di CSS avrebbe dovuto essere rigettata in quanto vengono dichiarati ETS (Enti di Terzo Settore) centinaia di organismi che non lo sono.

Il ruolo istruttorio del controllo documentale avrebbe dovuto evidenziare questa clamorosa anomalia? Come mai non è stata rilevata?

Una svista? Incompetenza? O malafede?

Gli interrogativi restano inevasi. Ma restano tutti.

Resta soprattutto il fatto che CSS, pur in presenza di questa evidentissima irregolarità, viene ammessa alla valutazione (passaggio successivo) e vince il Bando!

Le motivazioni riportate in sentenza a tale proposito (punti 27-33) non appaiono coerenti con i principi e le regole della materia.

Il terzo elemento di riflessione nasce da quanto segue.

3 – La valutazione della Commissione di Valutazione (e la sua insindacabilità)

Sono due in particolare i punti critici della valutazione:

  1. Il numero dei soci indiretti dichiarati da CSS (centinaia di enti non ETS)
  2. Il punteggio attribuito alla SOSTENIBILITÀ ED ECONOMICITÀ

Sul numero dei soci indiretti l’OTC Sardegna ha ritenuto valida la dichiarazione presentata da CSS e in base a tale dichiarazione (489 soci indiretti, la maggior parte non ETS) a CSS sono stati attribuiti n. 4 punti. A Sardegna Solidale, che ha dichiarato 200 soci indiretti (ETS) ne sono stati attribuiti 1,60.

Su Sostenibilità ed Economicità a CSS – nonostante sia una realtà associativa con una “storia” di appena sei mesi di vita ed abbia presentato solamente un bilancio consuntivo – sono stati attribuiti n. 8 punti e a Sardegna Solidale 5 punti, malgrado gestisca da oltre vent’anni l’intero universo dell’associazionismo volontario in Sardegna ed abbia prodotto alla Commissione gli ultimi tre bilanci consuntivi e altrettanti bilanci sociali.

Su questo punto la sentenza dichiara che “non si riscontra alcuna illogicità o manifesta ingiustizia suscettibile di inficiare la legittimità della decisione impugnata”.

E’ davvero difficile immaginare che una realtà associativa, costituita da 16 enti, con appena sei mesi vita, senza alcun bilancio “sociale” e senza alcuna esperienza pregressa possa essere stata valutata più “meritevole” rispetto a una realtà associativa costituita da 280 organizzazioni, con oltre 20 anni di esperienza pregressa di successo e con bilanci consuntivi e bilanci sociali consolidati e certificati.

C’è qualcosa che non torna e che sfugge anche alla più benevola interpretazione.

Per la terza volta in tre anni e sempre con motivazioni che appaiono inconsistenti, le manifestazioni di interesse presentate da Sardegna Solidale sono state rigettate da ONC.

Di contro – nonostante le clamorose irregolarità facilmente rilevabili dall’OTC in fase istruttoria– il CSS è stato accreditato per ben due volte, piegando le regole a un disegno che sembra precostituito.

A chi abbiamo pestato i piedi?

Due riflessioni di fondo scaturiscono quasi spontaneamente da questa opaca vicenda:

  1. In questo modo si “uccide” il senso di giustizia che tanti volontari/cittadini hanno curato e curano nella loro azione volontaria e di conseguenza cresce la sfiducia nell’azione della magistratura (seppur amministrativa, in questo caso);
  • In questo modo si “uccide” la socialità nelle nostre comunità territoriali dove molte realtà associative, deluse e demotivate dagli sviluppi di questa opaca vicenda, stanno decidendo di chiudere i battenti delle loro realtà associative e di … fare altro.

“Delitti” tanto immateriali quanto reali che vorremmo non restassero impuniti.

Chi ne ha responsabilità se la assuma e ne porti il peso.

Cagliari, 11 ottobre 2023

L’Ufficio di Presidenza del CSV Sardegna Solidale ODV

“Nè vipera nè mafia? Mafie e Corruzione: Etica e responsabilità sociale” – Incontro con Don Luigi Ciotti 

“Nè vipera nè mafia? Mafie e Corruzione: Etica e responsabilità sociale” – Incontro con Don Luigi Ciotti 

E’ in programma a Cagliari il 12 ottobre 2023 dalle ore 15,45 l’incontro con Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

L’incontro si terrà presso la Sala Convegni della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna e avrà per tema “Nè vipera nè mafia? Mafie e Corruzione: Etica e responsabilità sociale”.

L’intervento di Don Luigi Ciotti sarà preceduto da alcuni brevi interventi.

Interverranno

  • Don Mario Farci – Preside Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna
  • Dott. Guido Pani – Magistrato, Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Cagliari
  • Avv. Carlo Tack, AGS Sardegna
  • Prof.ssa Isa Saba – Responsabile Formazione Libera Sardegna
  • DON LUIGI CIOTTI – Fondatore Gruppo Abele e Presidente Libera, Associazioni nomi e numeri contro le Mafie

Coordina i lavori

Prof. Giampiero Farru – Referente Libera Sardegna

Ingresso libero.

Puoi partecipare all’incontro compilando il modulo che trovi al seguente link:

https://docs.google.com/forms/d/1VFp-ll200Ewvvs_PDJN-K_YY_RFXmiHbE6I9r30MWnU/edit

Il video dell’incontro è disponibile al seguente link:

IL MONDO DI MEZZO IN SARDEGNA

IL MONDO DI MEZZO IN SARDEGNA

COMUNICATO

Il “mondo di mezzo” in Sardegna

L’operazione “Monte Nuovo” portata a termine dai carabinieri del Ros ieri, 27 settembre 2023, in Sardegna ha prodotto 31 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, associazione segreta, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, corruzione aggravata dal metodo mafioso, peculato e procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso.

Secondo il tenente colonnello Giorgio Mazzoli, comandate del Ros di Cagliari, “questa operazione dimostra un cambiamento del paradigma in cui si pensava che la Sardegna avesse solo associazioni e bande modulari legate alle attività storiche come gli assalti ai portavalori e i sequestri“.

“Né vipera né mafia” si è più volte sentito ripetere in riferimento alla Sardegna. Salvo poi scoprire (dopo che un venditore di legna era stato morso da una vipera, infiltrata nella legna) che le vipere ci si sono ambientate bene e che le mafie hanno ripetutamente fatto capolino in assalti al patrimonio ambientale, in appalti miliardari e d’elite, nel riciclaggio di denaro, in piccole bande locali collegate a reti nazionali e internazionali (stupefacenti, riciclaggio, corruzione…), negli innumerevoli attentati agli amministratori locali.

Questa è la seconda volta che in Sardegna si contesta il reato di associazione di tipo mafioso. La prima contestazione di questo tipo ha riguardato Ausilia Piroddi, ex segretaria della CGIL ogliastrina, condannata all’ergastolo e poi morta agli arresti domiciliari.

Oggi, come ieri, la protagonista di rilievo è una donna, già assessora all’agricoltura della Regione Sardegna fino a novembre 2022 nella Giunta Solinas, ex PD e oggi Psd’Az, rappresentante delle istituzioni.

L’operazione “Monte Nuovo” ha dunque squarciato il velo di una verità sempre taciuta seppur presente nella nostra Isola: le mafie esistono e godono di buona salute. E prolificano nei loro affari criminali.

L’ultimo boss di Cosa Nostra è morto (lo compiange anche qualche orgolese, con un necrologio fatto affiggere ieri nei muri del paese) ma le mafie sono vive e vegete. Hanno “cambiato paradigma” per dirla con il tenente colonnello che ha illustrato l’operazione Monte Nuovo. Rimarcando che almeno due tra i più illustri arrestati (per i quali vale la presunzione di innocenza fino a prova contraria) erano il punto di unione tra le associazioni criminali e le istituzioni.

E riconoscendo agli stessi il potere di avvalersi del vincolo associativo, proprio quello sanzionato dal 416 bis.

E’ da almeno 28 anni che Libera Sardegna fa “controinformazione” contestando l’immagine di un’isola felice immune da presenze e infiltrazioni mafiose (decine di sentenze le confermano).

E’ da altrettanto tempo che Libera Sardegna sostiene quel cambio di paradigma evidenziato con quest’ultima operazione che ha portato a mettere insieme interessi criminali e mondo politico-istituzionale.

L’operazione Monte Nuovo ha scoperto la punta di un iceberg che immaginiamo purtroppo più grande, più profondo e ben radicato nel tessuto sociale della Sardegna.

“La mafia non spara più – ci aveva ricordato qualche mese fa un bravissimo magistrato della Procura di Cagliari durante il campo E!State Liberi! realizzato in un bene confiscato – Ma non per questo ha smesso di “uccidere”, usando oggi un’arma tanto silenziosa quanto potentissima: la corruzione”.

Siamo convinti che l’operazione Monte Nuovo è il prodromo di altre operazioni che potranno portare a smantellare sistemi costruiti e sostenuti per fare affari illeciti, violare le istituzioni, piegare le leggi (e la giustizia) al volere e agli interessi di potenti oligarchie che intrecciano negativamente politica, economia e istituzioni. In spregio alla triste realtà sociale che tanti sardi sono costretti a subire, senza intravvedere soluzioni di speranza.

Per questo salutiamo con soddisfazione l’opera intrapresa dalla magistratura e dalle forze dell’ordine. E, allo stesso tempo, per questo auspichiamo che le tante persone oneste che vivono e operano in Sardegna mobilitino le proprie coscienze per liberare finalmente la nostra terra dalle schiavitù e dagli schiavisti che la rendono ogni giorno più povera.

In questa direzione Libera Sardegna continuerà ad operare ed è pronta a collaborare e a sostenere le coscienze rette e le organizzazioni della società civile che vorranno unirsi a questa grande battaglia di civiltà.

Cagliari, 28 settembre 2023

sardegna@libera.it

“Ancora una volta il volontariato sardo è sotto attacco”

“Ancora una volta il volontariato sardo è sotto attacco”

Lo dichiara Don Angelo Pittau, già presidente del Comitato Promotore del CSV Sardegna Solidale, nell’Appello reso pubblico il 03 aprile u.s. e che riportiamo di seguito

Ancora una volta le regole vengono infrante.

L’Onc (Organismo Nazionale di Controllo) ha deliberato per la terza volta l’esclusione del Csv Sardegna Solidale Odv nella procedura di accreditamento di un Csv per l’ambito territoriale  Sardegna.

Una situazione paradossale e a dir poco opaca che riguarda solo la Sardegna e che nelle altre regioni si è risolta superando tutte le difficoltà burocratiche che in questa regione sono diventate insormontabili

Una situazione che lascia intravedere un disegno prestabilito mirato a cancellare Sardegna Solidale e che ha chiari riferimenti politici con personaggi (presenti anche oggi nel Consiglio Regionale della Sardegna e in Parlamento) che da sempre perseguono questo scopo.

A titolo semplificativo si può rileggere la versione originale della L.R. n. 23 del 2005, legge originariamente di 44 articoli, sul sistema integrato dei servizi alla persona alla cui stesura abbiamo modestamente contribuito, non immaginando che all’ultimo istante potesse venir approvato un articolo non discusso in commissione e che prevedeva già allora la cancellazione del Csv Sardegna Solidale (vds. Art. 45 legge regionale della Sardegna n. 23/2005).

O, sempre a titolo di esempio, si veda la recente interrogazione n. 1657/A del 26 ottobre 2022, primo firmatario il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale, nella quale con premesse totalmente false si adombrano irregolarità nella documentazione prodotta alla regione Sardegna da parte di Sardegna Solidale.

Mai una parola sulle gravissime irregolarità delle compagine competitor, costituita oggi da 13 associazioni e che è stata ammessa dall’Onc e dall’Otc Sardegna a un bando pubblico (luglio 2021) senza averne i requisiti richiesti per potervi partecipare e che è stata addirittura accreditata come Csv in Sardegna e che nonostante le gravissime illegalità è stata invitata a iniziare la sua (in)attività, con finanziamento di 1.300.000 euro, impedendo di fatto a tutto il volontariato sardo per proseguire nelle attività già programmate e nell’offerta di sostegno e dell’accompagnamento in un momento delicatissimo della loro vita associativa (la trasmigrazione dei registri regionali al Runts, l’adeguamento degli statuti e l’adozione dei nuovi schemi di bilancio in base al Cts).

Sardegna Solidale ad oggi è costituita da 280 associazioni socie, distribuite su tutto il territorio regionale; da 40 sportelli aperti nelle associazioni di volontariato del territorio; da 62.000 volontari certificati e da 400 associazione socie indirette. A questi si aggiungano 200 operatori volontari in servizio civile universale ed altri 210 che entreranno in servizio nei prossimi mesi.

Una realtà di fatica e di successo che ha segnato positivamente la vita sociale e associativa in Sardegna con iniziative e manifestazioni che hanno riscosso sempre il consenso e la partecipazione degli Enti locali, delle Istituzioni, delle associazioni e dei singoli cittadini.

Una realtà incoraggiata da Papa Francesco il 30 novembre 2018 in occasione dell’udienza speciale concessa a una folta rappresentanza costituita da 700 volontari di Sardegna solidale: Le sue indelebili parole sono ancora oggi di stimolo e di conforto: “Vi incoraggio – disse ai volontari in quella circostanza – a proseguire con passione la vostra missione, ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri”.

Dell’art. 45  (dicembre 2005) fino alla determinazione dell’Onc del 28 dicembre u.s. Sardegna Solidale ha subito attacchi di diverso genere resistendo e rintuzzando gli stessi con una unica strategia e motivazione: continuare la propria opera di volontari che è la vera forza di contrapposizione alle logiche di  potere e di sopraffazione espresse nelle situazioni citate.

Abbiamo ripreso le altissime parole del Papa come quelle del Presidente Mattarella, per noi diventate uno slogan e un programma “Volontariato, straordinaria energia civile”.

Ne siamo convinti, ma le nostre forze sembrano non essere sufficienti.

Per questo chiediamo a tutti voi di aiutarci ad approfondire il tema e di voler verificare attentamente quanto successo finora.

La Conferenza Episcopale Sarda, 267 Sindaci della Sardegna, centinaia di associazioni, migliaia di singoli cittadini ci hanno incoraggiato a proseguire il nostro percorso, nonostante le avversità. Abbiamo apprezzato e tenuto nella massima considerazione tutti questi interventi. Ma anche questi sembrano essere insufficienti.

Resta ancora da denunciare compiutamente – in tutte le sedi opportune – quanto succintamente esposto, per dare dignità e giustizia a quanti in questi ultimi 20 anni hanno speso gran parte della loro vita al servizio degli altri e della comunità.

La procedura di accreditamento 2022 ha avuto lo stesso percorso: irregolarità gravissime non hanno impedito che venisse nuovamente accreditato il soggetto concorrente. Forse fanno fede le altosonanti (quanto vuote) sigle degli Enti firmatari, i cui esponenti siedono nell’Organismo Territoriale di Controllo  (controllori/controllati) ma che sembra non possano creare alcun problema. L’evidente conflitto di interessi non sembra impensierire alcuno, neppure coloro che lo invocano continuamente per gli “altri”.

Dall’analisi di uno solo dei soci dell’Ente accreditato come Csv emerge che sono stati validati come Enti di Terzo Settore, in dispregio di quanto scritto nella medesima Procedura, almeno 11 Srl/arl, 38 enti con meno di 7 soci persone fisiche e circa 290 società sportive dilettantistiche, spacciate per enti di terzo settore.

L’Otc Sardegna (in conflitto di interesse) ha verbalizzato che sulla documentazione di questo soggetto “non ha rilevato carenze” e l’Onc non ha esitato ad accreditarlo come Csv in Sardegna.

Per la seconda volta. Violando i requisiti richiesti.

Per questo ci appelliamo nuovamente alla giustizia.

E per questo speriamo che ci sia finalmente un giudice a Berlino.

 Don Angelo Pittau

Don Luigi Ciotti a Cagliari – Casa Comune: I Care. Cura, responsabilità e sinergie

Don Luigi Ciotti a Cagliari – Casa Comune: I Care. Cura, responsabilità e sinergie

Giovedì 29 giugno 2023 alle ore 16,30 appuntamento a Cagliari nella Sala Benedetto XVI del Seminario Diocesano (in Via Cogoni 9).

Il tema – Casa Comune: I Care. Cura, responsabilità e sinergie – è di scottante attualità e ad interpretarlo sono tre relatori di rilievo.

Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Conferenza Episcopale Italiana, 

Dott. Rodolfo Maria Sabelli, Procuratore della Repubblica di Cagliari

Don Luigi Ciotti, fondatore Gruppo Abele e Associazione Libera.

I tre relatori converseranno sulla Casa Comune da curare e tutelare con responsabilità individuale e collettiva, creando occasioni e sinergie di contrasto ad ogni tentativo di aggressione.

Richiamando la Laudato Sii di Papa Francesco così scrive Don Luigi Ciotti sul tema “La prima causa di inquinamento – di ogni inquinamento – è la sete di denaro e di potere. Quando il denaro non è più mezzo ma fine, valore assoluto, la vita intera si inquina, diventa una merce, una ‘cosa’, un bene da comprare e da vendere, da sfruttare e infine da scartare. C’ è allora un evidente inquinamento della Terra, ma c’è anche un più subdolo ma non meno devastante inquinamento di molti ambiti della vita sociale e relazionale, della vita politica e della vita economica.”

Durante l’incontro sono previsti, tra gli altri, gli interventi di Peter Marcias, regista, Ottavio Olita, giornalista e scrittore e di Carlo Tack, avvocato.

L’incontro è moderato da Giampiero Farru, referente Libera Sardegna e presidente CSV Sardegna Solidale ODV.

Don Luigi Ciotti nella Comunità Alle Sorgenti (Morgongiori) – C’è bisogno di te. Per costruire un mondo più bello e più giusto

Don Luigi Ciotti nella Comunità Alle Sorgenti (Morgongiori) – C’è bisogno di te. Per costruire un mondo più bello e più giusto

Giovedì 29 giugno 2023 alle ore 10,30 Don Luigi Ciotti sarà nella Comunità Alle Sorgenti, Località Is Benas, in Comune di Morgongiori dove nella Sala-Teatro incontrerà operatori e ospiti dei servizi attivati dal Centro di Ascolto Madonna del Rosario (promossi da Don Angelo Pittau) e responsabili e operatori delle altre comunità presenti e operanti in Sardegna e dei servizi pubblici territoriali.

C’è bisogno di te. Per costruire un mondo più bello e più giusto” è il tema dell’incontro che richiama il titolo dell’ultimo libro pubblicato da Don Ciotti. Un incontro dedicato a operatori sociali ed educatori, ad amministratori pubblici, operatori dei servizi territoriali e volontari, proprio come quelli che operano nella Comunità Alle Sorgenti, fondata alla fine degli anni ’80 da Don Angelo Pittau.

Sarà Don Angelo Pittau che introdurrà l’incontro.

A seguire il saluto di Mons. Roberto Carboni, Arcivescovo di Oristano e Vescovo di Ales-Terralba, e gli interventi del Sindaco di Morgongiori, Paolo Pistis, del responsabile del SERD di Guspini,  Stefano Scano, della  Responsabile Dipartimento di Salute mentale della ASL di SanluriSonia Marchegiani e del Direttore della Caritas di Ales-Terralba e della Caritas Sardegna, Don Marco Statzu. 

I lavori saranno coordinati da Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna e presidente del CSV Sardegna Solidale ODV.

Don Luigi Ciotti in Sardegna per tre appuntamenti di grande rilievo

Don Luigi Ciotti in Sardegna per tre appuntamenti di grande rilievo

Nuoro, la Comunità alle Sorgenti (Morgongiori) e Cagliari i luoghi degli incontri

Sono due giorni molto intensi quelli che vedranno la presenza e gli interventi di Don Luigi Ciotti in Sardegna il 28 e 29 giugno p.v. Il fondatore del Gruppo Abele e di Libera sarà a Nuoro, poi alla Comunità Alle Sorgenti in Comune di Morgongiori e infine a Cagliari.

Primo appuntamento Mercoledì 28 giugno 2023, alle ore 18,30 a Nuoro(Teatro San Giuseppe, Via Trieste).

“E’ sempre tempo di scelte!” è il tema proposto per ricordare l’opera di Don Lorenzo Milani nella ricorrenza dei 100 anni dalla sua nascita. E nel centenario della nascita di don Milani, don Luigi Ciotti ricorda la sua figura di educatore e sacerdote scomodo. Così scrive sul sito del Gruppo Abele:

“Don Lorenzo Milani: un sacerdote scomodo, radicalmente fedele al Vangelo, indisponibile ad annacquarlo o piegarlo a interessi contingenti. Un sacerdote che non solo è stato dalla parte dei poveri, ma ha vissuto con loro e come loro, perché le sole parole e azioni credibili – scriverà – sono quelle che provengono “dalla cattedra ineccepibile della povertà”.

Ricordare don Milani a cent’anni dalla nascita significa prendere coscienza delle numerose Barbiana di oggi, dei tanti luoghi della terra privati di dignità, libertà e giustizia, luoghi bisognosi di un Vangelo non solo predicato ma vissuto.

Le Barbiana dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Le Barbiana delle zone di guerra e del Mediterraneo, dove il mare inghiotte o depone sulle spiagge le vittime dell’ingiustizia globale. Così come le Barbiana di chi è approdato all’altra riva senza però trovare lavoro e dignità: quelle delle periferie, dei “quartieri ghetto”, dei rifugi di fortuna, e quelle di chi cade in mano alle mafie del caporalato, del narcotraffico, della prostituzione.

Ma ricordare don Lorenzo significa anche respingere ogni retorica e memoria d’occasione.
Non è ammesso un “don Milani in pillole”, citato a seconda delle convenienze e delle occasioni. La memoria esigente di Don Milani chiede di essere vissuta nell’impegno quotidiano per la giustizia sociale, ovvero per la dignità e la libertà di ogni essere umano.

E’ su questi presupposti che la Diocesi di Nuoro e Lanusei, per volere del Vescovo Mons. Antonello Muraospiterà Don Luigi Ciotti a Nuoro mercoledì 28 giugno 2023 alle ore 18,30 presso il Teatro San Giuseppe. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Nuoro e della Diocesi di Lanusei.

“E’ sempre tempo di scelte”, è il titolo della conversazione con don Luigi Ciotti, esplicitata meglio nella frase che funge da sottotitolo, tratta dalla celeberrima Lettera a una Professoressa: “Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. E in questo secolo come vuole amare se non con la politica e con la scuola? Siamo sovrani. Non è più tempo delle elemosine, ma delle scelte”.

 All’incontro sono invitati, tra gli altri, gli amministratori locali dei Comuni della Diocesi di Nuoro e di Lanusei, sacerdoti e laici, associazioni e gruppi informali, singoli cittadini.

Giovedì 29 giugno 2023 alle ore 10,30 appuntamento nella Sala-Teatro della Comunità Alle Sorgenti, Località Is Benas, in Comune di Morgongiori.

C’è bisogno di te. Per costruire un mondo più bello e più giusto” è il tema dell’incontro che richiama il titolo dell’ultimo libro pubblicato da Don Ciotti. Un incontro dedicato a operatori sociali ed educatori, ad amministratori pubblici, operatori dei servizi territoriali e volontari, proprio come quelli che operano nella Comunità Alle Sorgenti, fondata alla fine degli anni ’80 da Don Angelo Pittau.

Sarà Don Angelo Pittau che introdurrà l’incontro e che prevede, tra l’altro, il saluto di Mons. Roberto Carboni, Arcivescovo di Oristano e Vescovo di Ales-Terralba, e gli interventi del Sindaco di Morgongiori, Paolo Pistis,del responsabile del SERD di Guspini,  Stefano Scano, della  Responsabile Dipartimento di Salute mentale ASL Sanluri, Sonia Marchegiani e del Direttore della Caritas di Ales-Terralba e della Caritas Sardegna, Don Marco Statzu. I lavori saranno coordinati da Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna e presidente del CSV Sardegna Solidale ODV.

Giovedì 29 giugno 2023 alle ore 16,30 appuntamento a Cagliari nella Sala Benedetto XVI del Seminario Diocesano (in Via Cogoni 9).

Il tema – Casa Comune: I Care. Cura, responsabilità e sinergieè di scottante attualità e ad interpretarlo sono tre relatori di rilievo.

Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Conferenza Episcopale Italiana, Dott. Rodolfo Maria Sabelli, Procuratore della Repubblica di Cagliari e Don Luigi Ciotti, fondatore Gruppo Abele e Associazione Libera, converseranno sulla Casa Comune da curare e tutelare con responsabilità individuale e collettiva, creando occasioni e sinergie di contrasto ad ogni tentativo di aggressione.

Richiamando la Laudato Sii di Papa Francesco così scrive Don Luigi Ciotti sul tema “La prima causa di inquinamento – di ogni inquinamento – è la sete di denaro e di potere. Quando il denaro non è più mezzo ma fine, valore assoluto, la vita intera si inquina, diventa una merce, una ‘cosa’, un bene da comprare e da vendere, da sfruttare e infine da scartare. C’ è allora un evidente inquinamento della Terra, ma c’è anche un più subdolo ma non meno devastante inquinamento di molti ambiti della vita sociale e relazionale, della vita politica e della vita economica.”

Sono previsti, tra gli altri, gli interventi di Peter Marcias, regista, Ottavio Olita, giornalista e scrittore e di Carlo Tack, avvocato. L’incontro è moderato da Giampiero Farru, referente Libera Sardegna e presidente CSV Sardegna Solidale ODV.

L’ingresso agli eventi è libero.

Per informazioni

Libera Sardegna

sardegna@libera.it

CSV Sardegna Solidale ODV

Numero Verde 800 150440 (lun-ven 15,30-19,30)

csv@sardegnasolidale.it

Nuoro – E’ sempre tempo di scelte! Don Luigi Ciotti racconta Don Lorenzo Milani

Nuoro – E’ sempre tempo di scelte! Don Luigi Ciotti racconta Don Lorenzo Milani

Nel centenario della nascita di don Milani, don Luigi Ciotti ricorda la sua figura di educatore e sacerdote scomodo. Così scrive sul sito del Gruppo Abele:

“Don Lorenzo Milani: un sacerdote scomodo, radicalmente fedele al Vangelo, indisponibile ad annacquarlo o piegarlo a interessi contingenti.

