Lo dichiara Don Angelo Pittau, già presidente del Comitato Promotore del CSV Sardegna Solidale, nell’Appello reso pubblico il 03 aprile u.s. e che riportiamo di seguito

Ancora una volta le regole vengono infrante.

L’Onc (Organismo Nazionale di Controllo) ha deliberato per la terza volta l’esclusione del Csv Sardegna Solidale Odv nella procedura di accreditamento di un Csv per l’ambito territoriale  Sardegna.

Una situazione paradossale e a dir poco opaca che riguarda solo la Sardegna e che nelle altre regioni si è risolta superando tutte le difficoltà burocratiche che in questa regione sono diventate insormontabili

Una situazione che lascia intravedere un disegno prestabilito mirato a cancellare Sardegna Solidale e che ha chiari riferimenti politici con personaggi (presenti anche oggi nel Consiglio Regionale della Sardegna e in Parlamento) che da sempre perseguono questo scopo.

A titolo semplificativo si può rileggere la versione originale della L.R. n. 23 del 2005, legge originariamente di 44 articoli, sul sistema integrato dei servizi alla persona alla cui stesura abbiamo modestamente contribuito, non immaginando che all’ultimo istante potesse venir approvato un articolo non discusso in commissione e che prevedeva già allora la cancellazione del Csv Sardegna Solidale (vds. Art. 45 legge regionale della Sardegna n. 23/2005).

O, sempre a titolo di esempio, si veda la recente interrogazione n. 1657/A del 26 ottobre 2022, primo firmatario il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale, nella quale con premesse totalmente false si adombrano irregolarità nella documentazione prodotta alla regione Sardegna da parte di Sardegna Solidale.

Mai una parola sulle gravissime irregolarità delle compagine competitor, costituita oggi da 13 associazioni e che è stata ammessa dall’Onc e dall’Otc Sardegna a un bando pubblico (luglio 2021) senza averne i requisiti richiesti per potervi partecipare e che è stata addirittura accreditata come Csv in Sardegna e che nonostante le gravissime illegalità è stata invitata a iniziare la sua (in)attività, con finanziamento di 1.300.000 euro, impedendo di fatto a tutto il volontariato sardo per proseguire nelle attività già programmate e nell’offerta di sostegno e dell’accompagnamento in un momento delicatissimo della loro vita associativa (la trasmigrazione dei registri regionali al Runts, l’adeguamento degli statuti e l’adozione dei nuovi schemi di bilancio in base al Cts).

Sardegna Solidale ad oggi è costituita da 280 associazioni socie, distribuite su tutto il territorio regionale; da 40 sportelli aperti nelle associazioni di volontariato del territorio; da 62.000 volontari certificati e da 400 associazione socie indirette. A questi si aggiungano 200 operatori volontari in servizio civile universale ed altri 210 che entreranno in servizio nei prossimi mesi.

Una realtà di fatica e di successo che ha segnato positivamente la vita sociale e associativa in Sardegna con iniziative e manifestazioni che hanno riscosso sempre il consenso e la partecipazione degli Enti locali, delle Istituzioni, delle associazioni e dei singoli cittadini.

Una realtà incoraggiata da Papa Francesco il 30 novembre 2018 in occasione dell’udienza speciale concessa a una folta rappresentanza costituita da 700 volontari di Sardegna solidale: Le sue indelebili parole sono ancora oggi di stimolo e di conforto: “Vi incoraggio – disse ai volontari in quella circostanza – a proseguire con passione la vostra missione, ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri”.

Dell’art. 45  (dicembre 2005) fino alla determinazione dell’Onc del 28 dicembre u.s. Sardegna Solidale ha subito attacchi di diverso genere resistendo e rintuzzando gli stessi con una unica strategia e motivazione: continuare la propria opera di volontari che è la vera forza di contrapposizione alle logiche di  potere e di sopraffazione espresse nelle situazioni citate.

Abbiamo ripreso le altissime parole del Papa come quelle del Presidente Mattarella, per noi diventate uno slogan e un programma “Volontariato, straordinaria energia civile”.

Ne siamo convinti, ma le nostre forze sembrano non essere sufficienti.

Per questo chiediamo a tutti voi di aiutarci ad approfondire il tema e di voler verificare attentamente quanto successo finora.

La Conferenza Episcopale Sarda, 267 Sindaci della Sardegna, centinaia di associazioni, migliaia di singoli cittadini ci hanno incoraggiato a proseguire il nostro percorso, nonostante le avversità. Abbiamo apprezzato e tenuto nella massima considerazione tutti questi interventi. Ma anche questi sembrano essere insufficienti.

Resta ancora da denunciare compiutamente – in tutte le sedi opportune – quanto succintamente esposto, per dare dignità e giustizia a quanti in questi ultimi 20 anni hanno speso gran parte della loro vita al servizio degli altri e della comunità.

La procedura di accreditamento 2022 ha avuto lo stesso percorso: irregolarità gravissime non hanno impedito che venisse nuovamente accreditato il soggetto concorrente. Forse fanno fede le altosonanti (quanto vuote) sigle degli Enti firmatari, i cui esponenti siedono nell’Organismo Territoriale di Controllo  (controllori/controllati) ma che sembra non possano creare alcun problema. L’evidente conflitto di interessi non sembra impensierire alcuno, neppure coloro che lo invocano continuamente per gli “altri”.

Dall’analisi di uno solo dei soci dell’Ente accreditato come Csv emerge che sono stati validati come Enti di Terzo Settore, in dispregio di quanto scritto nella medesima Procedura, almeno 11 Srl/arl, 38 enti con meno di 7 soci persone fisiche e circa 290 società sportive dilettantistiche, spacciate per enti di terzo settore.

L’Otc Sardegna (in conflitto di interesse) ha verbalizzato che sulla documentazione di questo soggetto “non ha rilevato carenze” e l’Onc non ha esitato ad accreditarlo come Csv in Sardegna.

Per la seconda volta. Violando i requisiti richiesti.

Per questo ci appelliamo nuovamente alla giustizia.

E per questo speriamo che ci sia finalmente un giudice a Berlino.

 Don Angelo Pittau

In agenda dal 30/06/2024 al 30/06/2024