Nel primo giorno di primavera, oltre mille giovani studenti hanno occupato pacificamente il Teatro Comunale di Mogoro per celebrare la XVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa da Libera Sardegna in collaborazione con il CSV sardegna Solidale e con il Progetto Paese Diffuso.

La manifestazione, che ha avuto inizio alle 10, è iniziata con la coloratissima presentazione delle scuole: Istituto Superiore – Mogoro, Istituto Scuola Media – Mogoro, Istituto Superiore – Ales, Istituto Superiore – Terralba, ITIS Marconi – Cagliari, Istituto Superiore M. Buonarroti – Guspini, Istituto Comprensivo – Cabras, Istituto Tecnico G. Zappa e Liceo Scientifico – Isili, Istituto Superiore Colli Vignarelli – Sanluri, Liceo Classico e Scientifico G.M. Dettori – Tempio Pausania, Istituto Superiore Liceo Linguistico Scienze Sociali C. Baudi di Vesme – Iglesias, Istituto Liceo Scientifico G. Galilei – Macomer.

Sono quindi intervenuti Sandro Broccia, sindaco di Mogoro, Mons. Giovanni Dettori, vescovo della Diocesi Ales-Terralba, Paola Dessì, vice Prefetto Vicario di Oristano, Bruno Loviselli, presidente Co.Ge. Sardegna, Donato Cau, assessore Politiche sociali Comune di Mogoro, Roberto Cogoni, dirigente scolastico IIS Terralba-Mogoro-Ales, don Giovanni Cuccu, parroco di Mogoro, Gian Piero Farru, referente regionale Libera Sardegna, Pino Tilocca, associazione Familiari Vittime di Mafie.

50 ragazzi hanno letto i nomi delle vittime di mafia; sono stati anche letti il tema dell’esame di maturità di Rita Atria e la commemorazione di Antonino Caponnetto ai funerali di Paolo Borsellino.

I ragazzi, nel finale, si sono lasciati coinvolgere dalla testimonianza energica ed appassionata di Pino Tilocca, che li ha esortati a più riprese ad “essere civili” e “cittadini forti”.

Non solo studenti, ma anche numerosi volontari e organizzazioni di volontariato, soci di Libera Sardegna e rappresentanti dei presidi territoriali di Libera “Emanuela Loi” Cagliari, “Ilaria Alpi” Iglesias, “Silvia Ruotolo” Guspini, “Bonifacio Tilocca” Perfugas, “Rita Atria” Tempio Pausania, a testimoniare – secondo le parole di don Luigi Ciotti – che “la speranza non è in vendita”.