Un sacerdote che non solo è stato dalla parte dei poveri, ma ha vissuto con loro e come loro, perché le sole parole e azioni credibili – scriverà – sono quelle che provengono “dalla cattedra ineccepibile della povertà”.

Ricordare don Milani a cent’anni dalla nascita significa prendere coscienza delle numerose Barbiana di oggi, dei tanti luoghi della terra privati di dignità, libertà e giustizia, luoghi bisognosi di un Vangelo non solo predicato ma vissuto.

Le Barbiana dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Le Barbiana delle zone di guerra e del Mediterraneo, dove il mare inghiotte o depone sulle spiagge le vittime dell’ingiustizia globale. Così come le Barbiana di chi è approdato all’altra riva senza però trovare lavoro e dignità: quelle delle periferie, dei “quartieri ghetto”, dei rifugi di fortuna, e quelle di chi cade in mano alle mafie del caporalato, del narcotraffico, della prostituzione.

Ma ricordare don Lorenzo significa anche respingere ogni retorica e memoria d’occasione.
Non è ammesso un “don Milani in pillole”, citato a seconda delle convenienze e delle occasioni. La memoria esigente di Don Milani chiede di essere vissuta nell’impegno quotidiano per la giustizia sociale, ovvero per la dignità e la libertà di ogni essere umano.

E’ su questi presupposti che la Diocesi di Nuoro e Lanusei, per volere del Vescovo Mons. Antonello Mura, ospiterà Don Luigi Ciotti a Nuoro mercoledì 28 giugno 2023 alle ore 18,30 presso il Teatro San Giuseppe. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Nuoro e della Diocesi di Lanusei

E’ sempre tempo di scelte, è il titolo della conversazione con don Luigi Ciotti, esplicitata meglio nella frase che funge da sottotitolo, tratta dalla celeberrima Lettera a una Professoressa:

“Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. E in questo secolo come vuole amare se non con la politica e con la scuola? Siamo sovrani. Non è più tempo delle elemosine, ma delle scelte”.

 All’incontro sono invitati, tra gli altri, gli amministratori locali dei Comuni della Diocesi di Nuoro e di Lanusei, sacerdoti e laici, associazioni e gruppi informali, singoli cittadini.

Una occasione e, sicuramente, una lezione di vita. Da non perdere.

Partecipiamo numerosi!

Crimini dei potenti, Ciotti: “Possiamo cambiare”

Crimini dei potenti, Ciotti: “Possiamo cambiare”

Le élite spesso seguono logiche mafioseggianti. I cittadini credono di non riuscire a rimediare e invece ne hanno il potere: bastano più consapevolezza e disgusto, e meno ammirazione

Luigi Ciotti, Direttore editoriale lavialibera

28 febbraio 2023

Nell’immaginario collettivo è purtroppo radicata l’idea che la lotta al crimine sia una questione di guardie e ladri, di buoni e malvagi che si fronteggiano su un campo di battaglia precluso al cittadino comune. In quest’ottica, non stupisce come la recente cattura di un noto boss mafioso sia stata motivo di esultanza per tantissimi italiani onesti. Quest’esultanza ha assunto però, per certi versi, toni troppo enfatici.
L’idea che l’arresto del capomafia basti a segnare un punto decisivo nella lotta per la verità e la giustizia è una semplificazione, perché la forza delle mafie sta soprattutto nella debolezza del contesto entro cui si trovano a operare. Una debolezza che oggi misuriamo più che mai in termini sociali, culturali e morali.

Giustizia tradita anche nella legalità

Se le mafie sono state raccontate come un contro-potere, alternativo a quello esercitato dallo Stato, oggi è spesso anche chi detiene un potere legittimo – politico o economico o entrambi – che si comporta secondo logiche, se non mafiose in senso stretto, mafioseggianti. Logiche che mettono i profitti di pochi davanti ai diritti di tutti, che sfruttano la menzogna in funzione del consenso, che uccidono senza armi, ma attraverso negligenzeinadempienze, risparmi fatti sulla pelle delle persone.
Pensiamo alle tragedie causate dalla mancata prevenzione dei rischi idrogeologici, dalle speculazioni edilizie o dalla scarsa manutenzione delle opere pubbliche. Pensiamo al genocidio delle persone migranti, sacrificate sull’altare della propaganda, e poi sfruttate proprio a causa dell’invisibilità a cui certe leggi le costringono. Pensiamo agli sprechi e alla mala gestione dei fondi pubblici: un crimine in sé, che oltretutto è stato invocato come pretesto per tagli continui alle spese di welfare, punendo così i cittadini, a partire dai più fragili, anziché i potenti autori di quelle malversazioni. 

Il recente arresto di un noto boss non basta. La forza delle mafie sta nella debolezza del contesto in cui operano

Gli esempi di come le lobby di potere tradiscono gli ideali di giustizia, talvolta senza neppure il bisogno di violare le leggi, sono numerosi. Lo schema però non varia: chi occupa un posto di potere, ai vertici di un’amministrazione pubblica o di una grande azienda, gode di una posizione di privilegio. Sa di avere molte possibilità per beneficiare sé stesso e la propria cerchia, ma spesso ignora o “dimentica” di avere altrettante se non maggiori responsabilità verso la società tutta. 

Dalla semplice disinvoltura al reato il passo è spesso breve. Così breve che chi lo compie neppure se ne accorge, oppure abilmente lo dissimula, o ancora lo rivendica con sconcertante spregiudicatezza

Dalla semplice disinvoltura al reato il passo è spesso breve. Così breve che chi lo compie neppure se ne accorge, oppure abilmente lo dissimula, o ancora lo rivendica con sconcertante spregiudicatezza. Senza contare quei potenti che, una volta conquistato il potere, hanno fatto approvare da parlamenti asserviti leggi ad personam, contrarie al bene comune e rivolte soltanto a perpetuare la propria supremazia economica e politica.

La debolezza morale

E i cittadini? Assistono impotenti. Perché appunto potere non ne hanno. O pensano di non averne. Così il furto di bene comune continua sempre più sfacciato, e maggiori ricchezze dirotta nelle tasche delle élite, meno ne restano per i servizi, la sanità, la scuola, l’ambiente, i salari o la sicurezza sul lavoro.
Ciò che preoccupa è il degradarsi, nella coscienza civile, di quegli anticorpi, di quelle sentinelle capaci d’intercettare il male e denunciarlo in quanto tale. La corruzione è sempre esistita, ma un tempo indignava la gente, era fonte di scandalo, avveniva sottotraccia. Oggi scopriamo che i potenti si fanno trovare come se nulla fosse con intere valigie di denaro contante in casa. E il cliché dell’italiano furbacchione, capace d’inventarsi fantasiose ma in fondo innocenti truffe per sopravvivere, si è trasformato nell’ammirazione verso chi frega gli altri in maniera quasi ostentata. 

Scriveva Alvaro, “per una società la disperazione più grave è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”

Ecco la debolezza morale di cui si fanno forti le mafie. Ecco come l’inspiegabile di un territorio che per trent’anni “non nota” la presenza di un latitante, improvvisamente si spiega. Ecco il contesto – titolo fulminante di un bel libro di Leonardo Sciascia – che da semplice sfondo diventa protagonista del crimine, con le sue complicità, le sue opacità, le sue “disattenzioni”.
Esiste una violenza culturale che è la più difficile da combattere, perché penetra in profondità nel tessuto sociale e nei modi d’essere delle persone. È l’omertà, la tendenza a depenalizzare i reati nella propria coscienza e a praticare una legalità compatibile, fondata sulla convenienza. Così qualsiasi comportamento criminogeno – salvo i piccoli reati di strada o i gravi delitti di sangue – tende a essere normalizzato agli occhi della gente: se non posso combatterlo, tanto vale che mi ci adegui. 

Il senso d’impotenza delle vittime verso gli abusi del potere, e il senso d’impunità dei potenti nei confronti della comunità, sono due facce della stessa medaglia, due vasi comunicanti

Il senso d’impotenza delle vittime verso gli abusi del potere, e il senso d’impunità dei potenti nei confronti della comunità, sono due facce della stessa medaglia, due vasi comunicanti. Gioiamo allora come è giusto per l’arresto di un criminale, ma usciamo finalmente dall’illusione che il crimine sia soltanto quella roba lì. E diventiamo consapevoli che ciascuno di noi ha il potere di cambiare le cose: basterebbe coltivare un minimo più di consapevolezza e disgusto dei soprusi, un pochino meno di ammirazione per certi stili di vita scaltri e disinvolti. Perché, per dirla con le parole del grande scrittore calabrese Corrado Alvaro, “la disperazione più grave che possa impadronirsi d’una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”.

Da lavialibera n°19

CONTABILITÀ E NUOVI SCHEMI DI BILANCIO PER LE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE (APS) CON ESERCITAZIONE GUIDATA

CONTABILITÀ E NUOVI SCHEMI DI BILANCIO PER LE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE (APS) CON ESERCITAZIONE GUIDATA

E’ in distribuzione in questi giorni l’attesa pubblicazione “Contabilità e nuovi schemi di bilancio per le Associazioni di Promozione Sociale (APS) con esercitazione guidata” curata dal Dott. Tiziano Cericola e pubblicata dal CSV Sardegna Solidale ODV.

Un altro fondamentale strumento di lavoro per le APS presenti e operanti in Sardegna (e in tutta Italia). Uno strumento messo a disposizione dal CSV Sardegna Solidale ODV, in continuità con i numerosi strumenti prodotti e messi a disposizione dei volontari della Sardegna.

Riportiamo di seguito la presentazione della pubblicazione a firma del prof. Giampiero Farru, Presidente del CSV Sardegna Solidale ODV

Contabilità e nuovi schemi di bilancio per le Associazioni di Promozione Sociale (APS) con esercitazione guidata” è il titolo della presente pubblicazione che, tra le altre, ha due caratteristiche ben precise:

  • E’ la prima pubblicazione sul tema in Italia. Non ci risultano esistere altre pubblicazioni così specifiche e circostanziate su questo argomento.
  • E’ una pubblicazione dedicata esclusivamente alle Associazioni di Promozione Sociale (AçPS)

Il volume segue a distanza di due anni la precedente pubblicazione interamente dedicata alle organizzazioni di volontariato (ODV).

Quello che avete tra le mani è un manuale teorico-pratico completo a disposizione degli operatori amministrativo-contabili (tesorieri) delle APS per affrontare i nuovi obblighi di bilancio decorrenti già dall’esercizio 2021.

Il testo sarà utilizzato anche come supporto per i corsi sui nuovi obblighi di bilancio promossi dal CSV Sardegna Solidale nell’ambito del piano di Formazione Formidale 2023.

Si è ritenuto, così, di supportare adeguatamente anche le tante associazioni di promozione sociale che operano in Sardegna (e in Italia) evitando il rischio concreto di fare confusione con gli obblighi di competenza di altre realtà del TS, in particolare le ODV.

Questo testo, dedicato alle APS, tiene conto delle loro specificità (Partita IVA, gestione dell’attività verso i soci e l’attesa modifica dell’art. 4 del DPR 633 in materia di IVA che dovrebbe rivoluzionare la gestione delle APS…).

Questo manuale ha una sua articolazione interna strutturata in tre grandi parti.

La prima parte tratta le APS così come sono inquadrate nel Codice del Terzo settore.

La seconda parte tratta l’esercitazione teorico-pratica relativa alle registrazioni contabili per aree tematiche, il rendiconto per cassa e il bilancio ordinario con la relazione di missione

La terza parte riporta la documentazione di riferimento.

Un testo completo, almeno per la normativa ad oggi esistente. Eventuali aggiornamenti in corso d’opera saranno tempestivamente resi disponibili sul sito www.sardegnasolidale.it.

Un cantiere di lavoro nel quale guide come queste aiutano i naviganti a non perdere l’orientamento e a non scoraggiarsi, accompagnandoli passo dopo passo nel complesso (perchè incerto o sconosciuto) dedalo degli adempimenti richiesti.

La professionalità, la competenza e lo stile del chiarissimo Dott. Tiziano Cericola, consulente del CSV Sardegna Solidale ODV, autore del precedente e del presente manuale e di tanti altri strumenti di lavoro e di operatività, ancora una volta soccorre alle necessità di associazioni e organizzazioni di terzo settore supportandone l’azione e la motivazione con il sostegno concreto alla loro operatività.

Grazie, dunque, al Dott. Cericola per questa nuova fatica che aiuterà tanti operatori delle APS a fare meno fatica. Il CSV Sardegna Solidale ODV è ben felice di poter concorrere al sostegno dei volontari e dei loro Enti, a partire dalle APS.

Buon lavoro, quindi, a tutti voi e, in caso di dubbi non esitate a contattare il CSV Sardegna Solidale che, come sempre, si attiverà per produrre la consulenza e il sostegno più adeguato.

Prof. Giampiero Farru

Presidente CSV Sardegna Solidale ODV

La pubblicazione può essere richiesta a csv@sardegnasolidale.it

Smentiti i detrattori di legalità

Smentiti i detrattori di legalità

Ricordate la delirante richiesta presentata alla Regione Sardegna dalla presidente di una sedicente ODV che ha partecipato a un bando pubblico pur non avendone i requisiti essenziali e che addirittura ha vinto quel bando? Era il 24 ottobre 2022 e la richiesta mirava alla cancellazione di Sardegna Solidale dal registro delle persone giuridiche.

Due giorni dopo l’ONC doveva deliberare sull’ammissibilità di Sardegna Solidale al Bando 2022 per l’accreditamento di un CSV in Sardegna, dopo la nostra clamorosa esclusione dal primo Bando 2021 (per cui pende il processo al Consiglio di Stato).

La richiesta mirava a insinuare che la documentazione di Sardegna Solidale non era corretta e che, pertanto, non potevamo essere ammessi al Bando 2022 per l’istituzione di un CSV in Sardegna.

Ricordate l’Interrogazione n. 1657/A firmata dai consiglieri regionali GANAU (PD) – COMANDINI (PD) – CORRIAS (PD) – DERIU (PD) – MELONI (PD) – MORICONI (PD) – PINNA (PD) – PISCEDDA (PD) – CADDEO (Alleanza Europa Verde – Sinistra – Possibile – Art.1) – ORRÙ (Alleanza Europa Verde – Sinistra – Possibile – Art.1) – SATTA Gian Franco (Progressisti) – ZEDDA Massimo (Progressisti)?

Era il 26 ottobre 2022. E lo stesso giorno l’ONC doveva deliberare sull’ammissibilità di Sardegna Solidale al secondo Bando 2022 per l’accreditamento di un CSV in Sardegna: anche in questo caso occorreva insinuare che la documentazione di Sardegna Solidale non era corretta e che, pertanto, non potevamo essere ammessI al Bando per l’istituzione di un CSV in Sardegna.

Ma l’interrogazione di Ganau e compagni ha permesso di svelare chi sono i referenti politici della sedicente ODV nostra concorrente e quindi i veri nemici politici di Sardegna Solidale: sono usciti definitivamente allo scoperto, scrivendo fandonie e falsità.

Le due iniziative avevano lo stesso scopo ma sono andate male.

Il 27 ottobre 2022 infatti l’ONC ci ha inviato la seguente scarna comunicazione: “Ai sensi dell’art. 5, c. 6 della Procedura di accreditamento ai sensi dell’art. 61 e dell’art. 101, comma 6 terzo periodo, del d.lgs. 3 luglio 2017, n.117 – Codice del terzo settore ambito territoriale: Sardegna, si comunica che il Consiglio di Amministrazione dell’ONC ha deliberato l’ammissibilità della candidatura presentata dall’Associazione Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale ODV. Cordiali saluti. Segreteria Generale Fondazione ONC.”.

Si trattava di una comunicazione molto importante in quanto confermava che tutta la documentazione presentata da CSV Sardegna Solidale ODV era in regola.

Il 24 gennaio 2023 è arrivato l’atto pubblico che risponde agli attacchi sopra descritti.

Il Direttore dell’Ufficio regionale del RUNTS determina l’iscrizione “con personalità giuridica”, dell’Ente ASSOCIAZIONE CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO SARDEGNA SOLIDALE- in breve – CSV SARDEGNA SOLIDALE nella Sezione ODV del RUNTS”.

La determina dichiara che l’istruttoria finalizzata all’iscrizione nella Sezione ODV del RUNTS svolta dal Responsabile del procedimento si è positivamente conclusa”.

Non è stata rilevata alcuna irregolarità, tutta la documentazione è in regola.

Sono state quindi smentite le deliranti richieste della presidente della sedicente ODV e, ancor di più, è stata smentita l’Interrogazione di Ganau e compagni.

Ma l’opaca vicenda dell’accreditamento del CSV in Sardegna continua.

E’ anomalo (per non dire altro) che la valutazione dei due candidati si sia prolungata dal 01/7/22 AL 28/12/22 (sei mesi!): dopo gli attacchi sferrati contro di noi a ottobre 2022 i nostri nemici hanno dovuto studiare bene come comportarsi per farci fuori e per far sembrare che tutto fosse in regola per cui, alla fine, hanno scelto di dare un punteggio bassissimo al nostro progetto, addirittura inferiore al minimo dei 70 punti.

Si tratta di un gioco sporco per cui abbiamo presentato all’’ONC la richiesta di accesso agli atti della procedura di accreditamento 2022 e siamo in attesa di poter visionare tutta la pratica.

Siamo anche venuti in possesso di copia della comunicazione sms fatta da un membro dell’OTC Sardegna che, ben una settimana prima della delibera, anticipava l’esito finale della procedura rendendo evidente che tutto era stato pianificato ai nostri danni al di là delle formalità.

In tutta questa vicenda l’immagine dell’ONC, del nostro concorrente e dei suoi referenti politici ne viene fuori pesantemente compromessa.

Sia chiaro che non rinunceremo a far valere le nostre ragioni in tutte le sedi, giurisdizionali e politiche, locali e nazionali, affinchè sia fatta chiarezza su questa vicenda.

La pluriennale esperienza di successo di Sardegna Solidale e l’impegno di migliaia di volontari sardi non possono finire a causa di un intrigo politico-amministrativo.

E, ne siamo certi, non mancheranno le sorprese.

L’Ufficio di Presidenza del CSV Sardegna Solidale ODV

Cagliari, 27 gennaio 2023

VOLONTARIATO, STRAORDINARIA ENERGIA CIVILE.

VOLONTARIATO, STRAORDINARIA ENERGIA CIVILE.

Grande, Mattarella! Come sempre!

Ha colto in una frase, come pochi hanno finora saputo fare, il valore profondo del volontariato nella nostra società.

Straordinaria energia civile.

Straordinaria e ordinaria. La straordinarietà non è nell’accezione di eccezionale, occasionale, temporaneo. Ma nella più corretta accezione di esemplare, oltre l’ordinarietà; qualcosa che travalica e supera la quotidianità di cui tutti siamo protagonisti e testimoni.

L’energia “civile” che il volontariato esprime e rende palese è solo una delle possibili declinazioni di cui abbiamo testimonianza. Lavori e professioni esprimono tanta energia civile. Cittadinanze attive e responsabili esprimono energie civili, in molti campi e in svariati settori.

La “straordinaria” energia civile che sprigiona il volontariato ha una marcia in più che occorre ricercare nelle motivazioni e nelle conseguenti azioni dei volontari.

La prima grande motivazione (spesso indicata come “valore”) è la gratuità!

In tempi nei quali tutto sembra misurato in base al rapporto costo-beneficio o investimento-ricavo, la logica della gratuità praticata dal volontariato diventa dirompente. Rivoluzionaria.

La gratuità è libertà!

Significa non avere legami di “riconoscenza” ( che diventano necessariamente legami di dipendenza) da coloro (enti e/o persone) che gestiscono le risorse che vengono erogate.

E’ una malattia tutta italiana quella di “personalizzare” l’uso di risorse pubbliche o per finalità pubbliche come se fosse una donazione privata, una concessione, un favore. E’ tutta italiana la malattia di legare le erogazioni al nome dell’erogante, quasi che uscissero dal portafoglio privato e non dalla cassa “pubblica”.

La gratuità sconvolge e fa saltare questo rapporto e questa dipendenza. Rivendica ed esige la sua autonomia, la sua indipendenza, la capacità di libero pensiero e di libera azione. Non in atteggiamento di sfida ma nella consapevolezza dell’affermazione di valori e di princìpi altrimenti ridotti a merce, a oggetto di scambio, a dipendenza.

E’ il punto nodale, discriminante dell’essere volontari. Per motivi molto forti.

Primo fra tutti che se così non fosse bisognerebbe dire che i volontari esistono solo perché qualcuno li vuole (= li paga) e li mantiene. Senza sussidi e prebende il volontariato dunque sparirebbe? E’ ciò che auspicano i “cattivi” erogatori, interessati più a creare clienti che a sostenere cittadini responsabili.

In secondo luogo la gratuità è alla portata di tutti, anche dei poveri, permettetemi, dei poveracci. Che talvolta danno senso e riscattano se stessi e la loro vita attraverso azioni di solidarietà reale compiute in totale gratuità.

Alzi la mano, tra i volontari, quanti non si sono sentiti appagati da piccoli e grandi gesti gratuiti, realizzati a favore di terzi senza alcun tornaconto, senza alcun calcolo di interesse o beneficio. Ne conosciamo. A migliaia. Sempre in prima linea, pronti a tutto, anche a mettere la mano… nel portafoglio!

E non fanno testo né possono detrarre alcunchè le basse azioni di chi invece utilizza il volontariato per i propri, privati, piccoli (in senso etico) interessi.

Volontariato, straordinaria energia civile, coniugata anche attraverso la gratuità.

E’ straordinario incontrare centinaia, migliaia di cittadini che anche nella nostra terra vivono quotidianamente questa dimensione. Che non hanno interessi nascosti e che perseguono quello del bene comune, della passione per il servizio alla comunità e alle persone che vi vivono con maggiore fatica per diversi motivi.

Una delle esperienze più belle ed esaltanti che il volontariato sardo ha messo in piedi, con fatica e con successo, è l’esperienza di Sardegna Solidale. Rete di servizio e rete associativa; esperienza di gratuità e attività di straordinario volontariato. Questa volta lo “straordinario” è esplicitato dal fatto che i volontari che prestano servizio con Sardegna Solidale sono volontari che militano e operano in diverse realtà associative e che a queste attività di base aggiungono lo straordinario di un servizio prestato a favore del volontariato stesso per contribuire a farlo crescere e a svilupparsi.

Sono i “Volontari per Volontari”, straordinaria energia civile. Che assolvono a più compiti e finalità condividendo medesime motivazioni e interpretando comuni valori.

Sardegna Solidale non è mai stata una sigla o un “ente”. E’ e rimane una comunità di persone, una grande famiglia che si ritrova amalgamata da motivazioni, valori e attività condivisi! Nessuno paga e nessuno incassa. Ciascuno mette del suo (capacità, tempo, fatica, risorse…) e, insieme, si condivide.

Volontari per Volontari, straordinaria energia civile.

Proprio come ribadiscono i “graffianti” manifesti realizzati dall’ineguagliabile estro artistico di Gavino Sanna, che potete vedere nell’inserto di questa rivista. Proprio come afferma il Comunicato “Resistere. Per Continuare. Insieme” approvato dai volontari delle centinaia di organizzazioni socie del CSV Sardegna Solidale quando ricorda le parole del Presidente Mattarella “UNA STRAORDINARIA ENERGIA CIVILE CHE AIUTA LE COMUNITÀ AD AFFRONTARE LE SFIDE DEL TEMPO E LE SUE DIFFICOLTÀ”. Che è e rimane una libera e autonoma forza di cambiamento. E che lavora perché il cambiamento sognato insieme, diventi realtà.

Si, ne siamo convinti. La gratuità è rivoluzionaria!

Giampiero Farru

L’Isola che c’è, 31 dicembre 2022

LE DOMANDE DEI VOLONTARI N. 6: tutto regolare?

LE DOMANDE DEI VOLONTARI N. 6: tutto regolare?

LE DOMANDE DEI VOLONTARI

CSV IN SARDEGNA:

UNA SEDICENTE ODV PRIVA DEI REQUISITI OBBLIGATORI PARTECIPA AL BANDO 2021 E VIENE ACCREDITATA QUALE CSV!

SUL BANDO 2022 VIENE VALUTATO POSITIVAMENTE SOLO IL PROGETTO DELLA SEDICENTE ODV

LA SEDICENTE ODV VIENE ANCORA UNA VOLTA ACCREDITATA QUALE CSV IN SARDEGNA

IL CSV SARDEGNA SOLIDALE VIENE ESCLUSO PER LA TERZA VOLTA!

TUTTO REGOLARE?

SAN GAVINO MONREALE – XXXVI MARCIA DELLA PACE

SAN GAVINO MONREALE – XXXVI MARCIA DELLA PACE

NESSUNO PUO’ SALVARSI DA SOLO. RIPARTIAMO INSIEME PER TRACCIARE SENTIERI DI PACE

29 dicembre 2022, San Gavino Monreale – ore 17, raduno in piazza Marconi

Si svolgerà a San Gavino Monreale il 29 dicembre 2022 la XXXVI Marcia della Pace, che dopo due anni di pandemia, ritorna a essere svolta in presenza, organizzata dal Comitato promotore, insieme alla Delegazione regionale Caritas Sardegna, alla Caritas diocesana di Ales-Terralba, al CSV Sardegna Solidale all’ Unità Pastorale di San Gavino Monreale e al Comune di San Gavino Monreale.
Il titolo riprende quello del messaggio di Papa Francesco per la 56ma Giornata mondiale della Pace che si celebrerà il 1 gennaio 2023 “Nessuno può salvarsi da solo”, in cui il Santo Padre sottolinea come la solidarietà e fraternità siano le risposte alle emergenze provocate dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, una “sconfitta per l’intera umanità”.

