Le magliette rosse con la scritta bianca si stagliano nell’azzurro del cielo, nel verde della campagna e nel marrone della terra appena trattata per accogliere la nuova piantagione.

Sono giovani, alcuni giovanissimi, ai quali si mischiano volontari non più giovani ma altrettanto desiderosi di collaborare all’impianto della coltivazione di fichi d’india.

Al momento della posa della prima piantina a Su piroi non mancano neanche gli amministratori del territorio: quelli del Comune di Gergei e quelli del Comune di Escolca.

Le "foglie" da piantare arrivano da Gonnosfanadiga (Sibiri) e sono donate dal Sig. Saverio Foddi, 83 anni, agricoltore per passione, che non si stanca di esaltare il lavoro e il suo lavoro, quello di una vita.

E’ contento sig. Saverio quando una squadra di 12 volontari si presenta nella sua azienda per tagliare quelle che diventeranno le piantine di Gergei Su Piroi. Trattori e camion trasportano il tutto a Su Piroi dove un’altra squadra, ben più nutrita (35 agguerriti volontari) attende di poter iniziare a piantarle.

Fa caldo ma nessuno se ne lamenta e, dopo aver tracciato i solchi e stabilito le distanze tra le piante, prende avvio il lavoro di impianto dei fichi d’india.

Al termine della prima giornata di impianto (29 luglio) la pietraia sovrastante il bene confiscato è irriconoscibile: è un insieme di ordinati filari di foglie di fichi d’india che spuntano dalla dura e arida terra e che tutti auspicano possano presto mettere radici…

Il 30 e il 31 luglio i volontari proseguiranno il lavoro di impianto fino a completare gli sterrati pazientemente e accuratamente preparati fin dal 18 luglio scorso da volontari e professionisti: ruspe, escavatori, trattori hanno dissodato una collina già ribattezzata "il campo della memoria" perchè ogni pianta avrà il nome di una delle tante vittime di mafia.