“Uno sguardo alla Terra” di Peter Marcias, dopo il passaggio in alcuni importanti festival internazionali del documentario, a Londra e Guangzhou, e la prima italiana al Trieste Film Festival,  è pronto a sbarcare nelle sale. Il docufilm da una parte rappresenta un sentito omaggio a Fiorenzo Serra e un invito alla riscoperta del suo capolavoro “L’ultimo pugno di terra”, dall’altra diventa una riflessione sul cinema documentario odierno e anche sull’appartenenza a un luogo, alla propria terra.

Prospettive che si delineano e si incrociano attraverso le parole di Manlio Brigaglia, Piera Detassis e dei grandi registi coinvolti nel progetto: il cinese Wang Bing, il filippino Brillante Mendoza, il catalano Jose Luis Guerin, l’iraniano Mehrdad Oskouei, l’afghana Sahraa Karimi, la francese Claire Simon, l’israeliano Tomer Heymann e l’italiano Vincenzo Marra.

Un docufilm prodotto da Capetown Film in collaborazione con Società Umanitaria Cineteca Sarda, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, Fondo Filming Cagliari e CSV Sardegna Solidale, che viene distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

In Sardegna, dopo l’anteprima del 24 aprile a Nuoro al festival IsReal e la proiezione del 26 aprile a Carbonia, il docufilm affronta un impegnativo tour che lo vedrà protagonista il 9 maggio a Sassari al Moderno, il 10 maggio a Cagliari all’Odissea, l’11 maggio a Oristano all’Ariston, il 12 maggio ad Alghero al Teatro Civico.

Nel resto d’Italia sarà il 3 maggio a Roma, il 13 a Firenze, il 14 a Milano, il 15 a Torino e poi in diverse altre città. Prevista anche l’uscita a giugno in Francia, Spagna, Portogallo e in autunno in Cina, Filippine, Stati Uniti, Iran.

Ad accompagnare il tour del film la mostra fotografica di Sara Montalbano, 24 anni, che ha seguito Peter Marcias nel lungo percorso del film (mostra itinerante che diventerà anche un libro). Per incontrare culture e popoli differenti ma appartenenti alla stessa Terra.