«Il tempo della pandemia- si legge nell’appello del Comitato promotore – ci aveva sollecitato a cercare risposte condivise ai problemi sanitari, alla solitudine delle persone, alla mancanza di lavoro, ma ora il continuo rumore dei cannoni ci sprona a chiedere ancora una volta che si cerchino soluzioni pacifiche alle controversie internazionali con la testimonianza del nostro camminare insieme. “È insieme, nella fraternità e nella solidarietà, che costruiamo la pace, garantiamo la giustizia, superiamo gli eventi più dolorosi” (Papa Francesco, Messaggio per la 56a Giornata mondiale della Pace).

Anche la nostra terra di Sardegna continua a soffrire problemi endemici: la mancanza di lavoro, l’abbandono scolastico, il ruolo marginale delle donne nella società, l’inverno demografico, la carenza di infrastrutture, le dipendenze».

Come afferma il Papa nel Messaggio per la Giornata mondiale della Pace, continua il Comitato, «dobbiamo rivisitare il tema della garanzia della salute pubblica per tutti; promuovere azioni di pace per mettere fine ai conflitti e alle guerre che continuano a generare vittime e povertà; prenderci cura in maniera concertata della nostra casa comune e attuare chiare ed efficaci misure per far fronte al cambiamento climatico; combattere il virus delle disuguaglianze e garantire il cibo e un lavoro dignitoso per tutti, sostenendo quanti non hanno neppure un salario minimo e sono in grande difficoltà. Lo scandalo dei popoli affamati ci ferisce. Abbiamo bisogno di sviluppare, con politiche adeguate, l’accoglienza e l’integrazione, in particolare nei confronti dei migranti e di coloro che vivono come scartati nelle nostre società».

L’iniziativa prevede alle ore 17 il raduno in piazza Marconi (piazzale Chiesa Santa Chiara); a seguire, alle 17.30 si svolgerà la Fiaccolata silenziosa verso la Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù; successivamente si terrà la Veglia di preghiera per la pace (nella stessa Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù) presieduta da mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e vescovo di Ales – Terralba durante la quale ci saranno alcune testimonianze di pace dal territorio, tra cui quelle delle comunità ucraine.

L’iniziativa vedrà anche la presenza del Comitato promotore, delle istituzioni locali, delle associazioni, delegazioni delle Caritas diocesane e della Caritas Sardegna, del mondo della scuola e del volontariato. La Marcia sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube Caritas Sardegna.

COVID-19 IN SARDEGNA. LE RISPOSTE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE

COVID-19 IN SARDEGNA. LE RISPOSTE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE

Realizzato da EURISPES insieme al CSV Sardegna Solidale ODV.

Il tempo di fare i conti con gli effetti della crisi pandemica sembra essere giunto. Il materiale sul quale riflettere non manca, grazie anche a chi, come l’Eurispes, di tempo non ne ha perso, conducendo, come si potrebbe dire, in presa diretta, una raccolta dati che, alla luce di quanto è accaduto, può essere di grande aiuto per soddisfare l’esigenza di ben comprendere l’efficacia dei comportamenti adottati in uno dei periodi più critici della vita nazionale degli ultimi decenni.

Realizzato con il contributo della Regione Sardegna e insieme al CSV Sardegna Solidale (straordinaria realtà dell’associazionismo sardo e organizzazione che raccoglie, nella forma di soci diretti e indiretti, ben 430 soggetti), il questionario ha potuto contare sul facile coinvolgimento delle associazioni dell’Isola. Organizzazioni di volontariato, ma anche enti del Terzo Settore, chiamati a raccolta per fare il punto sulla capacità di reazione, intervento, adattamento delle associazioni sarde in un momento di grande difficoltà generale, che ne ha ribadito l’importanza e la straordinaria utilità.

I dati raccolti ed esaminati dall’Eurispes dimostrano il dinamismo di molte sigle dell’associazionismo sardo e, in molti casi, la loro capacità di fare rete, sostenendo, ad esempio, l’azione di altre associazioni, come la Protezione Civile, più direttamente impegnate nell’opera di contrasto alla diffusione del virus.

Due gli scopi dell’indagine: rilevare esigenze e criticità delle associazioni di volontariato e degli enti del Terzo Settore, legate alle problematiche riscontrate durante la pandemia del Covid-19, e individuare possibili risorse e percorsi alternativi per permettere a enti e associazioni di continuare ad assicurare efficienza ed efficacia al ruolo che svolgono all’interno del sistema sociale.

La risposta dell’associazionismo sardo è stata molto forte. Dai risultati dell’indagine è emerso, non a caso, che la forma associativa più diffusa è quella delle associazioni di volontariato: 8 persone su 10 del campione fanno parte di questa categoria, poco meno del 10% degli intervistati appartiene a enti del Terzo Settore, mentre il 7,3% dichiara di appartenere ad altro tipo di associazioni e soltanto il 3,1% fa parte di associazioni impegnate nella promozione sociale.

L’indagine ha, inoltre, intercettato le risposte di tutte le componenti del variegato mondo dell’associazionismo isolano, trovando nella collaborazione dei vertici delle stesse associazioni un sostegno decisivo, visto che nel 45,8% dei casi gli intervistati ricoprono il ruolo di presidente all’interno delle rispettive sigle.

Gli ambiti d’azione delle associazioni coinvolte nell’indagine sono diversi, e quelli che prevalgono operano prevalentemente nel settore socio-sanitario (26%), socio-assistenziale (22,9%) e culturale (18,8%). In generale, per un dato pari all’84,4% relativo al 2021, le associazioni hanno continuato la loro attività durante l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19. L’osservanza delle disposizioni governative è la motivazione con la quale le associazioni che hanno interrotto la loro attività motivano la scelta effettuata.

Fare i conti con le difficoltà determinate dalla pandemia ha messo in luce la resilienza delle associazioni. Molte hanno dovuto ridefinire gli ambiti del loro esercizio, adottando cambiamenti o aggiungendo nuove attività all’operato abituale. Il Coronavirus ha, insomma, dettato l’agenda del quotidiano, indirizzando molte energie verso la distribuzione di beni, in particolare a beneficio delle fasce più deboli della popolazione. Si tratta prevalentemente di anziani. I volontari, nel 22,9% dei casi, hanno sostenuto cittadini in quarantena o persone sole, nel 13,5% hanno prestato aiuto a soggetti con patologie a rischio, e nell’11,5% dei casi si sono occupati di famiglie con persone con disabilità o problemi psichici.

Ma che cosa hanno fatto per l’esattezza i volontari sardi in quei mesi difficili?

Il 32,3%, spesso collaborando con gli enti locali, si è impegnato nella consegna di beni di prima necessità; il 21,9% ha prestato servizio di ascolto telefonico e supporto psicologico; il 12,5% ha garantito il trasporto sociale; l’11,5% ha dato manforte alla Protezione civile. L’emergenza sanitaria ha anche costretto i volontari a fronteggiare situazioni mai sperimentate prima, imbattendosi così in bisogni e necessità che oltrepassano gli ambiti delle attività comunemente svolte. Anche per questo motivo 8 intervistati su 10 ritengono utile l’inserimento di nuovi volontari, adeguatamente formati, all’interno della loro associazione di appartenenza. Vorrebbero che venisse favorito il reclutamento dei volontari e che si predisponessero corsi di formazione sempre più professionalizzanti in grado di fare fronte a necessità che non sono più solo quelle del passato. Un’aspettativa che fa il paio con la significativa convinzione del 53,1% degli intervistati che ritiene che l’attività della propria associazione abbia un futuro sicuro.

ABBIAMO INCONTRATO PIETRO: CI HA INCORAGGIATO A PROSEGUIRE CON PASSIONE LA NOSTRA MISSIONE

ABBIAMO INCONTRATO PIETRO: CI HA INCORAGGIATO A PROSEGUIRE CON PASSIONE LA NOSTRA MISSIONE

30 novembre 2018.

Sono trascorsi 4 anni da quel giorno indimenticabile, storico per il volontariato sardo.

È il giorno che abbiamo incontrato Pietro. Il giorno dell’Udienza Speciale con Papa Francesco nell’Aula Paolo VI per festeggiare con Lui il ventesimo anniversario del Centro di Servizio per il volontariato Sardegna Solidale.

“Grazie per aver voluto riceverci in questa udienza speciale in un giorno che per il volontariato sardo resterà storico” aveva detto nel suo saluto introduttivo il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru

“Caro Papa Francesco, siamo quelli che in terra di Sardegna quotidianamente, in silenzio, spesso con il peso della solitudine, dell’ingratitudine e del disconoscimento, operiamo per lenire le sofferenze e attenuare le difficoltà di chi fa più fatica, di chi non ha lavoro, di chi non trova speranza, di chi non riesce a vedere un futuro per sé, per la sua famiglia, per i suoi cari. Di chi è vittima della cultura dello scarto” 

Il volontariato sardo è testimone “di tante storie di successo e di ripresa, di relazioni che rinascono, di fili spezzati che si riannodano e di vite che ripartono. Siamo qua per celebrare vent’anni di vita comune. E non potevamo avere regalo più bello: incontrare Pietro, incontrare Papa Francesco, che illumina, conferma e guida la Chiesa in un momento difficile e delicato e che è punto di riferimento irrinunciabile per il mondo intero e ciascuno di noi.

Il Discorso di Papa Francesco (sintesi)

“Desidero esprimervi il mio apprezzamento per quanto avete operato e state operando a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione sarda, con un’attenzione rivolta anche ad alcuni fra i Paesi più poveri del mondo” aveva risposto nel suo intervento Papa Francesco

“Questo va sottolineato, perché è segno che non vi siete “isolati” ma, nonostante i grandi bisogni di casa vostra, avete tenuto aperto l’orizzonte della vostra solidarietà. In tale prospettiva, avete saputo accogliere e includere coloro che sono arrivati in Sardegna da altre terre in cerca di pace e di lavoro”.

“La vostra realtà associativa raccoglie numerose organizzazioni di volontariato, svolgendo un considerevole servizio di aggregazione e di cooperazione, volto a rendere più qualificato ed efficace l’impegno in favore di quanti versano in condizioni precarie” . 

“Vi incoraggio a proseguire con spirito di intesa e di unità; potrete così diffondere più capillarmente la cultura della solidarietà. Al fine di interpretare gli autentici bisogni della gente e trovare ad essi risposte adeguate, è necessario mantenere un atteggiamento di collaborazione con le realtà istituzionali del territorio: penso in particolare ai Comuni e alle Parrocchie, che sono quotidianamente accanto alle persone condividendo fatiche e speranze”.

“Voi volontari non svolgete un’opera di supplenza nella rete sociale, ma contribuite a dare un volto umano e cristiano alla nostra società” perché “il servizio di volontariato solidale è una scelta che rende liberi e aperti alle necessità dell’altro; alle esigenze della giustizia, alla difesa della vita, alla salvaguardia del creato, con una attenzione tenera e speciale per i malati e soprattutto per gli anziani, che sono un tesoro di saggezza!”.

 “Vi incoraggio a proseguire con passione la vostra missione, ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri. Oggi c’è molto bisogno di testimoni di bontà, di tenerezza e di amore gratuito. C’è bisogno di persone perseveranti, che affrontano le difficoltà con spirito di unità e ponendo sempre alla base di tutto lo scopo ultimo, cioè il servizio al prossimo. Così facendo, continuerete ad essere per l’intera Sardegna un punto di riferimento e un esempio”.

“Vi assista e vi sostenga la Vergine Maria, che la gente sarda venera con amore in tanti santuari”

“Vi ispiri Lei la forza d’animo e la fiducia in Dio per essere sempre un dono per gli altri. Benedico di cuore tutti voi e i vostri cari, e vi chiedo per favore di pregare per me”.

Al termine dell’Udienza Speciale Papa Francesco ha voluto salutare di persona tutti i volontari presenti nell’Aula Paolo VI.

Una giornata indimenticabile. Storica, per il volontariato sardo.

L’AQUILA – PRESENTAZIONE Progetto di ricerca “La pienezza del vuoto”

L’AQUILA – PRESENTAZIONE Progetto di ricerca “La pienezza del vuoto”

17 ottobre, nella Giornata mondiale per l’eliminazione della povertà, verrà presentato a L’Aquila il Rapporto di ricerca La pienezza del vuoto: indagine sulle nuove forme di mutuo supporto della Rete dei Numeri Pari”.  La ricerca si è svolta tra novembre 2019 e luglio 2022 ed è stata condotta dall’equipe del Gran Sasso Science Institute – GSSI, coadiuvata dal Forum Disuguaglianze e Diversità. La procedura seguita per la selezione dei casi da sottoporre a indagine si è svolta in due distinte fasi. Nella prima fase si è lavorato per stratificare l’universo delle 337 realtà allora iscritte alla Rete dei Numeri Pari in base all’area geografica e all’attività prevalente. Nella seconda fase sono stati selezionati 112 casi studio (il 33% dei soggetti iscritti alla Rete) scelti in parte in modo mirato e in parte in modo casuale.

La raccolta e l’analisi dei dati da parte dell’equipe di ricerca è stata fatta utilizzando l’approccio metodologico della Grounded Theory. La ricerca è stata fatta per analizzare e studiare le diverse forme di mutuo supporto portate avanti dai soggetti della Rete dei Numeri Pari come risposta alla crisi e all’aumento senza precedenti delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale. L’indagine ha diversi obiettivi: rendere visibile e conoscibile il lavoro portato avanti in questi anni dai tanti soggetti sociali che ovunque nel nostro paese rappresentano una risposta concreta alla crisi economica e sociale; capire se, e in quale misura, queste realtà possono essere una risposta alla crisi delle diverse forme di organizzazione; studiare quali sono le cause e gli ostacoli che ne frenano lo sviluppo; sostenere ed essere d’aiuto a chi fa del mutualismo e della solidarietà la propria pratica di vita; sistematizzare per la prima volta in Italia le informazioni, gli impatti e le potenzialità delle forme di mutualismo; contribuire al dialogo e alla reciprocità tra i tanti soggetti sociali impegnati contro disuguaglianze e mafie.

Sono molte le domande a cui il Rapporto finale “La pienezza del vuoto” prova a dare risposte. Cosa accomuna le tante iniziative e attività che dentro la Rete si definiscono di mutualismo (o mutualistiche)? Cosa rende simili le realtà studiate? Quali dimensioni e quanti beneficiari raggiungono? Che tipo di forme di partecipazione usano e come prendono decisioni? Che relazioni e di che tipo con le istituzioni? Le pratiche di mutualismo rappresentano forme di innovazione sociale utili per i decisori pubblici? Possono essere una delle risposte alla crisi della partecipazione dei corpi sociali intermedi e della rappresentanza?

I contenuti della ricerca ci aiutano a fare diverse riflessioni. Ad esempio, una delle dimensioni fondamentali osservate nell’indagine è quella relativa al ruolo prioritario del mutualismo per i soggetti impegnati nel contrasto alle mafie, alla corruzione e alla cultura mafiosa. In questo modo, è stato possibile individuare nelle nuove soluzioni intersezionali di welfare mutualistico lo strumento più efficace per contrastare la penetrazione mafiosa nei luoghi dove mancano i servizi ed è assente lo Stato.

Sono state oggetto di studio anche le relazioni tra i soggetti sociali impegnati sui territori e la politica locale e nazionale. Dall’indagine emerge in maniera pressante e urgente la necessità di una nuova metodologia delle politiche pubbliche fondata sul coinvolgimento e la partecipazione diretta della cittadinanza attiva per tutto ciò che riguarda le politiche sociali e il contrasto alle disuguaglianze ed alle mafie, proprio alla luce dei saperi e delle conoscenze accumulate dal basso sui territori in questi anni di crisi. La ricerca rappresenta uno strumento utile anche e soprattutto per i decisori pubblici. Così come per il mondo della ricerca, che ha il fondamentale compito di rafforzare la riflessione critica sul ruolo delle università dentro la co-programmazione e co-progettazione delle politiche pubbliche.

Il Rapporto delinea un elemento comune a tutte le realtà studiate: la convinzione che per rispondere alla disgregazione sociale prodotta dalla crisi e dall’assenza di risposte efficaci della politica sia necessario dare spazio e rafforzare azioni e forme organizzative di servizi e produzione fondate su reciprocità, solidarietà, azione collettiva, scambio differito. Il “vuoto” lasciato dall’assenza dello Stato e da politiche inefficaci, riempito dalla “pienezza” di attività, relazioni e conoscenze dei soggetti sociali che vivono sul territorio e ricostruiscono comunità. Un “vuoto” che si è allargato enormemente negli ultimi 15 anni in cui politiche sbagliate hanno consentito che la ricchezza venisse concentrata in pochissime mani mentre crescevano come mai prima nella storia della Repubblica miseria, esclusione, ingiustizie sociali ed ambientali, solitudine e povertà relazionale. Prima le politiche di austerità, poi l’arrivo della pandemia e oggi l’esplosione dei prezzi delle bollette e dell’energia causato dalla guerra con il rischio spaventoso di una escalation nucleare, hanno messo in ginocchio la maggioranza della popolazione e radicalmente modificato il senso comune.

È in questo contesto così complicato e drammatico che nascono e si sviluppano dal basso in tanti luoghi del paese pratiche e attività di mutualismo con cui rispondere ai bisogni e alle aspirazioni di una larga parte di società lasciata indietro, esclusa e senza prospettive. Dove mancano i servizi sociali e le azioni dello Stato nel contrasto a disuguaglianze e mafie, le attività di mutualismo e le pratiche di mutuo soccorso dei soggetti sociali e della cittadinanza attiva sono state spesso in questi ultimi anni le uniche risposte per chi è in difficoltà. Gli strumenti usati sono la cooperazione, la solidarietà, la creatività e il mutuo aiuto.

In biologia per “mutualismo” si intendono quelle strategie ecologiche che rendono possibile l’evoluzione attraverso l’interazione e la collaborazione tra specie diverse. La cooperazione è dunque un fattore indispensabile, oltre che necessario, all’evoluzione. Senza ci estinguiamo. Il mutualismo mette in discussione il modello competitivo applicato alle infrastrutture, ai diritti, alle risorse e ai beni comuni legati alla nostra sopravvivenza. È più utile perché produce un vantaggio attraverso l’aiuto reciproco e la cooperazione tra le specie. Ma il mutualismo non va inteso solo in chiave biologica. Diventa infatti un moto di carattere etico quando i vantaggi prodotti hanno come conseguenze la reciprocità, nuove modalità deliberative, nuovi linguaggi e quelle che vengono definite da Boaventura De Sousa Santos “cornici di senso della politica della cura”.

Il 17 ottobre di nove anni fa Libera era in piazza con la campagna Miseria Ladra, dinanzi al Parlamento, per chiedere un’inversione di rotta sulle politiche sociali. Volevamo con delle proposte concrete chiedere alla politica di darci ascolto con l’obiettivo di combattere l’aumento delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale provocato dalle politiche di austerità e impedire alle mafie di sfruttare l’aumento della povertà e dei bisogni, rafforzando il controllo sui territori attraverso il welfare sostitutivo mafioso. Non siamo stati ascoltati e le politiche sociali dei Governi che si sono succeduti hanno addirittura peggiorato le cose. Decidemmo di ripartire dal basso, accettando il corpo a corpo sociale, coscienti della frammentazione prodotta dalla crisi della politica, lavorando per portare avanti obiettivi condivisi, consapevoli che nessuno ce la fa da solo e che la complessità della crisi ci impone unità nella diversità e intersezionalità nelle lotte. Per queste ragioni è nata la Rete dei Numeri Pari, un movimento spontaneo che mette insieme non solo quelli che condividono obiettivi e proposte politiche ma chi si sporca le mani sul campo, costruendo risposte attraverso la solidarietà, la partecipazione e la condivisione. La buona notizia è che in questi anni le nostre realtà, comunità, associazioni, cooperative, comitati, reti sociali, parrocchie, case di donne, fabbriche recuperate, fattorie sociali, si sono sempre più organizzate dal basso, ripartendo dalle relazioni, mettendo a valore la solidarietà, usando l’azione collettiva e la gratuità come meccanismo per la partecipazione, stimolando processi creativi che hanno dato risposte a decine di migliaia di persone che senza non le avrebbero avute. Questo mondo in basso ignorato dalle classi dirigenti è spesso anche l’unico anticorpo sociale e culturale alla penetrazione del welfare e della cultura mafiosa. I tanti soggetti che in Italia praticano mutualismo, di cui solo una piccola parte è nella Rete dei Numeri Pari, rappresenta la più bella notizia per la democrazia nel nostro paese. In un momento storico difficilissimo in cui abbiamo bisogno di profondo cambiamento, sono proprio le esperienze che portano avanti attività di mutualismo a rappresentare una realtà concreta da conoscere, studiare, sostenere e promuovere. Una geografia della speranza che promuove politiche per la vita, obiettivi comuni e si sente parte dell’Internazionale della Terra.

Giuseppe De Marzo, coordinatore Rete dei Numeri Pari

Il convegno di presentazione dei risultati del progetto sarà trasmesso anche in diretta streaming al link www.gssi.it/streaming e sul canale YouTube del GSSI Gran Sasso Science Institute.

Per ricevere la ricerca, invitare alcune delle realtà studiate sui propri territori e nei propri coordinamenti, organizzare momenti di formazione sui temi della ricerca, scrivere a retenumeripari@gmail.com.

LE DOMANDE DEI VOLONTARI – 01 PERCHE’? 02 CHI? 03 come? 04 QUANDO?

LE DOMANDE DEI VOLONTARI – 01 PERCHE’? 02 CHI? 03 come? 04 QUANDO?

Da giorni girano sui social “LE DOMANDE DEI VOLONTARI”, interrogativi e appelli all’opinione pubblica e a chi ha responsabilità affinchè si capisca meglio l’incredibile situazione venutasi a creare sul CSV della Sardegna (unico in Italia a non avere ancora un accreditamento).

La prima domanda è sul PERCHE’?

Come mai un Soggetto privo dei requisiti necessari è stato ammesso alla Procedura?

Chi ha fatto l’istruttoria formale verificando i requisiti?

Chi ha dato l’assenso a questo clamoroso “errore” che ha falsato tutto il proseguimento dell’istruttoria e dei suoi esiti?

Chi ha la responsabilità di controllare?

La seconda domanda è sul CHI?

Una sedicente ODV (Organizzazione di Volontariato) priva dei requisiti obbligatori previsti dal Bando per l’accreditamento del CSV in Sardegna, viene ammessa a partecipare al suddetto Bando e viene accreditata quale CSV!

CHI ha permesso questo?

CHI si è prestato a sostenere un simile incredibile “errore”?

CHI ha avvallato questa insostenibile e illegittima situazione?

CHI doveva controllare su questa attività?

La terza domanda è sul COME?

UNA SEDICENTE ODV PRIVA DEI REQUISITI OBBLIGATORI PARTECIPA AL BANDO E VIENE ACCREDITATA QUALE CSV!

COME è possibile una siffatta illegalità?

Come mai non è stato individuato alcun responsabile?

Come mai nessuno ha controllato su questa macroscopica illegalità?

La quarta domanda è sul QUANDO?

UNA SEDICENTE ODV PRIVA DEI REQUISITI OBBLIGATORI PARTECIPA AL BANDO E VIENE ACCREDITATA QUALE CSV!

QUANDO?

QUANDO SARANNO INDIVIDUATI I RESPONSABILI?

QUANDO SARA’ RIPRISTINATA LA LEGALITA’?

QUANDO SARANNO EFFETTUATI I CONTROLLI?

QUANDO AVRA’ GIUSTIZIA IL VOLONTARIATO SARDO?

Domande legittime e doverose alle quali chi ne ha responsabilità non potrà comunque sottrarsi.

GLI ORGANISMI RESPONSABILI – DIRETTAMENTE INTERPELLATI – FINORA NON HANNO MAI DATO RISPOSTA.

I volontari attendono risposta e meritano rispetto (e giustizia).

Volontariato, straordinaria energia civile. Animare il territorio, Costruire comunità

Volontariato, straordinaria energia civile. Animare il territorio, Costruire comunità

“Volontariato, straordinaria energia civile.  Animare il territorio, costruire comunità”: è il tema degli incontri territoriali promossi dal CSV Sardegna Solidale ODV per il mese di settembre.

Le sfide che impegnano i volontari, in Sardegna come nel resto del Paese, sono di grande impatto e rilevanza. Il momento delicato che la nostra società sta vivendo (e per di più in piena campagna elettorale) chiede attenzione, riflessione e azione. I territori che abitiamo chiedono di essere animati con tutte le iniziative possibili per tessere relazioni, rafforzare motivazioni e costruire e rinsaldare le comunità locali.

Il volontariato si fa interprete di queste fondamentali priorità e ancora una volta intende testimoniare la bellezza e la necessità dell’impegno personale e associativo, nel segno della gratuità, al fianco dei nostri concittadini che vivono situazioni di disagio, fanno più fatica e si sentono soli e ai margini.

Il Volontariato, straordinaria energia civile, ha fondamento su questi assunti: diritti, ambiente, solidarietà, verità, giustizia, pace. E, soprattutto, necessità ed esigenza di incontrarsi, di confrontarsi, di discutere e concordare insieme i percorsi più idonei ad affrontare il momento presente con lo sguardo rivolto al futuro.

Noi non siamo in campagna elettorale: questo è l’orizzonte del nostro impegno quotidiano. Da sempre. Lo era ieri, lo è oggi e lo sarà domani.

Un lungo e appassionante viaggio di “ripartenza” dopo la breve pausa estiva (e dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia) che attraverserà la nostra Sardegna per incontrare persone, storie ed esperienze, per aggiustare verità distorte, denunciare accadimenti ingiusti subìti dal volontariato sardo e per rinsaldare le attività suùl territorio del CSV Sardegna Solidale ODV.

Partiamo da Sassari per proseguire a Nuoro, Oristano, Olbia, Tortolì, Villacidro e Cagliari.

