È stata presentata oggi a Roma, nella sala stampa della Camera dei Deputati, la “Carta di Pisa” il codice etico predisposto da Avviso Pubblico e destinato agli enti e agli amministratori locali che intendono rafforzare la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione, in particolare contro la corruzione e l’infiltrazione mafiosa.

Si tratta di un codice che fornisce precise indicazioni agli amministratori locali su una serie di questioni specifiche, tra le quali: la trasparenza, il conflitto d’interessi, il finanziamento dell’attività politica, le nomine in enti e società pubbliche e i rapporti con l’autorità giudiziaria.

La Carta, già dalla sua genesi, può considerarsi un primo tentativo di formulazione di una politica anticorruzione proveniente dal basso, il tentativo di rispondere ad un bisogno espresso da diversi amministratori locali di dotarsi di uno strumento che rafforzi il rispetto dei dettami costituzionali della diligenza, lealtà, onestà, trasparenze, correttezza e imparzialità.

Alla presentazione sono interventi: Andrea Campinoti, Presidente di Avviso Pubblico, Alberto Vannucci, docente dell’Università di Pisa, Bernardo Giorgio Mattarella, docente dell’Università di Siena e componente della commissione di studio sulla trasparenza e la prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione istituita dal Ministro della Pubblica amministrazione e per la semplificazione, Ermanno Granelli, magistrato della Corte dei Conti e componente della commissione di studio sulla trasparenza e la prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione istituita dal Ministro della Pubblica amministrazione e per la semplificazione, Francesco Forgione, già Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Marco Filippeschi, Sindaco di Pisa, prima città italiana ad adottare la Carta.