Dopo tre anni di battaglie civili e di contenzioso giudiziario il volontariato sardo esulta per la sentenza di merito depositata ieri dal Tar Sardegna.

Il TAR, infatti, pronunciandosi in merito al ricorso presentato dal CSV Sardegna Solidale e, ad adiuvandum, dal CSVnet, Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato in Italia, ha sentenziato l’annullamento delle decisioni del Comitato di gestione dei fondi speciali per il volontariato che miravano a frantumare l’unità delle associazioni di volontariato condannando il medesimo Comitato al pagamento delle spese.

La notizia della sentenza di ieri è giunta nel pieno dell’assemblea regionale dei volontari di Sardegna Solidale in svolgimento a Donigala Fenugheddu (OR). Grande soddisfazione ed entusiasmo per l’esito positivo del contenzioso giudiziario, sperato e atteso, da parte dei volontari convenuti da tutta la Sardegna a Donigala.

 “E’ il giusto epilogo di un disegno precostituito che mirava a cancellare arbitrariamente la positiva esperienza del CSV Sardegna Solidale e del conseguente tentativo di lottizzare il volontariato sardo” – ha dichiarato Giampiero Farru, presidente di Sardegna Solidale – “ed è, speriamo, la fine di una incredibile situazione che ha impedito al volontariato sardo di realizzare compiutamente e in serenità tante iniziative e attività”.

 
"Questa sentenza apre una fase nuova – ha dichiarato don Angelo Pittau, presidente del Comitato Promotore del CSV Sardegna Solidale – Ora dobbiamo darci da fare per recuperare il tempo perso e per riparare i danni materiali e di immagine subiti dal volontariato”

 

 La vicenda aveva preso avvio qualche giorno prima del Natale 2005 quando in Consiglio Regionale, al momento dell’approvazione della legge 23 sul sistema integrato dei servizi alla persona, era stato introdotto un emendamento che imponeva per legge la costituzione di CSV provinciali e distrettuali. La mobilitazione di tutto il volontariato sardo aveva indotto il Consiglio Regionale a rivedere il provvedimento e a riportarlo nell’ambito della normativa nazionale.

 Successivamente il Co.Ge. Sardegna, in modo del tutto autoreferenziale, aveva deciso di cancellare Sardegna Solidale e di attivare 4 CSV (3 territoriali e 1 tematico), in spregio delle decisioni adottate all’unanimità dall’Assemblea regionale del Volontariato e dei pronunciamenti pressoché unanimi dell’Osservatorio regionale del volontariato. Conseguente la costituzione in giudizio con la richiesta dell’annullamento di quei provvedimenti ritenuti ingiusti dai volontari.

 Ieri la sentenza che scrive la parola fine sulla vicenda dando definitivamente ragione ai volontari.