Calendario Incontri territoriali (N.B.: ACUNE DATE E SEDI SONO STATE MODIFICATE)

Sassari – giovedì 08 settembre 2022 ore 16,30 c/o Salone Parrocchia San Paolo (Via Besta).

L’invito è esteso alle Organizzazioni di volontariato e del terzo settore e ai rispettivi volontari presenti e operanti nei territori facenti capo ai Sa.Sol. Point di Alghero, Bono, Bonorva, Ittiri, Ozieri, Perfugas, Porto Torres e Sassari.

Nuoro – venerdì 09 settembre 2022 ore 16,30 c/o Salone Parrocchia San Giuseppe (Via Trento 41)

L’invito è esteso alle Organizzazioni di volontariato e del terzo settore e ai rispettivi volontari presenti e operanti nei territori facenti capo ai Sa.Sol. Point di Bitti, Gavoi, Macomer, Nuoro, Orosei e Siniscola.

Tortolì – lunedì 12 settembre 2022 ore 16,30 c/o Anteas Ogliastra (Via G. Deledda)

L’invito è esteso alle Organizzazioni di volontariato e del terzo settore e ai rispettivi volontari presenti e operanti nei territori facenti capo ai Sa.Sol. Point di Lanusei e Tortolì.

Olbia – mercoledì 14 settembre 2022 ore 16,30 – c/o Salone Parrocchia Sacra Famiglia (Piazza Sacra Famiglia)

L’invito è esteso alle Organizzazioni di volontariato e del terzo settore e ai rispettivi volontari presenti e operanti nei territori facenti capo ai Sa.Sol. Point di La Maddalena, Olbia e Tempio Pausania.

Oristano – giovedì 15 settembre 2022 ore 16,30 c/o Sa.Sol. Point n. 4 (Via Carlo Meloni 2)

L’invito è esteso alle Organizzazioni di volontariato e del terzo settore e ai rispettivi volontari presenti e operanti nei territori facenti capo ai Sa.Sol. Point di Ales, Bosa, Ghilarza, Mogoro, Oristano, Samugheo, Sorgono e Terralba.

Villacidro – lunedì 19 settembre 2022 ore 16,30 c/o Ex Seminario (Via Vitt. Emanuele II)

L’invito è esteso alle Organizzazioni di volontariato e del terzo settore e ai rispettivi volontari presenti e operanti nei territori facenti capo ai Sa.Sol. Point di Carbonia, Guspini, Iglesias, Sanluri e Villacidro.

Cagliari – martedì 20 settembre 2022 ore 16,30 c/o Sala Convegni CIF Prov.le (Via Jenner 15)

L’invito è esteso alle Organizzazioni di volontariato e del terzo settore e ai rispettivi volontari presenti e operanti nei territori facenti capo ai Sa.Sol. Point di Assemini, Cagliari, Capoterra, Isili, Quartu S. Elena, Senorbì, Sinnai e Villaputzu.

Agli incontri sono altresì invitati rappresentanti istituzionali, imprenditori sociali, operatori scolastici e animatori e volontari del mondo ecclesiale.

Resta inteso che i riferimenti territoriali sono indicativi e che si può partecipare agli incontri nella sede che si ritiene più opportuna e idonea.

Vi aspettiamo per condividere con voi le idealità di cui il volontariato è portatore, le verità distorte e le ingiustizie finora subìte e per mettere a punto metodologie, strumenti e operatività.

Cagliari, 31 agosto 2022

PER ISCRIZIONI CLICCARE SUL SEGUENTE LINK:

https://forms.gle/wFJ83H5VfAgwfR9CA

CSV Sardegna Solidale ODV

Tel 070345069 Numero Verde 800 150440 csvsardegna@tiscali.it  www.sardegnasolidale.it

Appello a Mattarella: il volontariato organizzato una straordinaria energia civile

Appello a Mattarella: il volontariato organizzato una straordinaria energia civile

COMUNICATO STAMPA
Roma, 11 maggio 2022
Appello a Mattarella: il volontariato organizzato una straordinaria energia civile.
Si è svolta oggi, presso la sala Nassyria del Senato della Repubblica, la conferenza stampa di presentazione, di
un appello al Presidente della Repubblica per rilanciare il ruolo del volontariato organizzato, appello
predisposto dall’associazione Luciano Tavazza (nata per mantenere attuali e diffusi i valori di uno dei padri del
volontariato in Italia e custodire il suo archivio),.
L’appello è in 12 punti e vuole aprire un profondo dibattito nel mondo del sociale e del Terzo Settore per
ridare forza ad alcuni temi che sono indispensabili per far tornare a crescere i volontari, le loro forme
organizzative autonome (piccole e grandi), e la loro capacità di incidere sul cambiamento necessario per dare
gambe più robuste alla solidarietà.
L’appello è già stato firmato, oltre che dai componenti dell’Associazione Tavazza, da autorevoli esponenti
dell’associazionismo italiano come: don Vinicio Albanesi, Presidente Comunità di Capodarco; Francesco
Gregorio Arena
, Presidente emerito di LABSUS; don Luigi Ciotti, Presidente Gruppo ABELE; Ugo Ascoli,
professore universitario; Nicolò Lipari; d. Rocco D’Ambrosio, docente della Pontificia Università Gregoriana;
Antonio Gianfico, Presidente Società di San Vincenzo De Paoli; Rosa Jervolino Russo; Emanuele Alecci,
Portavoce candidatura volontariato a patrimonio UNESCO; don Antonio Mazzi, Presidente Fondazione
EXODUS, Tiziano Vecchiato, Fondazione Zancan, Gian Candido De Martin, Presidente Centro Bachelet;
Giuseppe De Rita, presidente della Fondazione Censis; Livia Turco; Carlo Borzaga; don. Antonio Mastantuono;
Giuseppe Cotturri; Pellegrino Capaldo.

Nel corso della conferenza stampa i 12 punti dell’appello sono stati illustrati da Maria Teresa Vinci, del
direttivo dell’Associazione, che ha in particolare sottolineato la necessità di valorizzare la gratuità dell’azione
volontaria, salvaguardando la presenza prevalente e determinante dei volontari nelle associazioni di questo
settore. “Il volontariato del futuro deve avere una sua piena autonomia nel Terzo Settore – ha dichiarato Vinci – deve avere la possibilità di svilupparsi e di fare attività senza confonderle con le attività di servizio che
richiedono l’utilizzo prevalente di lavoratori”.
La senatrice Monica Cirinnà (PD) è intervenuta per annunciare l’impegno a proporre al suo gruppo, in
condivisione con il sen. Luigi Zanda (PD), di avviare un percorso per formulare una proposta di legge che
accolga le richieste dell’appello , che parta già in questa legislatura e possa terminare il suo cammino nella
prossima. “Il volontariato deve mantenere una sua libertà ed una sua autonomia – ha dichiarato la Cirinnà –
le proposte di riforma devono andare in questa direzione e difendere le caratteristiche di dono, gratuità,
prossimità”.
Dei firmatari dell’appello ha preso la parola Emanuele Alecci, portavoce della candidatura del volontariato a
patrimonio immateriale dell’UNESCO, che ha ribadito la necessità di pensare al volontariato come
organizzazione, perchè i singoli volontari rischiano di non essere il fattore di cambiamento nella società e di
lotta alle disuguaglianze che, invece, la gratuità e la solidarietà debbono avere. Ha anche detto che il
Parlamento deve prendere atto del disagio del volontariato italiano e valorizzarlo come vero bene comune.
Ha concluso la conferenza stampa l’intervento di Giuseppe Lumia, anche lui del direttivo dell’Associazione
Tavazza, che ha chiesto a tutte le organizzazioni di volontariato, piccole e grandi, di farsi promotrici di una
riflessione approfondita sul ruolo che dovrà essere svolto nel futuro, anche nella prospettiva della costruzione
di una Unione Europea che sia vero luogo di lotta alle povertà economiche e sociali.
Per informazioni:
Riccardo Guido – 347-4312171 ricc.guido@gmail.com

Documento-appello “Giustizia e rispetto per il Volontariato Sardo (e per tutto il Volontariato Italiano)”

Documento-appello “Giustizia e rispetto per il Volontariato Sardo (e per tutto il Volontariato Italiano)”

GIUSTIZIA E RISPETTO PER IL VOLONTARIATO SARDO (E PER TUTTO IL VOLONTARIATO ITALIANO)

Le 289 associazioni socie dirette e le oltre 400 associazioni socie indirette dell’Associazione Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale ODV, che rappresentano la stragrande maggioranza del volontariato sardo, meritano giustizia e rispetto.

Questi i fatti che, negli ultimi tempi, hanno di fatto impedito al volontariato sardo di godere dei propri diritti e dei servizi a sostegno delle proprie attività e funzioni.

Nel luglio 2020 la Fondazione ONC ha rigettato la manifestazione di interesse di Associazione CSV Sardegna Solidale ODV per la gestione del Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) sardo, sostenendo che essa non era inquadrabile tra i gestori dei CSV a cui il Codice del Terzo Settore permetteva di continuare nell’attività. Sardegna Solidale ha dovuto impugnare tale rigetto davanti al TAR Lazio.

Nei fatti il ruolo del Comitato Promotore del CSV “Sardegna Solidale” costituito nel 1997, l’azione operativa dell’Associazione “La Strada”, la correttezza della gestione risultante dai bilanci del CSV sempre trasmessi per dovuto controllo al Comitato di Gestione, la ricostituzione del Comitato in forma di Associazione CSV Sardegna Solidale nel 2019 al fine della manifestazione di interesse documentano e rendono conto di un percorso limpido, virtuoso, sostanziale, che è stato interrotto con giustificazioni burocratiche e sorprendentemente punitive. E con disparità di trattamento, posto che in altre Regioni è stato permesso agli enti gestori di costituire insieme un nuovo soggetto con cui continuare la gestione.

Il rigetto della manifestazione di interesse ha portato all’indizione di una Procedura apertaper la scelta del nuovo gestoredel CSV della Sardegna, a cui hanno partecipato Sardegna Solidale ed un altro Soggetto concorrente, sedicente ODV, costituito, poco più di un mese prima della scadenza del bando, da 16 associazioni (10 ODV e 6 APS).

A fine ottobre 2021 Sardegna Solidale viene ancora una volta estromessa dall’ONC, sulla base di un presunto difetto della sua base sociale: la presenza del tutto marginale e sostanzialmente inefficace di 3 neo-soci (su oltre 300) in forma di cooperativa/impresa sociale e la presenza di ODV non ancora iscritte al Registro del Volontariato (il cui numero però lo stesso bando chiedeva di indicare).

Esclusa Sardegna Solidale, l’ONC accredita quale gestore l’altro Soggetto concorrente.

Sardegna Solidale presenta quindi ricorso al TAR Sardegna e chiede all’ONC l’accesso agli atti e i documenti della candidatura e della procedura di accreditamento, per poterne verificare la correttezza.

L’ONC nega i documenti richiesti.

Sardegna Solidale si rivolge allora all’Ufficio Volontariato della Regione Sardegna, e dai documenti forniti viene a sapere che:

  1. Il Soggetto concorrente, in quanto non iscritto al Registro delle ODV, non era un ETS al momento della candidatura e quindi non poteva partecipare alla Procedura ai sensi dell’art. 2 della medesima Procedura;
  • Il Soggetto concorrente, in quanto non ancora iscritto al Registro delle ODV, non era un ETS al momento dell’accreditamento e quindi non poteva essere accreditata quale CSV ai sensi dell’art. 61 del Codice del Terzo Settore;
  • l’istruttoria sulla candidatura del Soggetto concorrente è stata svolta dall’OTC Sardegna (ufficio territoriale dell’ONC). Almeno 3 membri dell’OTC Sardegna appartengono, anche con ruoli direttivi, alle associazioni socie del soggetto concorrente accreditato, e quindi in potenziale conflitto di interessi.

Sardegna Solidale fa valere quindi l’illegittimo accreditamento avanti al TAR Sardegna con “motivi aggiunti”.

L’ONC, ricevuti i motivi aggiunti e rendendosi conto di dover seriamente riconsiderare il suo operato, dispone l’avvio del procedimento di annullamento in autotutela dell’accreditamento del Soggetto concorrente (sostenendo peraltro che tale avvio sarebbe stato deciso prima dei motivi aggiunti, senza però fornire prova di tale affermazione); inoltre, rinunciando al suo ruolo di “arbitro”, suggerisce al Soggetto concorrente di interloquire con la Regione Sardegna al fine di verificare l’esistenza di un “diritto all’iscrizione al Registro” antecedente rispetto a quello della effettiva iscrizione (17 dicembre 2021).

L’ONC ha poi negato a Sardegna Solidale anche la partecipazione al procedimento di autotutela, ma nel giudizio avanti al TAR Sardegna non ha preso posizione nel merito dei vizi sopra indicati e non ha negato la denunciata illegittimità dell’accreditamento. Salvo poi, a quanto dichiarato, versare a fine febbraio 2022 al Soggetto concorrente la prima trance del FUN, e ciò nonostante la pendenza della causa al TAR Sardegna e lo stesso avvio del procedimento di autotutela.

Da ultimo, il TAR Sardegna ha ordinato all’ONC di depositare in giudizio, entro il 21 marzo 2022, la decisione finale dell’autotutela, invitando a verificare se la qualifica di ETS poteva essere conseguita successivamente all’accreditamento, una volta ottenute le modifiche statutarie presso la Regione.

IN COSA CONSISTE LA GIUSTIZIA E IL RISPETTO

DOVUTO AL VOLONTARIATO DI SARDEGNA SOLIDALE?

Consiste, per l’ONC, nell’ammettere di aver sbagliato nell’accreditare un soggetto che non aveva il principale requisito: in quanto non iscritto al Registro del Volontariato, non era un Ente del Terzo Settore né al momento della candidatura né al momento dell’accreditamento, né poteva usufruire di termini ulteriori per la “regolarizzazione” (la stessa regolarizzazione negata a Sardegna Solidale in relazione ai presunti difetti della sua compagine sociale!). Presupposto della candidatura e dell’accreditamento è infatti la previa qualifica di ETS, mentre le modifiche statutarie servono solo per rendere l’ETS (già tale) compatibile con il ruolo di gestore del CSV una volta legittimamente accreditato.

Consiste, per l’ONC, nel rendere trasparenti le sue azioni e i suoi atti e provvedimenti, perché tutti possano verificare la correttezza del suo operato.

Consiste, per l’ONC, nel vigilare sull’esistenza di potenziali e reali conflitti di interesse in capo a chi verifica i requisiti di ammissione e i progetti dei candidati.

Consiste, per l’ONC, nell’annullare l’accreditamento, senza ulteriore ritardo,in adempimento dei principi di buona amministrazione e correttezza cui anche la Fondazione è soggetta per legge e in quanto ente che in base al CTS accredita e controlla i CSV e presiede alla corretta distribuzione delle ingenti risorse del FUN (in buona parte compartecipate dallo Stato).

Consiste, per l’ONC, nell’annullare l’accreditamento di un soggetto che ha partecipato al bando – ed è stato accreditato – senza averne titolo.

Consiste, per l’ONC, nel tutelare e non disperdere quanto positivamente costruito da Sardegna Solidale in oltre 20 anni di attività, in termini di rapporti, relazioni, iniziative, lavoro di rete, supporto al volontariato e alla popolazione sarda.

A BEN VEDERE LA GIUSTIZIA E IL RISPETTO CHE SI DEVE AL VOLONTARIATO SARDO

INTERESSA E COINVOLGE TUTTO IL VOLONTARIATO (E I CSV) IN ITALIA

Cagliari, 17 marzo 2022

Associazione CSV Sardegna Solidale ODV

Gavino Sanna firma la Campagna di Promozione del Volontariato del CSV Sardegna Solidale

Gavino Sanna firma la Campagna di Promozione del Volontariato del CSV Sardegna Solidale

“Volontariato, straordinaria energia civile” è la campagna promossa dal CSV Sardegna Solidale firmata da Gavino Sanna.

La campagna è finalizzata a promuovere il volontariato, la cultura della solidarietà e della giustizia sociale nei suoi molteplici aspetti.

Ha preso avvio oggi con l’affissione in tutte le città della Sardegna dei manifesti realizzati per il CSV Sardegna Solidale dall’estro artistico e dalla creatività di Gavino Sanna.

“Sono orgoglioso di quello che state facendo”.  Sono le parole con le quali il famoso pubblicitario sardo ha accettato la proposta di curare la Campagna.

Si tratta di 16 manifesti realizzati appunto da Gavino Sanna. Colgono aspetti vitali, critici, quotidiani della nostra realtà. Richiamano responsabilità politiche e istituzionali e responsabilità personali. Declinano il volontariato “straordinaria energia civile”, come definito dal Presidente Mattarella il 05 dicembre u.s. in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato. Rappresentano il sentire comune dei sardi di fronte ai problemi quotidiani e, insieme, rappresentano il Volontariato –  forza di cambiamento – che unisce al dovere della denuncia l’impegno della proposta, mettendo in campo persone, idee, attività e servizi.    

In questi giorni alcuni di questi manifesti saranno inviati a tutte le organizzazioni e gli enti della nostra regione, a tutte le scuole, le parrocchie, i gruppi… Perchè diventino stimolo e confronto su temi che vanno ulteriormente sviluppati e che la nostra società avverte come indispensabili e irrinunciabili.

Siamo convinti che il grande male è l’indifferenza e che la solidarietà è tale quando diventa scelta personale.

Vale la pena ricordare che la solidarietà è, per tutti, un dovere costituzionale.

Un particolare ringraziamento a Gavino Sanna che ha voluto mettere i suoi lavori a disposizione del CSV Sardegna Solidale. Gratuitamente. Da volontario. Per sostenere e promuovere ancor di più il Volontariato nella nostra Isola. Grazie!

RESISTERE. PER CONTINUARE. INSIEME

RESISTERE. PER CONTINUARE. INSIEME

Riportiamo di seguito il Comunicato approvato dall’Assemblea dei Soci del CSV Sardegna Solidale ODV in data 03 dicembre 2021, pubblicato oggi su L’Unione Sarda e consegnato a centinaia di Sindaci, parroci, responsabili istituzionali e cittadini in tutta la Sardegna.

RESISTERE. PER CONTINUARE. INSIEME.

SIAMO I VOLONTARI DELLA SARDEGNA. RAPPRESENTIAMO LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO PRESENTI E OPERANTI NELLA NOSTRA ISOLA. SIAMO OLTRE TRECENTO ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E DI PROMOZIONE SOCIALE IN RAPPRESENTANZA DI CIRCA MILLE ORGANISMI DIFFUSI IN TUTTO IL TERRITORIO DELLA NOSTRA REGIONE.

RAPPRESENTIAMO OLTRE 30.000 VOLONTARI.

SIAMO QUELLI CHE DURANTE QUESTO TEMPO DI PANDEMIA NON ABBIAMO MAI CESSATO I NOSTRI SERVIZI PORTANDO SOSTEGNO E CONFORTO SOPRATTUTTO ALLE PERSONE PIU’ FRAGILI, PIU’ DEBOLI E PIU’ SOLE DELLE NOSTRE COMUNITA’

SIAMO QUELLI SEMPRE PRONTI A INTERVENIRE NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA CHE LA NOSTRA GENTE SI TROVA AD AFFRONTARE IN SARDEGNA COME NEL RESTO DEL MONDO: ALLUVIONI, INCENDI, TERREMOTI, GUERRE, EMERGENZE SANITARIE E SOCIALI.

SIAMO QUELLI CHE SENTONO FORTE IL DOVERE DELLA DENUNCIA DELLE SITUAZIONI DI INGIUSTIZIA, DI NEGAZIONE DEI DIRITTI E DI ESCLUSIONE E CHE SENTONO, INSIEME, IL DOVERE DELLA PROPOSTA PERCHE’ VENGANO RIMOSSE LE CAUSE DELLE INGIUSTIZIE E NON ABBIANO A RIPETERSI.

SIAMO VOLONTARI, FORZA DI CAMBIAMENTO DELLA NOSTRA SOCIETA’.

SIAMO QUELLI CHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA HA DEFINITO “UNA STRAORDINARIA ENERGIA CIVILE CHE AIUTA LE COMUNITA’ AD AFFRONTARE LE SFIDE DEL TEMPO E LE SUE DIFFICOLTA’ “. 

OGGI, ANCORA UNA VOLTA, CI RITROVIAMO INSIEME A DIFERDERCI DA ATTACCHI PRETESTUOSI E IMMOTIVATI. GRUPPI E PERSONE BEN INDIVIDUATE (“I SOLITI NOTI”) CHE DA SEMPRE TENTANO DI NEGARE AUTONOMIA E AUTODETERMINAZIONE AL PREZIOSO QUANTO DELICATO MONDO DEL VOLONTARIATO.

OGGI, ANCORA UNA VOLTA, CI RITROVIAMO INSIEME A RIVOLGERCI AI GIUDICI E AI TRIBUNALI PER CHIEDERE VERITA’ E GIUSTIZIA RISPETTO AL MONDO DEL VOLONTARIATO CHE RISCHIA DI ESSERE “LOTTIZZATO” E PREDA DI SOGGETTI CHE CON L’IDENTITA’ E I VALORI DEL VOLONTARIATO SEMBRANO AVERE POCO DA SPARTIRE.

OGGI, ANCORA UNA VOLTA, FACCIAMO APPELLO ALLE NOSTRE COMUNITA’, AI NOSTRI CONCITTADINI CHE BEN CONOSCONO IL VALORE DELLE NOSTRE ATTIVITA’ E DEI NOSTRI SERVIZI PERCHE’ PRENDANO POSIZIONE IN DIFESA DI UN BENE COMUNE – IL VOLONTARIATO – ORMAI IRRINUNCIABILE E INDISPENSABILE.

FACCIAMO APPELLO ALTRESI’ A CHI HA RESPONSABILITA’ POLITICA NELLA NOSTRA REGIONE (PRESIDENTE, GIUNTA, CONSIGLIO REGIONALE, DEPUTATI E SENATORI, SINDACI E AMMINISTRATORI LOCALI) E NELLA NOSTRA ITALIA PERCHE’ NON PERMETTANO LA DISTRUZIONE DI UNA ESPERIENZA DI FATICA E DI SUCCESSO – QUELLA DEL CSV SARDEGNA SOLIDALE – CHE HA POSITIVAMENTE SEGNATO LA NOSTRA TERRA.

UN APPELLO PARTICOLARE LO RIVOLGIAMO ALL’ACRI (ASSOCIAZIONE DELLE CASSE DI RISPARMIO) CHE RAGGRUPPA TUTTE LE FONDAZIONI DI ORIGINE BANCARIA IN ITALIA E CHE – AVENDONE LA MAGGIORANZA DEI MEMBRI E LA PRESIDENZA – HA LA RESPONSABILITA’ DI DIRIGERE L’ORGANISMO NAZIONALE DI CONTROLLO (ONC) SUI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO (CSV) ED HA LA RESPONSABILITA’ DELLE SUE DECISIONI.

BUONSENSO E DIALOGO, OLTRE CHE RISPETTO DELLE REGOLE CONDIVISE, AVREBBERO EVITATO DI COSTRINGERE I VOLONTARI A COSTITUIRSI IN GIUDIZIO. L’ONC E L’ACRI POSSONO ANCORA DETERMINARE DI FERMARE I NOVE RICORSI PENDENTI TRA I TRIBUNALI DI ROMA E QUELLI DI CAGLIARI (TAR E PROCURE).

VOGLIAMO DEDICARE IL NOSTRO TEMPO E LE NOSTRE RISORSE AI SERVIZI ALLE PERSONE E ALLA COMUNITA’, IN TUTTE LE DECLINAZIONI POSSIBILI. IL NOSTRO HABITAT NON SONO I TRIBUNALI MA LE STRADE, I PICCOLI E GRANDI PAESI, I QUARTIERI E LE CITTA’ DOVE VIVIAMO CON LA NOSTRA GENTE TUTTI I GIORNI PERCEPENDONE BISOGNI E NECESSITA’ E INTERVENENDO CON LE NOSTRE ORGANIZZAZIONI.

SIAMO I VOLONTARI DELLA SARDEGNA, QUELLI CHE VOI CONOSCETE BENE PERCHE’ CI VEDETE E CI INCONTRATE DI FREQUENTE.

ALL’UNANIMITA’ ABBIAMO DECISO DI RESISTERE CONTRO QUESTO NUOVO TENTATIVO DI DISGREGAZIONE E DI CANCELLAZIONE DELL’ESPERIENZA DEL CSV SARDEGNA SOLIDALE CHE INSIEME – IN VENT’ANNI – ABBIAMO COSTRUITO. LO RIPETIAMO, CON FATICA E CON SUCCESSO.

SIAMO I VOLONTARI, STRAORDINARIA ENERGIA CIVILE E FORZA DI CAMBIAMENTO DELLA NOSTRA SOCIETA’.

E ABBIAMO DECISO DI RESISTERE PER CONTINUARE, INSIEME!

