Sabato 9 maggio 2015, dalle 10.00 alle 17.00, a Roma presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, Università di Roma (via Salaria 113), si svolgerà l’Autoconvocazione del Volontariato Italiano.

L’iniziativa è promossa da Forum Nazionale del Terzo Settore, dalla Consulta del Volontariato presso il Forum, dal Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato (CSVnet), dalla Conferenza permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato (ConVol), dalla Caritas Italiana e dal Centro Nazionale Volontariato (CNV).

E’ la prima tappa di un percorso, che proseguirà fino al 5 dicembre 2015, Giornata internazionale del Volontariato.

Obiettivo dell’autoconvocazione è dare voce alle istanze e alle proposte del volontariato italiano: l’attuazione della Riforma del Terzo Settore, precisano gli organizzatori, non ha adeguatamente ascoltato il mondo del volontariato e non ha saputo dare rappresentanza ai suoi valori, ma anche alle sue richieste e proposte.

Perciò, "vogliamo dare voce al volontariato, una realtà diffusa in tutto il Paese in modo eterogeneo ma capace di esprimere valori condivisi come il dono, la gratuità, la partecipazione e la responsabilità che sono il presupposto su cui costruire l’Italia che verrà. Nella Riforma del Terzo Settore abbiamo visto evaporare il principio di sussidiarietà nella gestione dei Centri di Servizio; chiediamo che venga riconosciuta l’identità e l’autonomia del Volontariato, non solo la sua capacità di rispondere operativamente ai bisogni sociali" dichiara il presidente di CsvNet, Stefano Tabò, .

Il vasto mondo della solidarietà in Italia raccoglie 4,5 milioni di volontari, attivi in migliaia di organizzazioni.

Come arrivare
– Dalla stazione Termini: prendere uno dei seguenti autobus: 38, 92, 223, 360. Scendere alla fermata “Fiume”. Da lì proseguire a piedi per circa 400 mt.
– Dalla stazione Tiburtina: dalla stazione raggiungere a piedi (circa 400 mt) la fermata “Crociate”, da lì prendere uno dei seguenti autobus: 495 (direzione Valle Aurelia) e scendere alla fermata “Fiume”. Da lì proseguire a piedi per circa 400 mt. 490 (direzione Cornelia) e scendere alla fermata “Fiume”. Da lì proseguire a piedi per circa 400 mt.
– Dall’Aeroporto "Leonardo Da Vinci" (Fiumicino): prendere il treno Fs Leonardo Express e scendere alla stazione Termini. Prendere uno dei seguenti autobus: 38, 92, 223, 360. Scendere alla fermata “Fiume”. Da lì proseguire a piedi per circa 400 mt.

Per visualizzare la mappa cliccare sul seguente link:

 

https://goo.gl/maps/TFKfk

 

 Per partecipare è necessario iscriversi compilando il modulo online.

 

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 PROGRAMMA

Ore 9.45 Registrazione dei partecipanti

Ore 10.20 Saluti del Prof. Mario Morcellini, direttore Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale

Ore 10.30 Avvio dei lavori a cura di Toni Mira, giornalista

Ore 10.35 Perché siamo qui – voci del volontariato

Ore 10.55 Presentazione dell’iniziativa – Pietro Barbieri, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore

Ore 11.15 Introduzione a cura di Mauro Magatti, sociologo

Ore 11.40 Brevi interventi dei partecipanti

Ore 13.00 Avvio dei gruppi di lavoro

Ore 15.00 Termine dei gruppi di lavoro e rientro in plenaria

Ore 15.10 Presentazione rapporti conclusivi dei gruppi di lavoro

Ore 15.45 Rilancio dei temi emersi e prospettive della mobilitazione del Volontariato – a cura dei Promotori dell’Autoconvocazione

Ore 16.30 Termine dei lavori

 

Gruppi di Lavoro

 

1) I valori del volontariato

Dono, gratuità, sussidiarietà e partecipazione: tra previsione costituzionale, riforma del Terzo Settore e istanze di cambiamento.

 

Alcuni spunti per il confronto:

E’ consapevolezza diffusa la “tipicità” della azione volontaria anche come forma compiuta della idea di cittadinanza solidale presente nella Costituzione? Questa consapevolezza aiuta a costruire forme organizzative e strategie operative capaci di evidenziare i valori del volontariato? Non si rischia una distanza tra dimensione testimoniale personale e collettiva ed effettiva capacità di contaminazione valoriale dei territori? La parola volontariato ha conservato la sua efficacia comunicativa nel tempo che stiamo vivendo? Il volontariato organizzato sta raccogliendo le sfide poste dai processi globali di cambiamento, sul piano sociale, organizzativo e culturale?

