Di fronte alla Torre di San Giovanni, in mezzo alle mura e alle altre costruzioni antiche dove si respira il senso della storia che passa, delle dominazioni che si susseguono, delle oppressioni subite e delle libertà conquistate, poco dopo mezzogiorno si è fatto silenzio. Gian Piero Farru, presidente del CSV Sardegna Solidale, ha in mano un microfono e con voce calma invita tutti i presenti a fare mezzo minuto di silenzio: è l’undici settembre, sono trascorsi dieci anni dalla strage di New York e dalla svolta storica delle sue conseguenze. Ricordare le vittime di quel giorno e tutti quelli che sono stati uccisi nelle guerre e negli attentati di questo decennio, ogni tanto bisogna: è la memoria.
La scultura del Seme di pietra, opera di Pinuccio Sciola, è adagiata su una ciotola in marmo, ben visibile a chi passa nel centro storico della città. Ballano vicino alla scultura, con eleganza ed entusiasmo, i ragazzini del Gruppo folk Nostra Signora di Talia di Olmedo, presenti alla manifestazione col loro sindaco.
La Banda Musicale di Alghero propone diversi brani, compreso l’Inno nazionale italiano, mentre il Coro Sardo di Villanova Monteleone esegue alcuni brani della tradizione sarda, completati al termine della mattinata dal Coro Boghes e Ammentos di Ittiri. A benedire il Seme di pietra e i volontari presenti è presente don Angelo Cocco, del clero algherese.
Sul palco si susseguono i discorsi previsti, sono brevi perché il sole di mezzogiorno batte forte ad Alghero. Il sindaco di Olmedo Marcello Diez porta i saluti della sua comunità, dove il volontariato è innovativo ed importante per il “fare sociale”. Giacomo Manca di Nissa del Co.Ge. Sardegna sottolinea il rapporto col Centro di Servizio per arrivare a creare una cittadinanza attiva, una solidarietà, un’empatia nei confronti del prossimo. Il vicesindaco di Alghero Mario Canoci esprime il grazie di tutta la città per l’importante lavoro dei volontari e l’incontro delle varie associazioni.
Gli fa eco il presidente del CSV Sardegna Solidale Gian Piero Farru, che sottolinea la reciprocità del volontariato rispetto alle istituzioni.
“Il simbolo del seme – dice in conclusione Mario Sari, referente Sa.Sol. Point n. 19 di Alghero – indica la successiva nascita di qualsiasi elemento, come la vita degli uomini, lo sbocciare delle rose, la crescita del grano e lo spirito del volontariato, che si impegna nei momenti importanti del nostro vivere e operare”.