ECCO I NOSTRI NOMI:

A.I.D.O – GRUPPO COMUNALE “MARIO FODDE” CUGLIERI ODV; A.I.P.A ASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTI ANTICOAGULATI CAGLIARI; A.V.S. ASSOCIAZIONE VOLONTARIA DI SOCCORSO MEANA SARDO; ABANICOS ODV CAGLIARI; ADA DI CAGLIARI ODV CAGLIARI; ADA DI NUORO ODV; ADA SARDEGNA ODV – ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DEGLI ANZIANI – SARDEGNA ODV CAGLIARI; ADI ASSOCIAZIONE DIOCESANA INSIEME NUORO; AGAD SPORTELLO NUOVE DIPENDENZE AMICI SAN PATRIGNANO SASSARI; AGRAS SASSARI; AIDO GRUPPO COMUNALE IGNAZIO URTIS OLBIA; AISPAVA ODV OLBIA; ALFA UNO ODV PALMADULA; COORDINAMENTO AMBIENTE SARDEGNA ODV CAGLIARI; AMICI DI FRA LORENZO ODV CAGLIARI; AMICI DI SARDEGNA ODV CAGLIARI; ANFFAS SARDEGNA CAGLIARI; ANGELI NEL CUORE ARBUS; ANPANA SUD SARDEGNA VILLACIDRO; ANTEAS GALLURA ODV OLBIA; ANTEAS M.C. ODV GUSPINI; ANTEAS NUORO; ANTEAS OGLIASTRA TORTOLÌ; ANTEAS PORTO TORRES ODV; ANTEAS QUARTU SANT’ELENA; ANTEAS SARDEGNA ODV CAGLIARI; ANTEAS SORSO ODV; APS FIAB CAGLIARI ETS CAGLIARI: ARVPCS SINNAI; ASD SPEEDY SPORT ONLUS DORGALI; ASSOCIAZIONE “DIFENDIAMO IL CREATO” ODV VILLACIDRO; ASSOCIAZIONE A.M.A. CAGLIARI; ASSOCIAZIONE A.R.C.U.S. (ASSOCIAZIONE REGIONALE CANI UTILITÀ SARDEGNA) CAGLIARI: ASSOCIAZIONE AMBULANZA ALES VOLONTARI DEL SOCCORSO ALES; ASSOCIAZIONE AMICI DELLA LAGUNA CAGLIARI; ASSOCIAZIONE AMICI SENZA CONFINI CAPOTERRA; ASSOCIAZIONE AMICO DEL SENEGAL BATTI 5 SASSARI; ASSOCIAZIONE ASMA SARDEGNA ODV CAGLIARI; ASSOCIAZIONE AVIS COMUNALE GAVOI; ASSOCIAZIONE BAMBINI CEREBROLESI (ABC SARDEGNA) ODV CAGLIARI; ASSOCIAZIONE CENTRO CULTURALE E DI ALTA FORMAZIONE APS VILLACIDRO; ASSOCIAZIONE CENTRO D’ASCOLTO MONS. S. SPETTU ODV GUSPINI; ASSOCIAZIONE CENTRO DI ASCOLTO DI N.S. DI BONARIA CAGLIARI; ASSOCIAZIONE CITTADINI DEL MONDO ODV CAGLIARI; ASSOCIAZIONE CODA DI LUPO CAGLIARI; ASSOCIAZIONE COMPAGNIA BALESTRIERI QUARTIERE FONTANA IGLESIAS; ASSOCIAZIONE COMUNALE DUALCHI; ASSOCIAZIONE CUI PRODEST CAGLIARI; ASSOCIAZIONE CULTURALE ABBADORZU ODV ITTIRI; ASSOCIAZIONE CULTURALE AMICIZIA SARDEGNA PALESTINA ODV CAGLIARI; ASSOCIAZIONE DELFINO ODV SAN GAVINO MONREALE; ASSOCIAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE E AMBIENTALE GENTILIS GUSPINI ODV GUSPINI; ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO LA FENICE MANDAS; ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ODV “FAMIGLIE INSIEME” ARBUS; ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PROTEZIONE CIVILE SARCIDANO ODV ISILI; ASSOCIAZIONE DIFESA AMBIENTE VOLONTARIATO DOMUSNOVAS; ASSOCIAZIONE DIVERSAMENTE ODV CAGLIARI; ASSOCIAZIONE DIVO SARDEGNA ODV SETTIMO SAN PIETRO; ASSOCIAZIONE DOM ITALII PUER SARDEGNA SASSARI; ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO – A.D.M.O. CAGLIARI; ASSOCIAZIONE FAMIGLIE DI PERSONE DIVERSABILI ASSOCIAZIONE ONLUS POSSIBILMENTE OZIERI; ASSOCIAZIONE FIHAVANANA AMICI DEL MADAGASCAR ALGHERO; FRATERNITÀ DELLA MISERICORDIA DI CAGLIARI; ASSOCIAZIONE GEA SILIQUA; ASSOCIAZIONE GRUPPO D’APPOGGIO SAN PATRIGNANO ORISTANO ODV; ASSOCIAZIONE HAPPY CLOWN SASSARI ODV; ASSOCIAZIONE I MIEI AMICI GHILARZA; ASSOCIAZIONE IL CAPITOMBOLO ODV SASSARI; ASSOCIAZIONE IL CENACOLO ONLUS ODV SASSARI; ASSOCIAZIONE IL GIARDINO FIORITO ODV SAMUGHEO; ASSOCIAZIONE IMPEGNO RURALE ODV SANTA MARIA LA PALMA ALGHERO; ASSOCIAZIONE INSIEME – A TUTELA DEI DIRITTI CIVILI ED UMANI DEI PORTATORI DI HANDICAP PORTOTORRES; ASSOCIAZIONE INTERPROVINCIALE DI SOLIDARIETÀ AIS DON IGNAZIO GARAU MOGORO; ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORGANI GRUPPO DI VILLACIDRO ODV; ASSOCIAZIONE LA SORGENTE SASSARI; ASSOCIAZIONE LA STRADA CAGLIARI; ASSOCIAZIONE LIBERA-MENTE ODV SENORBÌ; ASSOCIAZIONE LUISA MONTI ALM ONLUS BOSA; ASSOCIAZIONE MA…DONNE SASSARI; ASSOCIAZIONE MESANÌA BONARCADO; ASSOCIAZIONE MONDO X SARDEGNA CAGLIARI; ASSOCIAZIONE NAZIONALE GUARDIAN DOGS ITALIA ODV QUARTU SANT’ELENA; ASSOCIAZIONE NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO DEL CORPO NAZIONALE SASSARI; ASSOCIAZIONE NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO DEL CORPO NAZIONALE SEZ. PROV. DI ORISTANO; ASSOCIAZIONE NEA SAMUGHEO; ASSOCIAZIONE NOI E GLI ALTRI ODV OSSI; ASSOCIAZIONE NORD-SUD LA BOTTEGA DEL MONDO ODV TEMPIO PAUSANIA; ASSOCIAZIONE OASI SERENA MARIA IMMACOLATA LA MADDALENA; ASSOCIAZIONE ODV UNIVERSO CIVICO “SASSARI C’È” SASSARI; ASSOCIAZIONE OLTRE I MURI – VOLONTARI A BANCALI ODV SASSARI; ASSOCIAZIONE OLTRE IL CUORE ODV ALGHERO; ASSOCIAZIONE OSIDEA CAGLIARI; ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DEGLI ANZIANI ADA SARCIDANO-BARBAGIA DI SEULO – MANDROLISAI – ALTA MARMILLA LACONI; ASSOCIAZIONE PROGRESSO DONNA SENORBÌ; ASSOCIAZIONE PROTEZIONE AMBIENTE NATURA (PAN) SILIQUA; ASSOCIAZIONE PROTEZIONE CIVILE PORTOTORRES MARTIRI TURRITANI PORTOTORRES; ASSOCIAZIONE REMUNNU ‘E LOCU TENORES DI BITTI; ASSOCIAZIONE RETE DELLE DONNE DI ALGHERO APS ALGHERO; ASSOCIAZIONE RICREATIVA II E III ETÀ OLBIA; ASSOCIAZIONE SAN LEONARDO- BIDDA NOA ODV OZIERI; ASSOCIAZIONE SOS VOLONTARI DEL SOCCORSO NURRI; ASSOCIAZIONE STUDENTI SENZA CONFINI ONLUS TERRALBA; ASSOCIAZIONE VIDES AUXILIUM ODV GUSPINI; ASSOCIAZIONE VOLO ALTO VILLACIDRO; ASSOCIAZIONE VOLONTARI DEL SOCCORSO – A.V.O.S. BONO; ASSOCIAZIONE VOLONTARI DEL SOCCORSO ARITZO; ASSOCIAZIONE VOLONTARI DON BOSCO NUORO; ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER LA BIBLIOTECA SAN MICHELE ODV ALGHERO; ASSOCIAZIONE VOLONTARI PLANARGIA CROCE VERDE SUNI 2001 SUNI; ASSOCIAZIONE VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE ITTIRI; ASSOCIAZIONE VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE URI; ASSOCIAZIONE VOLONTARI SOCCORSO GUSPINI; ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO EURO2001 SAN GAVINO MONREALE; AVAS SANT’ANTIOCO; AVIS COMUNALE ALES ODV ALES; AVIS COMUNALE ALGHERO ODV ALGHERO; AVIS COMUNALE ATZARA; AVIS COMUNALE BELVÌ; AVIS COMUNALE BITTI; AVIS COMUNALE BOLOTANA; AVIS COMUNALE BONO; AVIS COMUNALE BORORE; AVIS COMUNALE BORTIGALI; AVIS COMUNALE BOSA; AVIS COMUNALE DECIMOPUTZU; AVIS COMUNALE DESULO; AVIS COMUNALE DI JERZU; AVIS COMUNALE DI SINNAI ODV; AVIS COMUNALE DI TERRALBA; AVIS COMUNALE FONNI; AVIS COMUNALE GALTELLÌ; AVIS COMUNALE GHILARZA; AVIS COMUNALE GONNOSTRAMATZA; AVIS COMUNALE ITTIRI; AVIS COMUNALE LA MADDALENA; AVIS COMUNALE LANUSEI; AVIS COMUNALE LULA ONANÌ; AVIS COMUNALE MAMOIADA; AVIS COMUNALE MOGORO ODV; AVIS COMUNALE NULVI; AVIS COMUNALE NUORO; AVIS COMUNALE OROSEI; AVIS COMUNALE PERFUGAS; AVIS COMUNALE QUARTU SANT’ELENA; AVIS COMUNALE SANLURI; AVIS COMUNALE SENORBÌ; AVIS COMUNALE SIDDI PAULI ARBAREI; AVIS COMUNALE SINDIA; AVIS COMUNALE SUNI; AVIS COMUNALE TEMPIO AGGIUS SEZ. “A. CUSSEDDU” TEMPIO PAUSANIA; AVIS COMUNALE TERGU ODV; AVIS COMUNALE TERTENIA; AVIS COMUNALE TORTOLÌ; AVIS COMUNALE TUILI; AVIS COMUNALE URI; AVIS COMUNALE VILLACIDRO; AVIS COMUNALE VILLAGRANDE STRISAILI; AVIS PROVINCIALE NUORO; AVIS PROVINCIALE OGLIASTRA LANUSEI; AVIS PROVINCIALE SASSARI; AVIS REGIONALE DELLA SARDEGNA CAGLIARI; AVL LANUSEI; AVO ISILI; AVO SARDEGNA CAGLIARI; AVO SASSARI; AVPC JERICO ODV TERGU; AVPC MONTE ARCI ODV URAS; AVPC SARDARA; AVS L’ACOBALENO ODV USSANA; AVSAS VILLACIDRO; BANCA SOS ALIMENTARE E CULTURALE ODV CARBONIA; BEATA SUOR GIUSEPPINA NICOLI CAGLIARI; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE VILLASPECIOSA; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE PROVINCIALE CAGLIARI ODV; CARITAS SAN SATURNINO FONDAZIONE ONLUS CAGLIARI; CENTRO D’ASCOLTO MADONNA DEL ROSARIO VILLACIDRO; CENTRO DI ACCOGLIENZA DON VITO SGUOTTI CARBONIA; CENTRO DI ASCOLTO ALGHERO; CENTRO DOWN CAGLIARI; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE OZIERI; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE PATTADA ODV; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE REGIONALE SASSARI; CENTRO STUDI GIUSEPPE GUISO OROSEI; CHIARAMONTI SOCCORSO ONLUS ODV CHIARAMONTI; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE CAGLIARI; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE MANDAS ODV; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE MARACALAGONIS ODV; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE MORES; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE NULVI; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE SAN SPERATE; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE SILIQUA ODV; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE SORGONO; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE COMUNALE TEMPIO PAUSANIA; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE GRUPPO COMUNALE DI NUORO; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE PROVINCIALE NUORO; CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE PROVINCIALE SASSARI ODV; CITTADINANZATTIVA SARDEGNA ODV ETS CAGLIARI; CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DEL GERREI SILIUS; CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI ASSEMINI; CONFRATERNITA DIVINAE MISERICORDIAE DI QUARTU SANT’ELENA; CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO SASSARESE SASSARI; CONSULTA DEL VOLONTARIATO PORTOTORRESE PORTOTORRES; CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO SASSARI; COORDINAMENTO COMUNITÀ TERAPEUTICHE SARDE VILLACIDRO; COORDINAMENTO MUTUO SOCCORSO SARDEGNA CAGLIARI; COORDINAMENTO PROCIV ARCI SARDEGNA ASSEMINI; CORO POLIFONICO TURRITANO APS PORTOTORRES; CORPO VOLONTARI SOCCORSO MARITTIMO O.D.V. CASTELSARDO; CROCE BLU SASSARI; CROCE VERDE TERTENIA; DOMUS ORISTANO ODV; E.R.A. EUROPEAN RADIOAMATEURS ASSOCIATION SEZ. PROV. DI CAGLIARI ODV CAGLIARI; EKOCLUB INTERNATIONAL BARI SARDO; FARE CITTADINANZA ODV NUORO; FEDERAZIONE REGIONALE MISERICORDIE SARDEGNA SASSARI; FIDAS DOMUSNOVAS ODV; FIOCCO BIANCO ARGENTO ODV CAGLIARI; FONDAZIONE ANTIUSURA SANT’IGNAZIO DA LACONI ETS CAGLIARI; FRATERNITÀ DELLA MISERICORDIA CAPOTERRA; FRATERNITÀ DI MISERICORDIA DI ALGHERO; FRATRES ALGHERO RIVIERA DEL CORALLO ALGHERO; GABBIA-NO ASSOCIAZIONE ATTACCHI DI PANICO E DISTURBI D’ANSIA CAGLIARI; GEV VILLAMASSARGIA ODV; GLI ANGELI DEL SOCCORSO ODV QUARTU SANT’ELENA; GNO ‘NU ASSOCIAZIONE SARDA DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO E SUPPORTO ALLE DONNE CAGLIARI; GRUPPO ARCHEOLOGICO CAVITÀ CAGLIARITANE CAGLIARI; GRUPPO D’APPOGGIO SAN PATRIGNANO PORTO TORRES; GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO OSILO; GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO OROSEI; GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO S. AVENDRACE ODV CAGLIARI; GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO SORSO; GRUPPO VOLONTARIATO VINCENZIANO ODV SAN PAOLO OLBIA; GRUPPO VOLONTARIATO VINCENZIANO SANT’ANNA ODV CAGLIARI; GRUPPO VOLONTARIATO VINCENZIANO B.V. DEL RIMEDIO ODV CAGLIARI; GRUPPO VOLONTARIATO VINCENZIANO ISTITUTO SAN VINCENZO CAGLIARI; GVV SARDEGNA – GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO CAGLIARI; I MANDARESI APS CAGLIARI; ICARO ODV BITTI; IL RISVEGLIO ODV PORTOTORRES; IL SOGNO DI GIULIA ZEDDA ODV CAGLIARI; IL SOGNO SPETTACOLOSO ODV MURAVERA; IL SOLE ODV URAS; INSIEME OLTRE IL MURO OLBIA; L’AQUILONE CENTRO SARDO DI SOLIDARIETÀ CAGLIARI; LA CITTÀ DEL SOLE ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ODV GUSPINI; LA COCCINELLA ODV TERRALBA; LABORATORIO DELLE STRATEGIE ODV ALGHERO; LIBERA ASSOCIAZIONE VOLONTARI SOCCORSO – L.A.VO.S SINDIA; MA.SI.SE. SINNAI; NEW LIFE SASSARI; NUCLEO OPERATIVO SOCCORSI N.O.S. ODV QUARTU SANT’ELENA; ODV CIAO GUAGLIÒ BY RAGO LANUSEI; ODV – GRUPPO DI VOLONTARIATO E PROTEZIONE SOCIALE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLA POLIZIA DI STATO – SEZIONE DI SASSARI; ODV FRANCO MURA SASSARI; ODV POLISOCCORSO ALGHERO; ODV SOLIDARIETÀ SANBASILESE SAN BASILIO; ODV TIRSO OTTANA; ONUCAS ODV “ON NIGERIAN UNITY CULTURE ASSOCIATION SARDINIA” PAU; OSCAR ROMERO APS CAGLIARI; OSVIC ORISTANO; P.A. CROCE BIANCA BAUNEI SANTA MARIA NAVARRESE BAUNEI; P.A. CROCE VERDE ISILI; P.A. LIVAS TERRALBA ODV; P.A. VOLONTARI DEL SOCCORSO URZULEI; PAFF – PROTEZIONE AMBIENTALE FLORA E FAUNA – QUARTU S. ELENA; PICCOLA CASA SAN VINCENZO CAGLIARI; PIV SANLURI; PROCIV ARCI ASSEMINI; PROCIV ARCI GAVOI; PROCIV AUGUSTUS ASSEMINI; PROCIV ITALIA ASSEMINI; PROCIV ITALIA COORDINAMENTO SARDEGNA ASSEMINI; PROCIV ORISTANO ODV; PROTEZIONE CIVILE ALTA GALLURA ODV TEMPIO PAUSANIA; PROTEZIONE CIVILE ORUNESE ORUNE; PROTEZIONE CIVILE SANT’ISIDORO SENORBÌ; PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO ODV; PROTEZIONE CIVILE USINI ODV; RETE SARDA PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE CAGLIARI; SOCIETÀ DI SAN VINCENZO DE PAOLI CONSIGLIO CENTRALE DI QUARTU SANT’ELENA ODV; SOLIDANDO COOPERAZIONE E SVILUPPO ONLUS CAGLIARI; SOS ELMAS; SOS QUARTU SANT’ELENA; SU CUCCAIOI APS GONNOSTRAMATZA; SU PLANU SOCCORSO ODV SELARGIUS; TDM 2000 CAGLIARI; UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ ALGHERO; UNIVERSITÀ TERZA ETÀ APS QUARTU SANT’ ELENA; VAB DECIMOPUTZU; VAB PC MONSERRATO; VAB SARDEGNA SINNAI; VAB SINNAI; VAB TERRARUBIA DECIMOMANNU; VIP SARDEGNA ODV IGLESIAS; VOCI DELL’ANIMA – ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ODV DI FAMILIARI, AMICI E SOSTENITORI DI PERSONE CON DCA CAGLIARI;

Approvato dall’Assemblea dei Soci del 03 dicembre 2021

Contabilità e nuovi schemi di bilancio per le organizzazioni di volontariato (ODV) con esercitazione guidata

Contabilità e nuovi schemi di bilancio per le organizzazioni di volontariato (ODV) con esercitazione guidata

E’ in distribuzione in questi giorni la pubblicazione “Contabilità e nuovi schemi di bilancio per le organizzazioni di volontariato (ODV) con esercitazione guidata” curata dal Dott. Tiziano cericola e pubblicata dal CSV Sardegna Solidale ODV.

Riportiamo di seguito la presentazione della pubblicazione a firma del prof. Giampiero Farru, Presidente del CSV Sardegna Solidale ODV

“Contabilità e nuovi schemi di bilancio per le organizzazioni di volontariato (ODV) con esercitazione guidata” è il titolo della presente pubblicazione che, tra le altre, ha due caratteristiche ben precise:

  • E’ la prima pubblicazione sul tema in Italia. Non ci risultano esistere altre pubblicazioni così specifiche e circostanziate su questo argomento.
  • E’ una pubblicazione dedicata esclusivamente alle organizzazioni di volontariato (ODV).

                Quello che avete tra le mani è un manuale teorico-pratico completo a disposizione degli operatori amministrativo-contabili (tesorieri) delle ODV per affrontare i nuovi obblighi di bilancio decorrenti dall’esercizio 2021.

Il testo sarà utilizzato anche come supporto per i corsi sui nuovi obblighi di bilancio promossi dal CSV Sardegna Solidale nellambito del piano di Formazione Formidale.

Si è ritenuto, in prima istanza, di supportare le tante organizzazioni di volontariato che operano in Sardegna (e in Italia) evitando il rischio concreto di fare confusione con gli obblighi di competenza di altre realtà del TS, in particolare le APS.

Per le APS è in corso di stesura una apposita pubblicazione che tiene conto delle loro specificità (Partita IVA, gestione dell’attività verso i soci e l’attesa modifica dell’art. 4 del DPR 633 in materia di IVA che dovrebbe rivoluzionare la gestione delle APS. Per le APS, dunque, si rimanda all’apposita pubblicazione, in fase di avanzata preparazione.

Questo manuale ha una sua articolazione interna strutturata in tre grandi parti.

La prima parte tratta il regime civile e fiscale degli ETS, i principi generali della rendicontazione, il bilancio ordinario e il rendiconto per cassa (regole base e schema ministeriale).

La seconda parte tratta le registrazioni contabili per aree tematiche, il rendiconto per cassa e il bilancio ordinario con la relazione di missione

La terza parte riporta uno stralcio del Codice del Terzo Settore (CTS), il DM sulle attività diverse e il DM sugli schemi di bilancio.

Un testo completo, almeno per la normativa ad oggi esistente.  Qualora poi il titolo X del Codice del terzo Settore entrasse in vigore dal 2022 (come previsto), avremo nuovi DM e circolari su vari temi, oggi ancora incerti, per cui entro il 2022 sarà necessaria comunque una seconda edizione con tutti gli aggiornamenti.

Un cantiere di lavoro nel quale guide come queste aiutano i naviganti a non perdere l’orientamento e a non scoraggiarsi, accompagnandoli passo dopo passo nel complesso (pechè incerto o sconosciuto) dedalo degli adempimenti richiesti.

La professionalità, la competenza e lo stile del chiarissimo Dott. Tiziano Cericola, consulente del CSV Sardegna Solidale, autore del presente manuale, ancora una volta soccorre alle necessità delle organizzazioni di volontariato supportandone l’azione e la motivazione con il sostegno concreto alla loro operatività.

Grazie, dunque, al Dott. Cericola per questa nuova fatica che aiuterà tanti operatori delle ODV a fare meno fatica. Il CSV Sardegna Solidale è ben felice di poter concorrere al sostegno dei volontari e delle loro organizzazioni di volontariato così come farà per i volontari operanti negli altri ETS, a partire dalle APS.

Buon lavoro, quindi, a tutti voi e, in caso di dubbi non esitate a contattare il CSV Sardegna Solidale che, come sempre, si attiverà per produrre la consulenza e il sostegno più adeguato.

Prof. Giampiero Farru

Presidente CSV Sardegna Solidale ODV

La pubblicazione, già inviata a tutte le ODV/ETS e alle Istituzioni della Sardegna, può essere richiesta a csvsardegna@tiscali.it

Il Terzo Settore In Sardegna – Volontariato e Associazionismo alla luce dell’evoluzione normativa

Il Terzo Settore In Sardegna – Volontariato e Associazionismo alla luce dell’evoluzione normativa

“Il servizio di volontariato solidale è una scelta che rende liberi e aperti alle necessità dell’altro; alle esigenze della giustizia, alla difesa della vita, alla salvaguardia del creato, con una attenzione tenera e speciale per i malati e per gli anziani, che sono un tesoro di saggezza!”.
Papa Francesco
30/11/2018, Aula Paolo VI,
Udienza speciale per i 20 anni dalla fondazione del CSV Sardegna Solidale

“Pensate al volontariato, che è una delle cose più grandi che ha la società italiana. I volontari… E quanti di loro hanno lasciato la vita in questa pandemia! Si fa per amore, semplicemente per servizio. La gratitudine, la riconoscenza, è prima di tutto segno di buona educazione, ma è anche un distintivo del cristiano. È un segno semplice ma genuino del regno di Dio, che è regno di amore gratuito e riconoscente. […]. Quanta gente, quanta gente, sta portando croci per aiutare gli altri! Si sacrifica per aiutare gli altri che hanno bisogno in questa pandemia. Ma, sempre con Gesù, si può fare. La pienezza della vita e della gioia si trova donando sé stessi per il Vangelo e per i fratelli, con apertura, accoglienza e benevolenza”
Papa Francesco
Angelus del 28/06/2020

Oggi tutto il terzo settore è più impegnato a rincorrere le disposizioni di legge che a capirne le finalità e gli obiettivi, eludendo i
profondi cambiamenti che questa macroscopica operazione sottende.

In alcuni casi, quasi come scelta prioritaria, arrivando
a dettagliare, talvolta fino all’estremo, passaggi burocratici che dovrebbero costituire l’aspetto secondario (o comunque conseguente) del sistema globale. Evidentemente con scopi ben precisi.

In questo contesto di passaggio da un paradigma ad un altro, leggere questo movimento e il suo fermento non è operazione
facile. La presente ricerca ha proprio questo obiettivo, delimitandolo naturalmente al nostro territorio di riferimento, la regione
Sardegna.

L’obiettivo dichiarato della ricerca è quello di analizzare il fenomeno del volontariato e del terzo settore in Sardegna, sotto
diversi aspetti.

Promossa dal CSV Sardegna Solidale e realizzata da Smart Lab, spinn off dell’Università di Cagliari, la ricerca “Il Terzo Settore In Sardegna – Volontariato e Associazionismo alla luce dell’evoluzione normativa” è in distrubuzione in questi gironi..

34° MARCIA DELLA PACE – “LA CULTURA DELLA CURA COME PERCORSO DI PACE” – LA CHIESA, LA CARITAS, IL VOLONTARIATO “OSPEDALI DA CAMPO” IN TEMPO DI COVID

34° MARCIA DELLA PACE – “LA CULTURA DELLA CURA COME PERCORSO DI PACE” – LA CHIESA, LA CARITAS, IL VOLONTARIATO “OSPEDALI DA CAMPO” IN TEMPO DI COVID

L’EVENTO SI SVOLGERÀ ONLINE
PER PARTECIPARE È NECESSARIO ISCRIVERSI AL SEGUENTE LINK:
hps://aendee.gotowebinar.com/register/8482677644522566667
(Sono ammessi max 3000 partecipanti)

La Chiesa, la Caritas, il Volontariato “ospedali da campo” in tempo di Covid. Pace per l’Africa: sono questi i temi della 34ma Marcia della Pace che si terrà il prossimo 28 dicembre 2020, alle ore 15, ONLINE sulla piattaforma GoToWebinar.