 

2) Volontariato e coesione sociale

Azione volontaria e animazione comunitaria, contrasto alla povertà e lotta alla disuguaglianza, strategie di inclusione, produzione di beni relazionali e promozione di economia sociale.

 

Alcuni spunti per il confronto:

Come può il volontariato organizzato – conservando la sua specificità – promuovere cambiamenti nei modelli economici e favorire lo sviluppo di una economia solidale? Quali spazi e quali forme di impegno può privilegiare oggi il volontariato per dare voce a chi non ne ha? Come diffondere il senso della democrazia come pratica solidale per l’assunzione delle scelte collettive?

 

3) Volontariato, sussidiarietà, beni comuni

Autonomia delle organizzazioni e delle reti e relazioni con le istituzioni. Le forme regolative della sussidiarietà, fra sperimentazioni e rigidità, per la cura dei beni comuni.

 

Alcuni spunti per il confronto:

La riforma del titolo V della Costituzione ha rappresentato una vera svolta nell’autoconsapevolezza del volontariato e nei suoi rapporti con le istituzioni? Quali sono le questioni irrisolte nella relazione con gli enti locali e le amministrazioni regionali? Si sono costruiti sistemi di governance sussidiaria territoriale negli ambiti in cui il volontariato è particolarmente significativo? Il modello “consultivo” delle amministrazioni è efficace? Quali prospettive vanno auspicate in questo ambito?

 

4) Volontariato e legalità

Volontariato come espressione del “dovere inderogabile di solidarietà” (art. 2 Costituzione), ruolo culturale e azione di cambiamento, advocacy e anticipazione. Le sfide della legalità e della lotta a tutte le illegalità.

 

Alcuni spunti per il confronto:

Il tema della legalità è una dimensione ordinaria dell’azione del volontariato? Quale può essere il contributo concreto che il Volontariato può offrire in questo ambito? Quali le pratiche significative realizzate?

 

5) Volontariato, comunicazione, cultura

La “costruzione dell’uomo solidale” è un impegno che sfida il volontariato particolarmente in un tempo di prevalenza dell’individualismo egoista.

 

Alcuni spunti per il confronto:

Come può il volontariato oggi comunicare i propri valori e la propria visione per contribuire ad un cambiamento della mentalità e degli stili di vita? Quali sono le derive comunicative (come ad esempio la tv del dolore, l’enfasi sull’emergenza,…) che vanno contrastate? Il volontariato riesce a comunicare non solo il proprio fare, ma anche una idea complessiva di cittadinanza solidale? In questi anni come è cambiata la percezione sociale del volontariato?

 

6) Volontariato e globalizzazione della solidarietà

Diritti fondamentali, partecipazione e solidarietà declinati a dimensione nazionale e internazionale.

 

Alcuni spunti per il confronto:

Quali responsabilità per il volontariato italiano nella situazione attuale? In che misura le pratiche territoriali di solidarietà intercettano fenomeni globali come quello delle migrazioni, non solo per gli effetti, ma anche per la costruzione di strategie di soluzione? Quali connessioni/contaminazioni sono possibili tra le diverse forme di volontariato e di pratiche solidali impegnate sui problemi nazionali e internazionali?

7) Volontariato: reti, forme di sostegno e Csv

La dimensione della rete fa parte dell’agire operativo e politico del volontariato: reti e partenariati; reti locali e reti nazionali; reti tematiche e reti orizzontali; reti di sole odv e reti miste. I CSV sono, essi stessi, espressione di reti locali: la risposta del volontariato italiano per l’autogestione della propria promozione.

 

Alcuni spunti per il confronto:

Reti: come, per quali obiettivi, per fare cosa, organizzate come, sostenute da chi? Quali lezioni si possono apprendere dall’esperienza sin qui maturata? Quali rischi e opportunità nella riforma dei Csv? C’è un “oltre” ancora da chiedere ai CSV? Cosa serve per un efficace sostegno ed una lungimirante promozione del volontariato organizzato nei prossimi anni?

 

8) Volontariato e generazioni

Promuovere il volontariato fra i giovani: scuola, generazioni, pratiche e nuovi linguaggi, comunicazione. Sfide di cambiamento per le organizzazioni.

 

Alcuni spunti per il confronto:

OdV e capacità di dare responsabilità gestionali ai giovani. Sono sufficienti i canali esistenti di dialogo esperienziale tra le generazioni? Esistono dei nodi, di linguaggio, di modelli culturali e organizzativi, che impediscono o rendono difficoltoso questo dialogo? Il termine volontariato è capace di suscitare, senza ambiguità, i valori di una cittadinanza ispirata ai valori della Costituzione?

 

 

Visita il sito www.autoconvocazionevolontariato.it per saperne di più