Il tema della 34 Marcia della Pace è lo sviluppo del tema generale “La cultura della cura come percorso di Pace” proposto da Papa Francesco per il 1 gennaio 2021, Giornata mondiale della Pace.

PROGRAMMA EVENTO ONLINE

Apertura musicale a cura di Davide Moreno e Nicola Frongia

Don Piero Angelo Zedda,Vicario Generale della Diocesi di Ales-Terralba, porterà i saluti iniziali.

Nanda Sedda, infermiera e volontaria, leggerà la preghiera di avvio della manifestazione.

Seguiranno i saluti del Sindaco di San Gavino Monreale, Carlo Tomasi.

Quindi gli interventi di Raffaele Callia, Delegato Regionale Caritas Sardegna e Direttore della Caritas di Iglesias; Giampiero Farru, Presidente CSV Sardegna Solidale; Mattia Pericu, Presidente Centro Italiano Femminile Sardegna; Luisanna Usai, Presidente Associazione Domus Oristano; Don Marco Statzu, Direttore Caritas Ales-Terralba. 

Intervento del testimone e relatore della Marcia: Monsignor Giuseppe Baturi Arcivescovo di Cagliari

Conclusioni di Don Angelo Pittau, Presidente del Comitato Promotore della 34ª Marcia della Pace. 

Chiusura in musica a cura di Davide Moreno e Nicola Frongia

La Marcia sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube della Diocesi di Ales-Terralba, sul sito internet e sulla pagina facebook del CSV Sardegna Solidale. ASPETTIAMO LE VOSTRE ISCRIZIONI!

L’Onc nega l’accreditamento e cancella  l’esperienza ultraventennale di Sardegna Solidale

L’Onc nega l’accreditamento e cancella l’esperienza ultraventennale di Sardegna Solidale

L’Organismo Nazionale di Controllo ha deliberato di decretare la fine della gestione dei ”volontari per volontari” del Centro di servizio isolano. Ignorate le motivazioni addotte da Sardegna Solidale e la voce di 267 sindaci e dei vescovi sardi. Ora la mobilitazione riparte

Cagliari, 31 ottobre 2020

La straordinaria mobilitazione di 267 sindaci, la presa di posizione dei vescovi sardi e le migliaia di firme raccolte, insieme alle ragioni portate all’attenzione dell’Organismo Nazionale di Controllo presieduto da Francesco Profumo (presidente dell’Acri – l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria – e della Compagnia di San Paolo), lo scorso 9 settembre nel corso di una audizione speciale, sono state ignorate: il 28 ottobre l’Onc ha confermato l’inammissibilità dell’associazione Csv Sardegna Solidale Odv alla seconda fase della manifestazione di interesse. Di fatto, l’Onc ha deciso in questo modo di porre fine all’esperienza ultraventennale di Sardegna Solidale.

Nello specifico, l’Organismo Nazionale di Controllo ha ritenuto che l’associazione Sardegna Solidale non avesse titolo per poter essere accreditata e ciò perché non era il soggetto a cui oltre vent’anni fa, il Co.Ge. della Sardegna e la Regione Sardegna avevano affidato il compito di organizzare e gestire il Centro di servizio per il volontariato. L’Onc non dice chi è il vincitore e il titolare di quel bando e si trincera dietro una interpretazione giuridica soggettiva. Quella dell’Onc è dunque una decisione ingiusta e irrispettosa della storia e dell’identità del Csv Sardegna Solidale che, con un vero e proprio cavillo interpretativo, “smontato” dai rappresentanti di Sardegna Solidale nel corso dell’audizione del 9 settembre, cancella l’esperienza del Csv sardo, unico in Italia interamente gestito da volontari (compreso il Direttore-volontario) e da organizzazioni di volontariato, con lo slogan-programma “Volontari per Volontari”.

Ora, nel pieno della seconda ondata della pandemia, in cui il mondo della solidarietà è chiamato a una nuova mobilitazione, il Csv Sardegna Solidale entra in una fase di estrema incertezza e di larga mobilitazione.

I volontari sardi – con il sostegno di vescovi e sindaci – sono decisi a difendere le loro ragioni, la loro identità e la loro storia costruita grazie al Comitato Promotore del Csv Sardegna Solidale che l’Onc non ha voluto riconoscere e che è stato il soggetto vincitore del bando emanato nel 1997 permettendo di esercitare per oltre vent’anni la titolarità sul Csv Sardegna Solidale.

L’Organismo Nazionale di Controllo, in attuazione di quanto previsto dalla nuova riforma del Terzo Settore, svolge infatti, nell’interesse generale, funzioni di indirizzo e di controllo dei Centri di servizio per il volontariato italiani. È costituito da tredici membri designati per legge (non eletti). Sette membri sono designati dall’Acri (compreso, per legge, il presidente), due dal Forum del Terzo Settore (di cui uno obbligatoriamente del mondo del volontariato, anche se oggi così non è), due dal Csvnet, uno dal Ministero del Lavoro e Welfare e uno dalla Conferenza Stato-Regioni. Nessuno dei componenti dell’Onc è volontario e la maggioranza dei membri è di provenienza del mondo delle fondazioni bancarie.

L’Onc è rimasto sordo alle ragioni documentali, tutte messe a disposizione, e alla straordinaria mobilitazione a favore di Sardegna Solidale.

A ritenere “inaccettabile” la decisione dell’Onc, giunta lo scorso 29 luglio, di non accreditare Sardegna Solidale era stata per prima la Conferenza Episcopale Sarda che lo scorso 3 agosto con una nota aveva chiesto “un ripensamento della decisione adottata”, ritenuta “ingenerosa per tutti coloro che si impegnano – particolarmente in questa fase storica – a trovare soluzioni di unità e di fraternità per la nostra gente”. I vescovi avevano anche richiamato l’udienza speciale concessa il 30 novembre del 2018 da Papa Francesco ai volontari di Sardegna Solidale durante la quale Bergoglio incoraggiò Sardegna Solidale “a proseguire con spirito di intesa e di unità; potrete così diffondere più capillarmente la cultura della solidarietà”.

Alla lettera dei vescovi era poi seguito l’8 agosto l’appello del presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale, don Angelo Pittau, al presidente dell’Onc Francesco Profumo, nel quale il sacerdote villacidrese, chiedendo un incontro che consentisse a Sardegna Solidale di poter esporre le sue ragioni, così spiegava: “L’Onc sembra avvalersi di un cavillo burocratico assolutamente inconsistente e pretestuoso, frutto di una lotta sotterranea che ci ha calunniato in questi anni, che ci ha portato a processi che abbiamo sempre vinto. Tutto questo ci offende e tristemente ci fa rammaricare per una persecuzione ingiusta e costante che ci fa diventare vittima. Ecco perché noi e tutti i volontari sentiamo ingiusta questa decisione di inammissibilità”.

Anche padre Salvatore Morittu, fondatore dell’associazione Mondo X Sardegna e figura rappresentativa del volontariato isolano, lo scorso 9 agosto aveva espresso la sua vicinanza a Sardegna Solidale con una lettera nella quale si legge: “Perché sfiduciare chi e coloro che si sono spesso sostituiti all’azione dello Stato, assicurando servizi vitali per famiglie e comunità? La nostra associazione si oppone fermamente alla decisione dell’Onc ed è al fianco del Csv Sardegna Solidale, grata e riconoscente di quanto è stato fatto e – siamo certi – sarà fatto per stare accanto agli ultimi con forza e legittimità”.

La mobilitazione a favore di Sardegna Solidale è poi proseguita grazie ai sindaci sardi. Su iniziativa del primo cittadino di Ozieri Marco Murgia, ben 267 avevano infatti sottoscritto in queste settimane una lettera di solidarietà nella quale, riconoscendo che “le organizzazioni di volontariato, anche grazie al supporto loro offerto dal Csv Sardegna Solidale, rappresentano, specie per le amministrazioni locali, un prezioso strumento che opera ed interviene anche dove le istituzioni non riescono o non arrivano”, confidano “nel buon senso delle donne e degli uomini che compongono l’Organismo Nazionale di Controllo affinché intervengano per risolvere la situazione inquadrandola nella giusta dimensione”.

A sostegno della richiesta di Sardegna Solidale di rivedere il mancato accreditamento da parte dell’Onc centinaia di attestati di altrettante organizzazioni ed era anche stata organizzata anche una raccolta di firme lanciata dall’associazione Amici di Sardegna che sulla piattaforma charge.org aveva portato 3500 persone a chiedere all’Onc di rivedere la sua posizione.

Oggi la mobilitazione, temporaneamente sospesa in attesa delle definitive determinazioni dell’Onc, riprende. Su diversi fronti e con maggiore vigore per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle ingiuste decisioni adottate dell’Onc.

267 SINDACI SARDI ESPRIMONO SOLIDARIETA’ AL CSV SARDEGNA SOLIDALE

267 SINDACI SARDI ESPRIMONO SOLIDARIETA’ AL CSV SARDEGNA SOLIDALE

Dopo il mancato accreditamento sono finora ben 267 i sindaci sardi che sostengono Sardegna Solidale: “Indebolire il volontariato impoverisce le nostre comunità”. Promotore e primo firmatario è il sindaco di Ozieri Marco Murgia.

DUECENTOSESSANTASETTE SINDACI (oltre il 72% dei Sindaci della Sardegna, per ora) di tutta l’isola e di tutte le appartenenze politiche hanno già firmato un documento di solidarietà Sardegna Solidale, il Centro di servizio per il volontariato che, con una decisione improvvisa, si è visto negare l’accreditamento dall’Organismo Nazionale di Controllo e ora rischia di dover interrompere la sua attività a favore delle oltre 1700 organizzazioni di volontariato dell’isola.

Promotore dell’iniziativa e primo firmatario è il sindaco di Ozieri Marco Murgia, che ha coinvolto nella sua azione, tra gli altri, il primo cittadino di Cagliari Paolo Truzzu, Nanni Campus di Sassari, Andrea Soddu di Nuoro, Andrea Lutzu di Oristano, Settimo Nizzi di Olbia, Stefano Delunas di Quartu Sant’Elena, Mario Conoci di Alghero, Mauro Usai di Iglesias, Marta Cabriolu di Villacidro, Gianni Addis di Tempo Pausania, Davide Burchi di Lanusei, Paola Massidda di Carbonia, Antonio Succu di Macomer, Francesco Dessì di Capoterra, Sabrina Licheri di Assemini, Paola Secci di Sestu, Tarcisio Anedda di Sinnai, Carla Medau di Pula, Alberto Urpi di Sanluri, Stefano Defrassu di Ghilarza, Luca Pilia di Isili, Carlo Tomasi di San Gavino Monreale, Sandro Broccia di Mogoro e tutti gli altri che trovate nell’elenco riportato più sotto (in aggiornamento continuo).

“Il tentativo di ridurre il ventennale operato di Sardegna Solidale all’interno di impersonali e freddi termini burocratici e procedimentali getta discredito e dubbi sulle capacità operative e sulla lungimiranza dell’Organismo Nazionale di Controllo che, viste le deliberazioni adottate in questo caso specifico, appare come incapace di effettuare una serena valutazione dell’operato della vostra organizzazione, alla luce dei risultati raggiunti, delle associazioni e dei volontari coinvolti, delle persone e delle famiglie sostenute, della trasparenza nella gestione delle risorse” si legge nel documento, firmato anche dai primi cittadini.

L’indebolimento delle attività dell’organizzazione dei servizi di solidarietà che opera da anni in Sardegna a supporto dei nostri concittadini più fragili, non può che impoverire le nostre comunità già provate da tante difficoltà note a tutti” scrivono i sindaci, perché “le organizzazioni di volontariato, anche grazie al supporto loro offerto dal Csv Sardegna Solidale, rappresentano, specie per le amministrazioni locali, un prezioso strumento che opera ed interviene anche dove le istituzioni non riescono o non arrivano”. 

Per gli amministratori “la volontà di risolvere le questioni procedurali, a nostro parere, non deve prevalere sullo spirito di servizio e collaborazione, indispensabile a sostenere chi ogni giorno è chiamato a risolvere i profondi problemi che affliggono le nostre comunità: povertà economica, sociale e culturale”. Per questo motivo, proseguono i sindaci, “confidiamo nel buon senso delle donne e degli uomini che compongono l’Organismo Nazionale di Controllo affinché intervengano per risolvere la situazione inquadrandola nella giusta dimensione. In attesa di ciò, comunque, sappiate che le nostre Comunità saranno al vostro fianco qualora decidiate di intraprendere qualsiasi azione a sostegno della vostra vertenza” si conclude il documento.

Le firme di numerosi altri sindaci sono attese nelle prossime ore, per una mobilitazione che vede le comunità sarde a fianco di Sardegna Solidale per questa battaglia in difesa di vent’anni di solidarietà e contro il tentativo di smantellare una rete di relazioni e di lavoro costruita dai volontari nell’esclusivo interesse dei volontari e delle comunità nelle quali operano.

Le adesioni possono essere inviate alla mail sindaco@comune.ozieri.ss.it

Ecco il testo della lettera inviata al CSV Sardegna Solidale e l’elenco completo dei Sindaci firmatari:

Al Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale ODV

Via Cavalcanti 13 Cagliari

csv@pec.sardegnasolidale.it

Pregiatissimo Presidente, egregi componenti del Consiglio Direttivo, dell’Organo di Controllo e del Collegio dei Garanti, seguiamo con grande amarezza e preoccupazione la vicenda che ha colpito il CSV Sardegna Solidale ODV che voi rappresentate.

Con la presente, noi sottoscritti, Sindaci di diversi Comuni della Sardegna e di diverse appartenenze, vi esprimiamo la nostra personale solidarietà e quella delle Comunità che rappresentiamo.

L’indebolimento delle attività dell’organizzazione dei servizi di solidarietà che opera da anni in Sardegna a supporto dei nostri concittadini più fragili, non può che impoverire le nostre comunità già provate da tante difficoltà note a tutti.

Il tentativo di ridurre il ventennale operato di Sardegna Solidale all’interno di impersonali e freddi termini burocratici e procedimentali getta discredito e dubbi sulle capacità operative e sulla lungimiranza dell’Organismo Nazionale di Controllo che, viste le deliberazioni adottate in questo caso specifico, appare come incapace di effettuare una serena valutazione dell’operato della Vostra Organizzazione, alla luce dei risultati raggiunti, delle Associazioni e dei volontari coinvolti, delle persone e delle famiglie sostenute, della trasparenza nella gestione delle risorse.

Questo non vuol dire che ci si vuole sottrarre alle incombenze amministrative e giuridiche imposte dal Codice del Terzo Settore, dal Codice Civile e dalle Norme di Attuazione, all’interno delle quali si opera e si è sempre operato; tutt’altro.

La volontà di risolvere le questioni procedurali, a nostro parere, non deve prevalere sullo spirito di servizio e collaborazione, indispensabile a sostenere chi ogni giorno è chiamato a risolvere i profondi problemi che affliggono le nostre comunità: povertà economica, sociale e culturale.

Le organizzazioni di volontariato, anche grazie al supporto loro offerto dal CSV Sardegna Solidale, rappresentano, specie per le amministrazioni locali, un prezioso strumento che opera ed interviene anche dove le istituzioni non riescono o non arrivano.

Confidiamo nel buon senso delle donne e degli uomini che compongono l’Organismo Nazionale di Controllo affinché intervengano per risolvere la situazione inquadrandola nella giusta dimensione.

In attesa di ciò, comunque, sappiate che le nostre Comunità saranno al Vostro fianco qualora decidiate di intraprendere qualsiasi azione a sostegno della Vostra vertenza.

Cordiali saluti

14 agosto 2020

Elenco dei sindaci firmatari (in ordine cronologico)

01 – Marco Murgia Sindaco di Ozieri (SS), promotore dell’iniziativa

02 – Sandro Broccia Sindaco di Mogoro (OR)

03 – Eugenio Lai Sindaco di Escolca (SU)

04 – Rossano Zedda Sindaco di Gergei (SU)

05 – Stefano Delunas Sindaco di Quartu S. Elena (Città Metropolitana di Cagliari)

06 – Marta Cabriolu Sindaca di Villacidro (SU)

07 – Antonio Fadda Sindaco di Orani (NU)

08 – Paola Casula Sindaca di Guasila (SU)

09 – Giuseppe Ciccolini Sindaco di Bitti (NU)

10 – Sebastiana Carboni Sindaca di Borore (NU)

11 – Giovanni Cugusi Sindaco di Gavoi (NU)

12 – Massimo D’Agostino Sindaco di Bonorva (SS)

13 – Carlo Tomasi Sindaco di San Gavino Monreale (SU)

14 – Sandro Pili Sindaco di Terralba (OR)

15 – Carla Medau Sindaca di Pula (Città Metropolitana di Cagliari)

16 – Gianni Addis Sindaco di Tempio Pausania (SS)

17 – Francesco Dessì Sindaco di Capoterra (Città Metropolitana di Cagliari)

18 – Sabrina Licheri Sindaca di Assemini (Città Metropolitana di Cagliari)

19 – Andrea Soddu Sindaco di Nuoro

20 – Francesco Mereu Sindaco di Ales (OR)

21 – Angelo Sini Sindaco di Pattada (SS)

22 – Alessandro Pireddu Sindaco di Senorbì (SU)

23 – Celestino Pitzalis Sindaco di Tuili (SU)

24 – Emanuela Pintus Sindaca di Arborea (OR)

25 – Davide Burchi Sindaco di Lanusei (NU)

26 – Peppino Ibba Sindaco di Mores (SS)

27 – Franco Campus Sindaco di Ittireddu (SS)

28 – Michele Carboni Sindaco di Nughedu San Nicolò (SS)

29 – Gino Satta Sindaco di Tula (SS)

30 – Francesco Dui Sindaco di Ardara (SS)

31 – Alessandro Scanu Sindaco di Decimoputzu (SU)

32 – Antonio Succu Sindaco di Macomer (NU)

33 – Tarcisio Anedda Sindaco di Sinnai (Città Metropolitana di Cagliari)

34 – Andrea Lutzu Sindaco di Oristano

35 – Francesco Sanna Sindaco di Collinas (SU)

36 – Maurizio Onnis Sindaco di Villanovaforru (SU)

37 – Riccardo Sanna Sindaco di Pabillonis (SU)

38 – Settimo Nizzi Sindaco di Olbia (SS)

39 – Francesco Peddio Sindaco di Gadoni (NU)

40 – Luca Pilia Sindaco di Isili SU)

41 – Lino Zedda Sindaco di Baradili (OR)

42 – Enrico Cocco Sindaco di Samatzai (SU)

43 – Antonio Sau Sindaco di Ittiri (SS)

44 – Vincenzo Dore Sindaco di Torralba (SS)

45 – Luca Montella Sindaco La Maddalena (SS)

46 – Giovanni Santo Porcu Sindaco di Galtellì (NU)

47 – Paola Secci Sindaca di Sestu (Città Metropolitana di Cagliari)

48 – Toni Faedda Sindaco di Olmedo (SS)

49 – Daniele Cocco Sindaco di Bottida (SS)

50 – Alberto Urpi Sindaco di Sanluri (SU)

51 – Fausto Orrù Sindaco di Gonnosfanadiga (SU)

52 – Alessandro Defrassu Sindaco di Ghilarza (OR)

53 – Paola Massidda Sindaca di Carbonia (SU)

54 – Dino De Candia Sindaco di Perfugas (SS)

55 – Nino Canzano Sindaco di Orosei (NU)

56 – Carlo Sotgiu Sindaco di Ploaghe (SS)

57 – Andrea Santucciu Sindaco di Marrubiu (OR)

58 – Daniela Falconi Sindaca di Fonni (NU)

59 – Mario Calia Sindaco di Lula (NU)

60 – Mauro Usai Sindaco di Iglesias (SU)

61 – Chicco Arru Sindaco di Borutta (SS)

62 – Tonino Marras Sindaco di Bonnanaro (SS)

63 – Mario Sassu Sindaco di Siligo (SS)

64 – Roberto Montisci Sindaco di Sardara (SU)

65 – Albino Porru Sindaco San Basilio (SU)

66 – Marco Pisano Sindaco di Mandas (SU)

67 – Paolo Truzzu Sindaco di Cagliari (Città Metropolitana di Cagliari)

68 – Marianna Fusco Sindaca di Erula (SS)

69 – Paolo Sitzia Sindaco di Gonnoscodina (OR)

70 – Massimo Cannas Sindaco di Tortolì (NU)

71 – Emiliano Deiana Sindaco di Bortigiadas (SS)

72 – Sebastiano Congiu Sindaco di Oliena (NU)

73 – Mario Conoci Sindaco di Alghero (SS)

74 – Ignazio Porcu Sindaco di Irgoli (NU)

75 – Andrea Nieddu Sindaco di Berchidda (SS)

76 – Clara Michelangeli Sindaca di Onanì (NU)

77 – Maria Itria Fancello Sindaca di Dorgali (NU)

78 – Massimiliano Garau Sindaco di Suelli (SU)

79 – Piero Franco Casula Sindaco di Bosa (OR)

80 – Sebastiano Casula Sindaco di Belvì (NU)

81 – Marco Demuru Sindaco di Meana Sardo (NU)

82 – Giovanni Arru Sindaco di Sorgono (NU)

83 – Pietro Fadda Sindaco di Tinnura (OR)

84 – Alessio Mandis Sindaco di Gonnostramatza (OR)

85 – Edoardo Multineddu Sindaco di Bulzi (SS)

86 – Pietro Carbini Sindaco di Santa Maria Coghinas (SS)

87 – Emidio Contini Sindaco di Ussana (SU)

88 – Elio Mulas Sindaco di Bono (SS)

89 – Gianluigi Farris Sindaco di Siniscola (NU)

90 – Mario Tendas Sindaco di Solarussa (OR)

91 – Salvatore Cau Sindaco di Neoneli (OR)

92 – Alessandro Unali Sindaco di Chiaramonti (SS)

93 – Gigi Littarru Sindaco di Desulo (NU)

94 – Pietro Moro Sindaco di Laerru (SS)

95 – Mansueto Siuni Sindaco di Masullas (OR)

96 – Sandro Marchi Sindaco di Villaverde (OR)

97 – Dionigi Deledda Sindaco di Orgosolo (NU)

98 – Enzo Cosseddu Sindaco di Benetutti (SS)

99 – Alessio Piras Sindaco di Selegas (SU)

100 – Franco Crisponi Sindaco di Lodine (NU)

101 – Luigi Daga Sindaco di Sindia (NU)

102 – Stefania Piras Sindaca di Oniferi (NU)

103 – Nicola Muzzu Sindaco di Aggius (SS)

104 – Daniela Satgia Sindaca di Onifai (NU)

105 – Giovanni Mossa Sindaco di Osidda (NU)

106 – Omar Cabras Sindaco di Torpè (NU)

107 – Gianfranco Satta Sindaco di Tergu (SS)

108 – Renzo Ibba Sindaco di Morgongiori (OR)

109 – Luciano Barone Sindaco di Mamoiada (NU)

110 – Gualtiero Mameli Sindaco di Aritzo (NU)

111 – Emanuele Cera Sindaco San Nicolò d’Arcidano (OR)

112 – Gianni Oggianu Sindaco di Seneghe (OR)

113 – Andrea Abis Sindaco di Cabras (OR)

114 – Pantaleo Talloru Sindaco di Serrenti (SU)

115 – Pier Luigi Concu Sindaco di Selargius (Città Metropolitana di Cagliari)

116 – Alessandro Corona Sindaco di Atzara (NU)

117 – Maria Cristina Sedda Sindaco di Ovodda (NU)

118 – Angelo Demetrio Cherchi Sindaco di Suni (OR)

119 – Gianluigi Mastinu Sindaco di Tresnuraghes (OR)

120 – Emanuele Antonio Mutzu Sindaco di Monti (SS)

121 – Flavia Loche Sindaca di Tonara (NU)

122 – Salvatore Corrias Sindaco di Baunei (NU)

123 – Enrico Murgia Sindaco di Seulo (NU)

124 – Marcello Cannas Sindaco di Seui (NU)

125 – Cinzia Porceddu Sindaco di Gesico (SU)

126 – Stefano Soro Sindaco di San Nicolò Gerrei (SU)

127 – Antonello Perra Sindaco di Siurgus Donigala (SU)

128 – Mario Cabras Sindaco di Goni (SU)

129 – Giovanna Serra Sindaca di Maracalagonis (Città Metropolitana di Cagliari)

130 – Fausto Piga Sindaco di Barrali (SU)

131 – Francesco Caggiari Sindaco di Bortigali (NU)

132 – Giampietro Arca Sindaco di Silanus (NU)

133 – Federico Pirosu Sindaco di Noragugume (NU)

134– Severino Cubeddu Sindaco di Ballao (SU)

135– Lucia Cironi Sindaca di Uri (SS)

136 – Giuseppe Defanti Sindaco di Guspini (SU)

137 – Enrico Collu Sindaco di San Sperate (SU)

138 – Ignazio Locci Sindaco di Sant’Antioco (SU)

139 – Marisa Careddu Sindaca di Luras (SS)

140 – Melis Simone Sindaco di Sant’Andrea Frius (SU)

141 – Ennio Arba Sindaco di Urzulei (NU)

142 – Robertino Uda Sindaco di Loceri (NU)

143 – Andrea Piroddi Sindaco di Ilbono (NU)

144 – Francesco Piras Sindaco di Gairo (NU)

145 – Marco Melis Sindaco di Arzana (NU)

146 – Rosalba Deiana Sindaco di Elini (NU)

147 – Gianluca Serra Sindaco di Genoni (SU)

148 – Efisio Arbau Sindaco di Ollolai (NU)

149 – Diego Loi Sindaco di Santu Lussurgiu (OR)

150 – Agostino Pirredda Sindaco di Luogosanto (SS)

151 – Silvia Cadeddu Sindaco di Birori (NU)

152 – Costantino Todaro Sindaco di Flussio (OR)

153 – Franco Tegas Sindaco di Talana (NU)

154 – Ester Satta, Sindaca di Olzai (NU)

155 – Marcella Chirra Sindaca di Lei (NU)

156 – Panicchi Giovanni Sindaco di Cuglieri (OR)

157 – Annalisa Motzo Sindaca di Bolotana (NU)

158 – Salvatore Mattana Sindaco di Sarroch (Città Metropolitana di Cagliari)

159 – Anna Paola Zaccheddu Sindaca di Laconi (OR)

160 – Davide Corriga Sindaco di Bauladu (OR)

161 – Fabio Albieri Sindaco di Calangianus (SS)

162 – Ivan Piras Sindaco di Dolianova (SU)

163 – Pietro Pisu Sindaco di Quartucciu (Città Metropolitana di Cagliari)

164 – Antonio Orgiana Sindaco di Orroli (SU)

165 – Marco Antonio Siddi Sindaco di San Vito (SU)

166 – Giuseppe Mellino Sindaco di Nule (SS)

167 – Quirico Meloni Sindaco di Villanova Monteleone (SS)

168 – Claudio Pinna Sindaco di Zeddiani (OR)

169 – Ivan Mameli Sindaco di Barisardo (NU)

170 – Carlo Viti Sindaco di Sant’Antonio di Gallura (SS)

171 – Francesca Piredda Sindaca di Tramatza (OR)

172 – Matteo Piras Sindaco di Cardedu (NU)

173 – Gigi Puddu Sindaco di Settimo San Pietro (Città Metropolitana di Cagliari)

174 – Luisa Murru Sindaco di Monastir (SU)

175 – Renzo Ponti Sindaco di Nurachi (OR)

176 – Giacomo Obinu Sindaco di Simaxis (OR)

177 – Pietro Arca Sindaco di Sorradile (OR)

178 – Marino Mulas Sindaco di Silius (SU)

179 – Massimo Pilloni Sindaco di Curcuris (OR)

180 – Giulio Murgia Sindaco di Tertenia (NU)

181 – Stefano Ilario Pisciottu Sindaco di Santa Teresa di Gallura (SS)

182 – Francesco Giuseppe Manna Sindaco di Palau (SS)

183 – Mauro Steri Sindaco di Gonnosnò (OR)

184 – Biagino Atzoni Sindaco di Sini (OR)

185 – Marco Marrocu Sindaco di Albagiara (OR)

186 – Felice Atzori Sindaco di Usellus (OR)

187 – Serena Massa Sindaca di Senis (OR)

188 – Giuseppe Minnei Sindaco di Assolo (OR)

189 – Lorenzo Carcangiu Sindaco di Mogorella (OR)

190 – Gionata Petza Sindaco di Asuni (OR)

191 – Ester Tatti Sindaca di Ruinas (OR)

192 – Sandrino Concas Sindaco di Nureci (OR)

193 – Giorgio Corona Sindaco di Baressa (OR)

194 – Marina Madeddu Sindaca di Villa San Pietro (Città Metropolitana di Cagliari)

195 – Rita Aida Porru Sindaca di Nurallao (SU)

196 – Paolo Ledda Sindaco di Sarule (NU)

197 – Giovanni Maria Mamia Sindaco di Badesi (SS)

198 – Giovannino Marteddu Sindaco di Orotelli (NU)

199 – Franco Saba Sindaco di Ottana (NU)

200 – Mariano Soro Sindaco di Pozzomaggiore (SS)

201 – Sabrina Sassu Sindaca di Cossoine (SS)

202 – Antonella Chessa Sindaca di Cheremule (SS)

203 – Antonio Carboni Sindaco di Banari (SS)

204 – Antonella Buda Sindaca di Semestene (SS)

205 – Gianfranco Soletta Sindaco di Thiesi (SS)

206 – Roberto Marras Sindaco di Bessude (SS)

207 – Maria Antonietta Uras Sindaca di Giave (SS)

208 – Donatella Dessì Sindaca di Armungia (SU)

209 – Emanuela Cadeddu Sindaca di Pauli Arbarei (OR)

210 – Tiziano Lasia Sindaco di Martis (SS)

211 – Giovanni Daga Sindaco di Nuragus (SU)

212 – Elvira Usai Sindaca di San Giovanni Suergiu (SU)

213 – Stefano Sanna Sindaco di Abbasanta (OR)

214 – Paolo Maxia Sindaco di Villasalto (SU)

215 – Antonello Figus Sindaco di Santa Giusta (OR)

216 – Antonio Ecca Sindaco di Arbus (SU)

217 – GianFranco Pinducciu Sindaco di Telti (SS)

218 – Fabrizio Demelas Sindaco di Sorso (SS)

219 – Giorgio Scano Sindaco di Simala (OR)

220 – Nanni Campus Sindaco di Sassari (SS)

221 – Giovanni Serra Sindaco di Ossi (SS)

222 – Sean Christian Wheeler Sindaco di Porto Torres (SS)

223 – Carlo Lai Sindaco di Jerzu (NU)

224 – Roberto Tola Sindaco di Posada (NU)

225 – Pietro Deiana Sindaco di Orune (NU)

226 – Ilaria Sedda Sindaca di Bidonì (OR)

227 – Antonio Pili Comune di Allai (OR)

228 – Giambattista Ledda Sindaco di Sennariolo (OR)

229 – Andrea Modetti Sindaco di Codrongianos (SS)

230 – Moreno Atzei Sindaco di Pompu (OR)

231 – Alessandro Merici Sindaco di Lunamatrona (SU)

232 – Emanuele Lilliu Sindaco di Barumini (SU)

233 – Marco Sideri Sindaco di Ussaramanna (SU)

234 – Salvatore Puggioni Sindaco di Carloforte (SU)

235 – Alessandro Luche Sindaco di Loculi (NU)

236 – Anna Assunta Ghironi Sindaca di Triei (NU)

237 – Sandro Porcu Sindaco di Villaputzu (SU)

238 – Marco Sebastiano Falchi Sindaco di Muravera (SU)

239 – Tito Loi Sindaco di Osini (NU)

240 – Federico Tolu Sindaco di Muros (SS)

241 – Marco Lampis Sindaco di Escalaplano (SU)

242 – Antonello Cubaiu Sindaco di Nulvi (SS)

243 – Francesco Lai Sindaco di Loiri Porto San Paolo (SS)

244 – Antonio Era Sindaco di Elmas (Città Metropolitana di Cagliari)

245 – Gianluigi Serra Sindaco di Ulassai (NU)

246 – Mariano Carta Sindaco di Perdasdefogu (NU)

247 – Gianluca Congiu Sindaco di Girasole (NU)

248 – Giovanna Zuncheddu Sindaca di Burcei (SU)

249 – Nicola Cau Sindaco di Furtei (SU)

250 – Enrico Pusceddu Sindaco di Samassi (SU)

251 – Francesca Atzori Sindaca di Siliqua (SU)

252 – Anna Paola Marongiu Sindaca di Decimomannu (Città Metropolitana di Cagliari)

253 – Claudia Mura Sindaca di Calasetta (SU)

254 – Renato Melis Sindaco di Esterzili (SU)

255 – Francesco Pinna Sindaco di Bonarcado (OR)

256 – Antonio Zedda Sindaco di Montresta (OR)

257 – Alessio Seoni Sindaco di Villagrande Strisaili (NU)

258 – Mario Mulas Sindaco di Golfo Aranci (SS)

259 – Marco Corrias Sindaco di Fluminimaggiore (SU)

260 – Hansal Cristian Cabiddu Sindaco di Gonnesa (SU)

261 – Daniele Serra Sindaco di Teulada (SU)

262 – Marco Floris Sindaco di Siris (OR)

263 – Gianluca Melis Sindaco di Villaspeciosa (SU)

264 – Titino Sebastiano Cau Sindaco di Illorai (SS)

265 – Roberto Ragnedda Sindaco di Arzachena (SS)

266 – Domenico Gallus Sindaco di Paulilatino (OR)

267 – Luigi Tedeschi Sindaco di San vero Milis (OR)

LA SOLIDARIETA’ DI PADRE MORITTU E DI MONDO X SARDEGNA

LA SOLIDARIETA’ DI PADRE MORITTU E DI MONDO X SARDEGNA

AL C.S.V. Sardegna Solidale Odv

Sono stati necessari alcuni giorni di riflessione ponderata in merito a quanto appreso rispetto al non-accreditamento del CSV – Sardegna Solidale da parte dell’Organismo Nazionale di Controllo, al quale fanno capo tutti i centri di servizio per il volontariato italiani.Ben distanti da pregresse criticità già verificatesi nel passato del CSV, noi dell’Associazione Amici di Mondo X – Sardegna abbiamo imparato a conoscere le realtà del Centro di Servizio per il volontariato sardo in differenti supporti offerti alla nostra organizzazione.

Abbiamo potuto sempre apprezzare lo spirito solidaristico del Centro, che ha armoniosamente saputo essere riferimento delle circa 1.700 associazioni di volontariato dai più diversi obiettivi, dai più vari scopi sociali, dalle differenti conformazioni statutarie, dalle composizioni più o meno numerose.

Ricordiamo, nel corso di una delle molteplici assemblee regionali convocate, gli interventi di rappresentanti di piccole realtà associative che hanno espresso impegno e proposte al pari delle grandi realtà.Ribadiamo una distanza da qualsiasi decisione “politica” che possa aver originato il disconoscimento di CSV Sardegna Solidale quale importante fulcro sardo per il grande movimento del Terzo Settore nell’Isola, ma manifestiamo con fermezza la nostra solidarietà e la vicinanza a tutti gli organismi statutari di CSV Sardegna Solidale ed al suo Presidente, professor Giampiero Farru.

Appare fuori luogo e contro ogni logica qualsiasi provvedimento possa inficiare o, peggio, annullare ogni attività di coordinamento di tutte quelle forze che in un periodo tragico come quello dell’epidemia COVID 19 che ha colpito il mondo intero, ha svolto nella nostra Isola, particolarmente falcidiata dal virus, un’opera di vicinanza, solidarietà ed assistenza a chi, in numero sempre più alto, va ad ingrossare le fila degli emarginati, dei nuovi poveri, degli abbandonati e dei malati.Ogni forma di cura della persona è stata resa possibile dall’azione delle Associazioni di volontariato, sempre attive e presenti nonostante la malattia, laddove ve ne sia stata la necessità.

Necessità che, sia chiaro, non è cessata.

Perché allora sfiduciare chi e coloro che si sono spesso sostituiti all’azione dello Stato, assicurando servizi vitali per famiglie e comunità?La nostra Associazione è al fianco di CSV Sardegna Solidale come lo è da anni, grata e riconoscente di quanto è stato fatto e – siamo certi – sarà fatto per stare accanto agli ultimi con forza e legittimità.Amici di Mondo X – Sardegna si oppone fermamente alla decisione dell’O.N.C. garantendo la condivisione della “scelta di campo” di CSV Sardegna Solidale e delle iniziative che le Associazioni di volontariato sardo intenderanno intraprendere.

A nome di tutti i volontari di “AMICI DI MONDO X – SARDEGNA

Il Presidente

Padre Salvatore Morittu

Sassari, 9 agosto 2020

I VESCOVI DELLA SARDEGNA SUL CSV SARDEGNA SOLIDALE: INCOMPRENSIBILE IL MANCATO ACCREDITAMENTO

I VESCOVI DELLA SARDEGNA SUL CSV SARDEGNA SOLIDALE: INCOMPRENSIBILE IL MANCATO ACCREDITAMENTO

Riportiamo il documento della Conferenza Episcopale Sarda pubblicato in data odierna su sito http://www.sardegna.chiesacattolica.it/ in merito al mancato accreditamento del CSV Sardegna Solidale da parte dell’ONC (Organismo nazionale di controllo)

3 agosto 2020

COMUNICATO STAMPA

Sardegna Solidale, incomprensibile il mancato accreditamento

Il Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale vive in questi giorni momenti di grande sconforto e di profonda amarezza. L’ONC (Organismo nazionale di controllo) ha deliberato di “fermare” questa bella esperienza di coordinamento, che opera indipendentemente dalle appartenenze e dalle ideologie, negandogli l’accreditamento e, di fatto, bloccandone ogni attività di servizio.

Noi Vescovi conosciamo da tempo l’impegno di Sardegna Solidale rivolto al bene comune, grazie all’animazione del variegato mondo del volontariato, oltre che con iniziative e mobilitazioni che hanno segnato la storia della nostra terra. Ricordiamo tra le altre la Carovana del volontariato, le Marce della Pace e le Piazze Solidali, oltre alle mille proposte pensate e attuate per individuare soluzioni ai diversi bisogni della realtà sarda. L’Udienza Speciale, che Papa Francesco concesse all’Associazione il 30 novembre del 2018, sancì questo impegno con parole indimenticabili: «Vi incoraggio a proseguire con spirito di intesa e di unità; potrete così diffondere più capillarmente la cultura della solidarietà».

Anche a nome delle nostre Diocesi, destinatarie di questa rete solidale che attraversa luoghi noti e altri meno conosciuti chiediamo, con rispetto ma con il coraggio e il vigore che nasce dal nostro annuncio del Vangelo, un ripensamento della decisione adottata, che riteniamo non solo incomprensibile ma anche ingenerosa per tutti coloro che si impegnano – particolarmente in questa fase storica – a trovare soluzioni di unità e di fraternità per la nostra gente.

Oltre 3900 i volontari iscritti ai corsi di formazione promossi dal CSV Sardegna Solidale

Oltre 3800 i volontari iscritti ai corsi di formazione promossi dal CSV Sardegna Solidale

Il CSV Sardegna Solidale propone una serie di percorsi di formazione a distanza per volontari operanti negli enti del terzo settore, con particolare riferimento alle organizzazioni di volontariato.

Ad oggi, 03 agosto 2020, sono esattamente 3911 i volontari iscritti ai 22 corsi di formazione a distanza promossi dal CSV Sardegna Solidale. Una valanga di adesioni che ha superato ogni possibile previsione. Ecco di seguito la tabella con i titoli dei corsi e il numero degli iscritti:

Titolo del corsoNumero iscritti
1 – Essere un volontario: identità’, valori e motivazioni (1 incontro/1 webinar da 2 ore)202
2 – Quale volontariato per quale società’? Volontari e nuovi scenari sociali (1 incontro/1 webinar da 2 ore)184
3 – Codice del Terzo Settore: aspetti legali, amministrativi e fiscali per odv ed ets (2 incontri/2 webinar da 2 ore ciascuno)345
4 – Progettazione sociale (2 incontri/2 webinar da 2 ore ciascuno)285
5 – Progettazione europea (1 incontro/1 webinar da 2 ore)219
6 – Le basi della comunicazione nella società di oggi (1 incontro/1 webinar da 2 ore)249
7 – Comunicare con i giornali, le radio, le tv e i social (3 incontri/3 webinar da 2 ore ciascuno)260
8 – Il volontariato nelle emergenze (1 incontro/1 webinar da 2 ore)281
9 – Fundraising – Raccolta fondi (1 incontro/1 webinar da 2 ore)128
10 – Crowdfunding – Raccolta collettiva e collaborativa di fondi (1 incontro/1 webinar da 2 ore)114
11 – Webinar e utilizzo delle piattaforme per le videoconferenze (1 incontro/1 webinar da 2 ore)118
12 – Gestione dello stress in emergenza (1 incontro/1 webinar da 2 ore)141
13 – Gestione dello stress e prevenzione del disagio psicologico (1 incontro/1 webinar da 2 ore)150
14 – Violenza contro le donne: operare nel campo della violenza di genere (1 incontro/1 webinar da 2 ore)137
15 – La comunicazione con i giovani (1 incontro/1 webinar da 2 ore)142
16 – La comunicazione interpersonale tra volontari (1 incontro/1 webinar da 2 ore)148
17 – La gestione delle risorse umane volontarie (1 incontro/1 webinar da 2 ore)131
18 – Il gruppo di lavoro – leadership, ruoli, processi e dinamiche di un gruppo di volontari (1 incontro/1 webinar da 2 ore)145
19 – La gestione dei conflitti tra volontari (1 incontro/1 webinar da 2 ore)144
20 – Operatori radio volontari della Protezione Civile (1 incontro/1 webinar da 2 ore)94
21 – Privacy – La tutela dei dati personali nelle organizzazioni di volontariato (1 incontro/1 webinar da 2 ore)153
22 – Adeguamenti statutari degli Enti del Terzo Settore (1 incontro/1 webinar da 2 ore)141
TOTALE ISCRIZIONI AI CORSI:3911

Ogni corso si attiva con almeno n. 20 partecipanti. Ti daremo conferma della tua iscrizione con sms. Utilizzeremo la piattaforma GoToMeeting: non ti devi registrare ma attendere il giorno dell’incontro per ricevere il link con il codice di invito a partecipare. Assicurati di avere una buona linea (fissa o wifi), di avere telecamera, casse e microfono collegati e funzionanti.

Per iscriverti ai Corsi compila il seguente form:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSes-BVSm6Ntv6gYmg34U5HEfBiVcHGv9-G9bdL8PaOMWAspdw/viewform

Se hai difficoltà scrivi a csvsardegna@tiscali.it. In agenda dal 31/07/2020 al 31/07/2020

Un attacco al volontariato isolano: l’ONC nega l’accreditamento a Sardegna Solidale E I volontari sardi si mobilitano

Un attacco al volontariato isolano: l’ONC nega l’accreditamento a Sardegna Solidale E I volontari sardi si mobilitano

Si tratta di una decisione gravissima, supportata da motivazioni inconsistenti e pretestuose, che mette in agitazione tutto il volontariato sardo e interrompe le attività già programmate. Inviate lettere ai rappresentanti delle istituzioni isolane, ma anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Papa Francesco.

Cagliari, 1° agosto 2020

Lo scorso 29 luglio l’Organismo Nazionale di Controllo presieduto da Francesco Profumo ha deliberato di non accreditare il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, determinando così l’interruzione della sua attività. Quello isolano è l’unico centro sui 49 operanti in tutt’Italia a cui l’ONC ha negato l’accreditamento.

Per Sardegna Solidale si tratta di una decisione gravissima, supportata da motivazioni inconsistenti e pretestuose, che mette in agitazione tutto il volontariato isolano e interrompe le attività già programmate. Il volontariato sardo si mobilita già da oggi e chiede il sostegno delle istituzioni per risolvere questa delicata e gravissima situazione.

Oltre che al presidente della Regione Christian Solinas e a quello del Consiglio regionale Michele Pais, l’intera presidenza di Sardegna Solidale ha anche scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a papa Francesco, che il 30 novembre del 2018 concesse una storica udienza speciale in Vaticano ai volontari provenienti dall’isola per celebrare i vent’anni di Sardegna Solidale.

Nella lettera al capo dello Stato, ricostruendo i passaggi che hanno portato al mancato accreditamento, Sardegna Solidale, scrive: “A Padova abbiamo ascoltato attentamente il suo intervento su ‘l’Italia che ricuce’ nella quale ci riconosciamo e alla quale rivendichiamo di appartenere. La delibera adottata dall’ONC rischia di mandare in frantumi ciò che è stato costruito con fatica e successo in tutti questi anni. Siamo certi che con il Suo autorevole intervento si possa fare ancora molto e salvare una situazione apparentemente compromessa che rischia di degenerare in manifestazioni di piazza eclatanti e clamorose”.

Nella lettera al Santo Padre, Sardegna Solidale ricorda invece proprio le parole che Papa Francesco rivolse ai volontari sardi nel corso dell’udienza speciale: “La vostra realtà associativa raccoglie numerose organizzazioni di volontariato, svolgendo un considerevole servizio di aggregazione e di cooperazione, volto a rendere più qualificato ed efficace l’impegno in favore di quanti versano in condizioni precarie. Vi incoraggio a proseguire con spirito di intesa e di unità; potrete così diffondere più capillarmente la cultura della solidarietà”.

L’accreditamento dei Csv italiani era un passaggio atteso, in virtù della entrata in vigore della nuova legge di riforma del Terzo Settore. A gestire la transizione dal vecchio al nuovo sistema è l’ONC, l’Organismo Nazionale di Controllo sull’attività dei Centri di servizio per il volontariato, composto da tredici membri: sette designati dall’Acri (l’associazione che riunisce le fondazioni bancarie e che esprime anche il presidente), due dal Csvnet, due dal Forum del Terzo Settore, uno a testa dalla Conferenza Stato-Regioni e dal Ministero del Lavoro e Welfare. Presidente dell’ONC è il prof. Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo.

Anche Sardegna Solidale, come tutti i Csv italiani, il 15 luglio dello scorso anno aveva presentato una manifestazione di interesse per poter proseguire la propria attività. Tramite il suo segretario generale, l’ONC, nel corso di questi dodici mesi, ha chiesto documenti integrativi che sono stati prontamente forniti.

 Ma per quale motivo allora l’ONC ha negato l’accreditamento a Sardegna Solidale?

Tutto verte sull’individuazione dell’organismo titolare del Csv istituito nell’isola sulla base del decreto ministeriale dell’ottobre 1997. Per Sardegna Solidale il titolare era (ed è) il Comitato promotore del Csv Sardegna Soldale, presieduto da don Angelo Pittau e recentemente trasformato in centro di Servizio Sardegna Solidale Odv. Di diverso parere invece l’ONC, che ha dunque negato l’accreditamento.

Ora, come scritto da Sardegna Solidale anche al presidente Mattarella, “per noi è di grande importanza che il presidente e i membri dell’ONC sappiano cosa e come hanno deliberato e che decidano, magari, di convocarci in audizione. Siamo certi – carte alla mano – che potrebbero rivedere la loro decisione e che potrebbero evitare anni di conflitti giudiziari e dispendio di risorse che meritano migliore e più utile destinazione”.

Nessun rappresentante di Sardegna Solidale è infatti mai stato convocato né audito dall’ONC.

È questa la terza volta, nella sua ventennale storia, che Sardegna Solidale si trova sotto attacco. La prima nel 1998, quando dovette resistere davanti al Tar contro il ricorso presentato dal gruppo di associazioni che contestavano la legittimità della vittoria del bando per la gestione del Csv da parte delle sigle riunitesi intorno al Comitato promotore Sardegna Solidale. La seconda nel 2005 quando nel mese di dicembre, nel corso della votazione per l’approvazione della legge 23 sul “Sistema integrato di servizi alla persona”, il Consiglio regionale votò a sorpresa un articolo con il quale disponeva la cancellazione di Sardegna solidale e metteva a bando quattro nuovi Csv, di cui tre territoriali (sud, centro e nord Sardegna) e uno tematico sulla povertà. Era un tentativo di lottizzazione contro il quale il volontariato sardo insorse unitariamente. Una lotta che si trasferì nelle aule di giustizia e che si concluse vittoriosamente per Sardegna Solidale nel 2009

Ora contro questo nuovo attacco il volontariato sardo si è nuovamente mobilitato, con riunioni e incontri per decidere le modalità di difesa nei confronti dell’attacco subito.

L’ultima fotografia dettagliata del mondo del volontariato sardo è contenuta nella pubblicazione “Il volontariato in Sardegna. Organizzazioni di volontariato nella rilevazione campionaria: identità e processi 2016” curata da Renato Frisanco e pubblicata nel febbraio 2017 da Sardegna solidale. Le organizzazioni di volontariato operanti in Sardegna sono oltre 1700 circa, ovvero 10 Odv per 10mila abitanti, con una crescita rispetto ad una precedente rilevazione del 2008. Anche i dati che riguardano i volontari, occasionali e attivi, dal 1999 al 2016 risultano tutti in crescita. Infatti, il numero delle associazioni attive sull’isola è passato dalle 1.200 del 1999 alle oltre 1700. Il numero dei volontari è cresciuto da 30mila nel 1999 a 45 mila nel 2016, mentre quello dei volontari occasionali è raddoppiato dai 40mila nel 1999 agli 80mila del 2016.

Numeri che certificano la bontà dell’azione di Sardegna Solidale, la cui esistenza stessa oggi è messa a rischio dalla gravissima decisione dell’ONC.

Il Volontario negli Enti del Terzo Settore

Il Volontario negli Enti del Terzo Settore

E’ in distribuzione in questi giorni la pubblicazione “Il Volontario negli Enti del terzo Settore” edita dal CSV Sardegna Solidale e curata, tra gli altri, dal Dott. Tiziano Vecchiato e dal Dott. Tiziano Cericola.

“Chi è dunque oggi il Volontario, secondo le indicazioni normative? Quale identità, quali valori, quale ruolo emerge ed è richiesto in questo mutato contesto sociale? Quali sono gli obblighi che il contesto da una parte e la normativa dall’altra richiedono a chi sceglie di essere un volontario? Il presente volume risponde a questi interrogativi” scrive nell’Introduzione al volume il presidente del CSV Sardegna Solidale, prof. Gian Piero Farru.

“Il volontario è una persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune, anche per il tramite di un ente del Terzo settore, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per promuovere risposte ai bisogni delle persone e delle comunità beneficiarie della sua azione, in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà.” Il comma 2 dell’articolo 17 del D.Lgvo 117/17 viene citato spesso tra le pagine del volume. E’ un punto di riferimento importante.

Credo – conclude il presidente Farru nella sua introduzione – che la riflessione futura, legata alla realizzazione pratica del nuovo dettato normativo, aiuterà a scavare a fondo nei contenuti e nell’essenza del volontariato, materia “rivoluzionaria” perché travalica la legge e mette in gioco cuore, sentimenti, passioni. Capace di scompaginare anche i più solidi apparati che la legge (!) sembrerebbe assicurare e garantire.

Il volume è ora nelle vostre mani. Vi auguriamo buona lettura: una lettura che auspichiamo creativa, generativa e capace di ispirare nuove idee e nuova progettualità.

Il futuro dell’ambiente è futuro per tutti

Il futuro dell’ambiente è futuro per tutti

E’ in distribuzione in questi giorni il volume “Il futuro dell’ambiente è futuro per tutti”, frutto della ricerca promossa dal CSV Sardegna Solidale e realizzata dalla fondazione Zancan di Padova.

Nella presentazione del volume il presidente del CSV Sardegna Solidale, Giampiero Farru, scrive Quando come CSV abbiamo scelto di promuovere una riflessione sul futuro dell’ambiente e sul ruolo che associazioni, volontari e nuove generazioni possono avere nella tutela dell’ecosistema e nelle scelte di sviluppo sostenibile ed equo, avevamo davanti agli occhi gli striscioni e i giovani volti dei Fridays for future. Avevamo e abbiamo ben presente l’Agenda 2030, promossa dalla Nazioni Unite, in cui sono contenuti 17 obiettivi principali e 169 obiettivi secondari per uno sviluppo sostenibile.

Oggi che presentiamo i risultati di questo lavoro di approfondimento, abbiamo di fronte i volti dei nostri anziani, i più colpiti dall’emergenza sanitaria tuttora in corso, dei volontari che tanto si sono spesi per aiutare i più deboli in questa situazione eccezionale, degli operatori sanitari che hanno dimostrato la loro professionalità e impegno nella cura e nell’assistenza dei malati.”

La ricerca è stata realizzata prima della pandemia e del lockdown ma l’incombere della situazione globale, nazionale e regionale hanno imposto tempi non previsti per la sua presentazione e divulgazione.

La pandemia  – scrive ancora Giampiero Farru nella sua presentazione – è stato ed è un segno evidente di come veramente il nostro habitat, e l’ambiente nel suo complesso, dipendono dalle nostre abitudini, dai nostri stili di vita e dalle nostre scelte quotidiane e di come veramente “il futuro dell’ambiente sia il futuro di tutti”: occorre trovare nuove modalità di abitare il pianeta, di usarne le risorse in modo responsabile, di coinvolgere cittadini, istituzioni, società civile in un nuovo patto di convivenza in cui l’ambiente non è contesto ma casa comune, da rendere accogliente e sicura per tutte le creature che la abitano.”

Cinzia Canali, direttore della Fondazione Zancan, nella sua introduzione scriveAlla domanda “cosa facilita o cosa ostacola la soluzione dei problemi?”, oltre l’80% dei volontari e il 76% dei giovani sono concordi sul fatto che “i crimini contro la natura sono crimini contro noi stessi” e che “l’ambiente naturale è pieno di ferite prodotte da comportamenti irresponsabili”. È una condanna chiara e netta ma il 71% dei volontari sostiene che la sobrietà di vita può fare la differenza nella cura dell’ambiente, mentre il 47% gli studenti la pensa così. Sono 24 punti percentuali di distanza che descrivono un dialogo vivace tra generazioni.”

La ricerca mette in luce che – scrive ancora Cinzia Canali – “Dai giovani emerge una forte domanda di politiche ambientali, in particolare per il livello locale, con risposte positive, fatte anche di maggiori controlli e sanzioni, di regole per salvaguardare la biodiversità, la silvicoltura, il suolo, i luoghi pubblici.”

Infine, conclude la Canali nella sua presentazione,  “I risultati ottenuti esprimono tutto l’interesse e la passione per la vita. Insieme aiutano a capire e valorizzare le differenze tra generi e generazioni. Nascono da giudizi vivaci, polarizzati verso il massimo dell’accordo e del disaccordo, vissuti in modi diretti e quotidiani. È il modo dei giovani e dei volontari di esprimere la loro domanda di futuro per la Sardegna, i suoi abitanti, i territori, le ricchezze culturali e ambientali.”

Con questo lavoro, il CSV Sardegna Solidale offre il proprio contributo alla riflessione e al dibattito in corso, per cercare strade che tornino a farci “passare sulla terra leggeri”.

Un sentito ringraziamento all’equipe della Fondazione Zancan che, come sempre, ha messo professionalità, anima e cuore in questo lavoro di indagine e di ricerca. Un ringraziamento speciale a tutti i volontari che hanno collaborato alla ricerca e ai dirigenti, docenti e studenti
dei seguenti istituti superiori:

  1. Istituto Tecnico Industriale «G. Marconi», Cagliari
  2. Istituto Professionale Per i Servizi Sociali «S. Pertini», Cagliari
  3. Istituto Tecnico «Michele Giua», Cagliari
  4. Liceo Scientifico «Euclide», Cagliari
  5. I.I.S. «Amsicora» – Ist. Prof. per l’Agricoltura e l’Ambiente, Olbia
  6. Liceo Scientifico «A. Mossa», Olbia
  7. I.I.S. «S.A. De Castro», Oristano – Liceo Classico
  8. I.I.S. «A. Segni», Ozieri

A tutti auguriamo Buona Lettura!

Oltre 2700 i volontari iscritti ai corsi di formazione online promossi dal csv sardegna solidale

Oltre 2700 i volontari iscritti ai corsi di formazione online promossi dal csv sardegna solidale

Ad oggi, 21 giugno 2020, sono esattamente 2718 i volontari iscritti ai 21 corsi di formazione a distanza promossi dal CSV Sardegna Solidale. Una valanga di adesioni che ha superato ogni possibile previsione. Ecco di seguito la tabella con i titoli dei corsi e il numero degli iscritti:

Titolo del corsoNumero iscritti
1 – Essere un volontario: identità’, valori e motivazioni (1 incontro/1 webinar da 2 ore)159
2 – Quale volontariato per quale società’? Volontari e nuovi scenari sociali (1 incontro/1 webinar da 2 ore)146
3 – Codice del Terzo Settore: aspetti legali, amministrativi e fiscali per odv ed ets (2 incontri/2 webinar da 2 ore ciascuno)275
4 – Progettazione sociale (2 incontri/2 webinar da 2 ore ciascuno)221
5 – Progettazione europea (1 incontro/1 webinar da 2 ore)182
6 – Le basi della comunicazione nella società di oggi (1 incontro/1 webinar da 2 ore)206
7 – Comunicare con i giornali, le radio, le tv e i social (3 incontri/3 webinar da 2 ore ciascuno)215
8 – Il volontariato nelle emergenze (1 incontro/1 webinar da 2 ore)234
9 – Fundraising – Raccolta fondi (1 incontro/1 webinar da 2 ore)76
10 – Crowdfunding – Raccolta collettiva e collaborativa di fondi (1 incontro/1 webinar da 2 ore)69
11 – Webinar e utilizzo delle piattaforme per le videoconferenze (1 incontro/1 webinar da 2 ore)74
12 – Gestione dello stress in emergenza (1 incontro/1 webinar da 2 ore)91
13 – Gestione dello stress e prevenzione del disagio psicologico (1 incontro/1 webinar da 2 ore)99
14 – Violenza contro le donne: operare nel campo della violenza di genere (1 incontro/1 webinar da 2 ore)76
15 – La comunicazione con i giovani (1 incontro/1 webinar da 2 ore)84
16 – La comunicazione interpersonale tra volontari (1 incontro/1 webinar da 2 ore)91
17 – La gestione delle risorse umane volontarie (1 incontro/1 webinar da 2 ore)88
18 – Il gruppo di lavoro – leadership, ruoli, processi e dinamiche di un gruppo di volontari (1 incontro/1 webinar da 2 ore)89
19 – La gestione dei conflitti tra volontari (1 incontro/1 webinar da 2 ore)86
20 – Operatori radio volontari della Protezione Civile (1 incontro/1 webinar da 2 ore)66
21 – Privacy – La tutela dei dati personali nelle organizzazioni di volontariato (1 incontro/1 webinar da 2 ore)91
TOTALE VOLONTARI ISCRITTI AI CORSI:2718

Nei prossimi giorni saranno pubblicate ulteriori nuove proposte formative che sicuramente faranno salire ulteriormente il numero dei volontari iscritti.

Pubblicheremo inoltre, a breve, l’esito dei questionari di gradimento compilati dai partecipanti.

Per iscriversi ai corsi è necessario compilare il seguente form:

ps://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSes-BVSm6Ntv6gYmg34U5HEfBiVcHGv9-G9bdL8PaOMWAspdw/viewform

Comunicato per le Organizzazioni di Volontariato: prorogata al 30 novembre la presentazione dei bilanci e la presentazione dell’adeguamento degli statuti

Comunicato per le Organizzazioni di Volontariato: prorogata al 30 novembre la presentazione dei bilanci e la presentazione dell’adeguamento degli statuti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il Comunicato per le Organizzazioni di Volontariato inviato dal Dott. Vincenzo Pavone, direttore della Direzione generale, Servizio Supporti Direzionali e Finanziari della Regione Autonoma della Sardegna

Si informano le Organizzazioni di Volontariato, che a seguito dell’emergenza epidemiologica Covid – 19 il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, all’art. 35 ha prorogato al 31 ottobre 2020 la scadenza per l’approvazione dei bilanci e degli adeguamenti statutari ricadenti nel periodo emergenziale.
Pertanto la presentazione all’ufficio competente dei bilanci, ai sensi dell’art. 7 della legge regionale 13 settembre 1993, n. 39, stabilita per il 30 maggio 2020 è differita al 30 novembre 2020, mentre la presentazione degli adeguamenti statutari fissata per il 30 giugno 2020 è prorogata al 30 novembre 2020.
Resta inteso che le organizzazioni che fossero in grado di convocare le proprie assemblee dei soci con modalità compatibili con le prescrizioni vigenti in materia di limitazione della circolazione del Covid – 19 potranno comunque provvedere all’invio di tali documenti.

f.to Il Direttore del Servizio
Dott. Vincenzo Pavone

Coronavirus e Attività di Volontariato

Coronavirus e Attività di Volontariato

Da più parti giungono a questo CSV quesiti e domande circa l’attività di volontariato in questo tempo di emergenza sanitaria.

CSVnet ha commissionato allo Studio Degani di Milano un parere su come i volontari e le organizzazioni non profit possono continuare a svolgere le loro attività in sicurezza, seguendo le misure stringenti introdotte per arginare il contagio da Coronavirus. Tali misure prevedono infatti limitazioni all’azione e alla mobilità che richiedono una veloce riorganizzazione interna agli enti del terzo settore. Tra le disposizioni è inoltre da rilevare la sospensione dell’incompatibilità tra lo status di lavoratore e quello di volontario prevista dal Codice del terzo settore. Il testo, aggiornato al 15 marzo e collocato in un quadro normativo in continua evoluzione, e in assenza (se non per una piccola eccezione) di disposizioni normative specifiche sul volontariato. Le linee guida sono quindi state redatte seguendo le indicazioni generali e valutando le disposizioni specifiche per le singole attività.
A questo link il documento integrale.
A questo link un articolo di sintesi.

EMERGENZA CORONAVIRUS – NUMERI E SERVIZI UTILI

EMERGENZA CORONAVIRUS – NUMERI E SERVIZI UTILI

In ottemperanza a quanto prescritto con le disposizioni governative e fino al 03 aprile 2020 sono sospesi tutti gli eventi e manifestazioni, a tutela della salute di tutti i cittadini.

Ecco i numeri utili in questo periodo di emergenza sanitaria

ATS Sardegna numero verde 800 31 13 77

 per tutto il territorio regionale, attivo tutti i giorni della settimana, dalle ore 8 alle ore 20.

Ministero della Salute Numero nazionale di pubblica utilità 1500

Servizio di Emergenza-Urgenza 118

Filo diretto Psicologico Coronavirus/Covid-19 Numero Verde 800197500

CSV Sardegna Solidale Numero Verde 800 150 440

per PERSONE SOLE e IN DIFFICOLTA’.

Per PERSONE NON UDENTI è attivo il numero 366 8223383 per SMS e WHATSAPP.

I Servizi funzionano dal lunedì al venerdì dalle 09,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30.

Per informazioni sull’Emergenza Coronavirus si rimanda al sito della Regione Sardegna raggiungibile a questo link:

https://www.regione.sardegna.it/j/v/2834?s=1&v=9&c=94253&na=1&n=8&c1=289&nodesc=1&ph=1

Sul sito di CSVnet sono pubblicati tutti i provvedimenti che riguardano il Terzo Settore. Vai al link:

https://www.csvnet.it/component/content/article/144-notizie/3574-coronavirus-tutti-i-provvedimenti-che-riguardano-il-terzo-settore?Itemid=893

Auspichiamo tempi migliori per tutti!

Papa Francesco scrive al Mattino di Padova

Papa Francesco scrive al Mattino di Padova

Pubblichiamo la bellissima lettera che Papa Francesco ha scritto al quotidiano IL MATTINO di Padova

Gentile Direttore PAOLO POSSAMAI, anzitutto mi perdoni l’informalità del gesto.

 
Attraverso il suo giornale, con tutto il mondo dei lettori, vorrei raggiungere la società civile della città di Padova e tutte le comunità cristiane con i loro sacerdoti e il Vescovo. Sono a conoscenza che questo è l’anno di “Padova Capitale Europea del Volontariato 2020”.

Scrivo a voi, dunque, per scrivere simbolicamente a tutti. La sofferenza e la morte che, come in altre parti d’Italia, state vivendo a causa del virus è per me motivo di preghiera e vicinanza umana. E’ anche la ragione della speranza cristiana: anche in questi momenti Dio ci sta parlando. Spetta all’uomo saper cogliere, dentro a questa voce, una guida per continuare a costruire, quaggiù, un pezzettino del Regno di Dio.

Questa situazione di pericolo, però, è anche un’occasione per vedere di che cosa sono capaci gli uomini e le donne di buona volontà. Penso a chi, in questi giorni, si sta impegnando oltre il dovuto: il personale medico e paramedico innanzitutto. La buona volontà, sempre unita ad un forte senso di responsabilità e di collaborazione con le apposite autorità competenti, diventa un valore aggiunto di cui il mondo ha estremo bisogno.

Volontà è un termine che richiama il volontariato: un tema che per tutto quest’anno si abbina a Padova. Per la vostra città è un’occasione meravigliosa di raccontare al mondo il vostro DNA fatto di uso generoso del tempo e di condivisione dei talenti. Conosco il buon cuore della gente veneta: siate orgogliosi della vostra storia e responsabili di tutto il bene seminato da chi vi ha preceduto. Se immagino la carità come fosse un romanzo, allora ci sono dei capitoli bellissimi che sono stati scritti a Padova e poi messi a disposizione di tutti.

“Ricucire insieme l’Italia” è il motto che avete scelto come filo conduttore di tutto quest’anno. Ricucire è un verbo che richiama la cucitura e il rammendo, operazioni che si mostrano necessarie maggiormente dopo uno strappo, una ferita.

Oggi siamo sottoposti alla tentazione di gettare invece che riparare, di sfasciare piuttosto che ricucire: è la sorte che riserviamo non solo agli oggetti, ma anche alle persone, soprattutto a quelle più indifese. Le storie personali degli uomini e delle donne, però, sono il patrimonio più importante che abbiamo: a nessuna di loro dovrebbe essere rifiutato uno sguardo amorevole di attenzione e un gesto di bontà. Gesti che raccontino quanto l’altro, a prescindere dalla situazione di vita in cui si trova, è importante e amato.

In questo momento – di gioia per il riconoscimento europeo e di fatica a causa di questa situazione di pericolo -, desidero anch’io unirmi a voi condividendo una bella pagina di carità. Ogni anno, nella sera del Venerdì Santo, celebro la Via Crucis al Colosseo: in quell’occasione, tanto cara al popolo cristiano, accompagniamo Cristo lungo la via della Croce. E’ un cammino che ogni anno individua una tematica perché Dio è il Dio che parla dentro ad una storia, attraverso dei volti, usando le nostre biografie.

Quest’anno ho voluto che fosse la parrocchia della vostra Casa di Reclusione, il Due Palazzi, a proporre al mondo le quattordici stazioni. Ho scelto il carcere, colto nella sua interezza, per fare in modo che, anche stavolta, fossero gli ultimi a dettarci il passo. Assieme a don Marco Pozza, che lei ben conosce, abbiamo pensato le meditazioni come un’opera corale, unendo i vari volti che compongono il mondo delle carceri: la vittima, la persona detenuta, l’agente di Polizia Penitenziaria, il volontario, la famiglia di chi è detenuto, il magistrato di sorveglianza, il funzionario pedagogico, la Chiesa, la persona innocente, a volte, ingiustamente accusata.

Il carcere è un caleidoscopio di situazioni ed è sempre forte il rischio di raccontarne un particolare a scapito dell’insieme. La risurrezione di un uomo non è mai opera di un singolo, ma di una comunità che lavora alleandosi assieme.

Quando ho letto le meditazioni scritte mi sono commosso: mi sono sentito molto partecipe di questa storia, mi sono sentito fratello di chi ha sbagliato e di chi accetta di mettersi accanto a loro per riprendere la risalita della scarpata. Sono consapevole che non è semplice armonizzare giustizia e misericordia: laddove questo riesce, però, il guadagno è a favore di tutta la società. Ringrazio la parrocchia del carcere e, insieme a loro, ringrazio tutte le persone che operano a favore di questo mondo ristretto: Dio benedica il buon cuore di chi sfida l’indifferenza con la tenerezza.

Ho scelto di dare l’annuncio dalle pagine del suo giornale perché mi piacerebbe che questa mia scelta fosse una carezza alla sofferenza di questi giorni. Una carezza simbolica che, da “Padova Capitale Europea del Volontariato 2020”, possa estendersi a tutte le altre città che condividono questo momento e, contemporaneamente, stanno dando al mondo testimonianza di buona volontà. La storia grande è fatta di tante storie piccole, locali, particolari che hanno una bellezza tutta loro.

A lei, a tutta la redazione del suo giornale e ai suoi lettori giungano i miei auguri e la mia vicinanza. Unitamente alla mia benedizione che estendo, in maniera tutta particolare, alle persone che stanno piangendo un loro caro e alle persone anziane, ammalate e detenute che, a causa dell’emergenza, si trovano impossibilitate anche a ricevere una semplice visita di conforto.

Francesco

Campagna 2020 di promozione del volontariato e della cultura della solidarieta’

Campagna 2020 di promozione del volontariato e della cultura della solidarieta’

Per il CSV Sardegna Solidale il 2020 si è aperto con la presentazione del dvd “La forza della Solidarietà” che ripercorre 20 anni di attività a favore del volontariato presente e operante in Sardegna.

Ora parte una campagna mirata a promuovere il volontariato e la cultura della solidarietà nei suoi molteplici aspetti.

La campagna ripercorre le orme delle campagne realizzate nelle annualità precedenti e anche stavolta usa un linguaggio di grande efficacia come quello artistico. Linguaggio facile e di grande impatto.

In allegato trovate 3 nuovi manifesti che il CSV Sardegna Solidale ha commissionato e realizzato per la campagna di promozione del volontariato e, ancor di più, per la promozione della cultura della solidarietà e della giustizia sociale, in occasione del proprio ventennale di attività e in attuazione degli obiettivi ricompresi nell’Agenda 2030.

Nei prossimi giorni saranno inviati a tutte le organizzazioni e gli enti della nostra regione, a tutte le scuole, le parrocchie, i gruppi… Perchè diventino stimolo e confronto su temi che vanno ulteriormente sviluppati e che la nostra società avverte come indispensabili e irrinunciabili.

Siamo convinti che il grande manle è l’indifferenza e che la solidarietà è tale quando diventa scelta personale. Vale la pena ricordare che la solidarietà per tutti i cittadini italiani è un dovere costituzionale.

E’ online il nuovo Portale del CSV Sardegna Solidale

E’ online il nuovo Portale del CSV Sardegna Solidale

Da oggi è online il nuovo portale del CSV Sardegna Solidale. Più semplice e più funzionale: nuovo design, nuovo layout, nuova home page totalmente ridisegnata.

Il layout chiaro e moderno del nuovo portale offre ai visitatori un’ottima panoramica sui servizi offerti dal CSV Sardegna Solidale e sulle attività, iniziative ed eventi promossi.

Al centro di tutto la promozione del volontariato e della cultura della solidarietà in tutte le possibili declinazioni.

Uno strumento di servizio che aiuterà volontari e associazioni a fare meglio ciò che già fanno bene. Uno strumento che permetterà di sviluppare ulteriormente la rete unitaria e plurale che il CSV Sardegna Solidale promuove e sostiene.

Numerose le novità introdotte nel nuovo portale: la bacheca, i video (canale youtube), i collegamenti con i social media, l’area riservata, il blog, la piattaforma crowfounding…

Le numerose novità introdotte ci inducono a ritenere che I primi mesi di funzionamento del nuovo portale sono da ritenersi “sperimentali” per dare l’opportunità a tutti i visitatori di segnalare disguidi, incongruenze e possibili miglioramenti.

Con questo spirito vi invitiamo a visitare il nuovo Portale dandovi il più caloroso benvenuto!

Grazie, Papa Francesco. A un anno dall’udienza speciale riservata a Sardegna Solidale

Grazie, Papa Francesco. A un anno dall’udienza speciale riservata a Sardegna Solidale

Abbiamo incontrato Papa Francesco!
Esattamente un anno fa: il 30 novembre 2018.

Un evento ricco di emozioni, sentimenti, passione ed entusiasmo. Il punto di arrivo e di ripartenza di vent’anni di servizio e di attività. Con la finalità di costruire una Sardegna Solidale, a misura d’uomo e, perciò, giusta.

Su trinta ‘e Sant’Andrìa de su duemitzadegheotto abbiamo incontrato Papa Francesco! Sì, il sogno si è avverato. Lo abbiamo atteso, lo abbiamo visto, lo abbiamo salutato, lo abbiamo sentito; ci ha parlato, ci abbiamo parlato, lo abbiamo toccato, lo abbiamo abbracciato. Gli abbiamo confidato le nostre cose più intime. Gli abbiamo rappresentato le nostre preoccupazioni e i nostri sogni. Lo abbiamo sentito uno di noi.
Papa Francesco, uno di noi!
E quante cose non siamo riusciti a dirgli e avremmo invece voluto raccontargli.
Sono testimone oculare delle centinaia di mani tese verso le mani di Francesco, delle parole dette a mezza voce, delle lacrime – tante – versate al suo cospetto, talvolta unica e vera espressione di comunicazione, espressione di rispetto e di riverenza verso il 266° Vescovo di Roma, guida della Chiesa nel mondo. “Non fate male a Papa Francesco”, urlo agli amici volontari che quasi lo travolgono per esprimergli vicinanza e gratitudine. Papa Francesco si volta e sorride e mi indica la sua mano sinistra spesso “strappata” dai fedeli e che, forse, gli causa non pochi dolori.
Li ha salutati tutti, i volontari accorsi da diverse parti della Sardegna per partecipare a questa Udienza speciale, storica. A tutti ha stretto la mano, ha rivolto una parola e un sorriso. Un saluto speciale lo ha riservato agli amici e collaboratori disabili, seduti nelle loro carrozzine. E il suo entusiasmo si è reso ancora più tangibile quando ha accarezzato i bambini presenti, quando si è soffermato con i più anziani e con le (poche) donne in stato di avanzata gravidanza. Uno sguardo, una parola, un sorriso per tutti. E per Andrea un regalo speciale del Papa, per celebrare il suo onomastico.
Nella mente scorrono i vent’anni di attività che siamo venuti a solennizzare con questo atteso altissimo incontro. “Siamo qua per celebrare vent’anni di vita comune. E non potevamo avere regalo più bello: incontrare Pietro, incontrare Papa Francesco, che illumina, conferma e guida la Chiesa in un momento difficile e delicato e che è punto di riferimento irrinunciabile per il mondo intero e per ciascuno di noi.
”Caro Papa, siamo qui davanti a te e con te vogliamo condividere la preoccupazione per la sopravvivenza e per i diritti negati a tante, troppe perso-ne; con te vogliamo condividere la speranza di un mondo più pulito, più giusto e più umano; ma, anche in questo momento, il pensiero corre a chi pensa solo a distruggere ciò che altri hanno costruito con fatica e con successo.
“In questi anni abbiamo avuto anche momenti di grandi difficoltà. Momenti di salita che sembrano non essere finiti: è sempre in corso il tentativo di smantellare la rete unitaria e plurale faticosamente costruita intorno allo slogan-programma “volontari per volontari”.
“Vi incoraggio a proseguire la vostra missione…”, incalza il Papa. Nessun tentennamento, nessuna “resa”. Perché, dice Francesco, “il servizio di volontariato solidale è una scelta che rende liberi e aperti alle necessità dell’altro; alle esigenze della giustizia, alla difesa della vita, alla salva-guardia del creato…”
Una scelta che rende liberi e aperti. Liberi da pregiudizi, vincoli, ricatti, intimidazioni, pressioni, ingessature, favori. scambi e schiavitù varie; liberi nel pensiero, nelle parole, nelle azioni; aperti alle prospettive e alle opportunità che i nuovi scenari presenta-no e che la realtà richiede.
Vent’anni sono un importante segmento di storia, un patrimonio del volontariato e della società sarda (e non solo). Leggi, decreti, commi e circolari varie devono essere al servizio del bene comune; non possono essere catene che imprigionano e impediscono di costruire una società genuinamente solidale.
Ce lo ha raccomandato, con fermezza, Papa Francesco. Lo richiede il servizio che abbiamo scelto di svolgere attraverso la nostra attività di volontariato e le nostre piccole e grandi azioni volontarie.
Ancora grazie, Papa Francesco!

Grazie, Papa Francesco! (il video integrale dell’Udienza Speciale)

Grazie, Papa Francesco! (il video integrale dell’Udienza Speciale)

GRAZIE, PAPA FRANCESCO!

Ci hai permesso di vivere una giornata stupenda, indimenticabile, “storica”.

Ci hai fatto un grande dono che resterà nel cuore e nella memoria di tutti noi!

Grazie, di cuore!

 

Chi vuole può vedere la DIRETTA DELL’UDIENZA SPECIALE DI PAPA FRANCESCO CON I VOLONTARI DEL CSV SARDEGNA SOLIDALE CLICCANDO SUL LINK SEGUENTE:

La diretta dell’Udienza Speciale concessa da Papa Franceso al CSV Sardegna Solidale il 30 novembre 2018 nell’Aula Paolo VI